Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] dai luterani, non poté stabilirsi né in Danimarca né in Germania, e (1556) ritornò in Polonia, ove si adoperò per l'unificazione delle Chiese polacche protestanti e riuscì a gettare le basi per l'atto più importante nella storia del protestantesimo ...
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Scrittore polacco (Ostroróg, Poznań, 1600 - Ozesków, Poznań, 1649). Di confessione calvinista, con lo pseudonimo di Adrianus Regenvolscius pubblicò Libri quattuor Slavoniae reformatae (1652; 2a ed. ampl., [...] 1679), prima e fondamentale storia dei movimenti protestanti in Polonia e nell'Europa centro-orientale ...
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Gesuita polacco (Rostków, Prasnysz, 1550 - Roma 1568). Entrato nella Compagnia di Gesù contro il volere della famiglia, fu novizio (1567) a Roma, sotto s. Francesco Borgia, in S. Andrea al Quirinale. Canonizzato [...] nel 1726; festa, 13 novembre ...
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Gesuita polacco (Loosdorf, Austria Inf., 1860 - Città del Vaticano 1942); dopo aver ricoperto varie cariche nell'ordine, ne fu eletto generale nel 1915. Rinnovò molte attività della compagnia, adattando [...] la ratio studiorum alle esigenze dei tempi ...
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Poeta polacco (Brodów, Volinia, 1757 - Vienna 1829); vescovo e primate di Polonia, ebbe fama di grande predicatore. Autore del componimento Świątynia Sybilli ("Il tempio di S.", 1818) e di alcune poesie [...] patriottiche e religiose, tra cui Hymn do Boga ("Inno a Dio", 1805), considerati precursori del messianismo e del provvidenzialismo romantico ...
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Religioso polacco (Kęty, presso Cracovia, 1389 o 1390 - Cracovia 1473); insegnò Sacre Scritture all'Accademia di Cracovia. Tutore dei figli del re Casimiro IV, contribuì all'educazione del principe s. [...] Casimiro. Si recò in pellegrinaggio a Gerusalemme e quattro volte, a piedi, a Roma. Proclamato santo nel 1767. Festa, 20 ottobre ...
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Gesuita polacco (Skwarzawa, Leopoli, 1807 - Obbra, Posnania, 1852). Ebbe una parte notevole nella rivoluzione del 1830-31 ed entrò nell'ordine nel 1839 dopo la morte della moglie e dei figli; scrittore [...] e oratore, apostolo degli umili nella diocesi di Tarnów, morì assistendo i colerosi, in fama di santità ...
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Ecclesiastico polacco (Klimontów, Sandomierz, 1822 - Roma 1902), entrò presto nel servizio diplomatico della Santa Sede. Dopo la nomina alla sede arcivescovile primaziale di Gniezno e Poznań (1865), si [...] oppose alle misure del Kulturkampf bismarckiano sino a essere imprigionato (1874) e poi espulso (1876). Continuò da Roma ad amministrare la diocesi sino al 1885, quando vi rinunciò per non ostacolare una ...
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Ecclesiastico polacco (n. Biskupiec 1960). Ordinato sacerdote nel 1985, ha conseguito il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana ed è entrato nel servizio diplomatico della [...] Santa Sede. Nominato arcivescovo titolare di Sejny nel 2009, è stato nunzio apostolico nella Repubblica del Congo e in Gabon dal 2009 al 2015. Nel 2015 è stato nominato Delegato per le Rappresentanze Pontificie ...
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Teologo e riformatore polacco (Cracovia 1345 circa - Heidelberg 1410). Studiò a Praga; dal 1395 lesse teologia a Heidelberg. Nel 1397 consigliò la creazione dell'univ. di Cracovia. Vescovo di Worms (1404) [...] combatté la simonia, sostenne il primato del concilio sul papa, fu uno dei maggiori artefici del Concilio di Basilea. In filosofia fu di tendenza nominalistica (Rationale operum divinorum, pubbl. 1930) ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...