Socialista polacco (n. 1856 - m. 1889). Contribuì a creare il movimento socialista nella Polonia soggetta alla Russia. Perseguitato dalle autorità russe, quindi da quelle austriache, si recò in Svizzera. [...] Poi (1881) a Varsavia ricostruì le file del movimento socialista. Contrario ai metodi terroristici, volle che a essi si sostituissero il sabotaggio economico e lo sciopero. Arrestato (1883), fu condannato ...
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Nobile polacco (sec. 14º); nel 1352, sotto il regno di Casimiro il Grande (1333-1370), si mise a capo della prima "confederazione" della nobiltà polacca che, pur professando un formale lealismo verso il [...] re, organizzò una sistematica resistenza contro la sua amministrazione, opponendosi soprattutto ai suoi tentativi di recuperare le terre della corona, passate in mani di privati. Casimiro riuscì a isolare ...
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Sociologo e uomo politico polacco (Lublino 1858 - Pietrogrado 1916); visse quasi sempre all'estero, esule per motivi politici; con la sua attività pratica (fu tra i fondatori della Lega nazionale polacca) [...] sull'idea dello stato, sul parlamentarismo, sulla psicologia sociale, fu uno dei maggiori sollecitatori della coscienza nazionale polacca. Particolare risonanza ebbe il suo Egoizm narodowy wobec etyki ("L'egoismo nazionale dal punto di vista dell ...
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Patriota polacco (Obelica, Augustów, 1808 - Vilna 1839). Prese parte alla rivoluzione del 1830, rifugiandosi poi in Francia; nel 1833 partecipò alla spedizione mazziniana in Savoia; entrò a far parte in [...] Svizzera della Giovine Polonia; poi in Francia fu redattore del giornale Północ ("Settentrione"). Recatosi a Cracovia, di lì svolse opera di cospiratore un po' in tutta la Polonia, finché, denunziato dagli ...
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Diplomatico e scrittore polacco (n. in Masovia 1543 - m. Cracovia 1603). Espose le sue concezioni politiche in un'opera (De optimo statu libertatis, 1598) ispirata alle idee della Controriforma. Nel poema [...] Wenecja ("Venezia", 1572), che ebbe larga fortuna, e in Turcicae quatuordecim (1595), esortò alla crociata contro i Turchi. Compose un trattato sulla diplomazia (De legato legationeque liber, 1595) e un'opera ...
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Storico polacco (Varsavia 1880 - Cracovia 1952), prof. nell'università di Cracovia (dal 1917). I suoi studî riguardano soprattutto la Polonia del 18º sec. (St. Konarski, 1926; K. Pułaski, 1931; Konfederacja [...] Barska "La Confederazione di Bar", 1936) e i suoi rapporti con Svezia, Turchia e Russia. Tra gli altri scritti l'opera sintetica Dzieje Polski nowożytnej ("Storia della Polonia moderna", 1936) e lo studio ...
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Storico polacco (Cracovia 1623 - Amburgo 1675), uno dei maggiori eretici sociniani. Esule dalla Polonia dopo la cacciata dei "Fratres Poloni", fu a capo delle comunità sorte in Germania e in Olanda. La [...] più importante è la Historia Reformationis Polonicae (post., 1685), che segue la genesi e lo sviluppo delle dottrine antitrinitarie diffuse in Europa dagli Italiani, dai leggendarî "colloquia vicentina" (1545) fino al declino della riforma polacca. ...
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Generale polacco (Varsavia 1771 - Bologna 1835). Segnalatosi nell'insurrezione polacca del 1792-94, entrato nella legione formata in Italia da J. H. Da̧browski, prese parte alla spedizione di Napoleone [...] in Egitto e ai fatti d'arme in Italia nel 1805. Visse poi ritirato fino al 1831 in Bologna, quando ebbe l'incarico dal governo provvisorio delle Province Unite dell'ordinamento e del comando in capo dell'esercito ...
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Uomo di stato polacco (n. 1779 - m. Pietroburgo 1846). Ministro delle Finanze del Regno di Polonia (dal 1821), ne riorganizzò in poco tempo tutto il sistema finanziario; favorì l'industrializzazione del [...] paese e creò (1828) la Banca di Polonia quale banca di stato. La sua attività ebbe fine con la rivoluzione del 1830, durante la quale egli aveva cercato di trovare una via di accordo con la Russia ...
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Patriota polacco (n. presso Lublino 1704 - m. Costantinopoli 1769), giurista e avvocato, sostenne Stanislao Leszczyński (1734), e divenne poi deputato al Sejm. Dopo l'arresto di due senatori da parte dell'ambasciatore [...] russo N. Repnin, insieme all'arcivescovo Sierakowski lavorò (1768) attivamente all'organizzazione della Confederazione di Bar, partecipando alle campagne di questa contro i Russi, sino a che (1768) dovette ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...