Ordine religioso-cavalleresco fondato alla fine del 12° sec. in Terrasanta. L'Ordine teutonico (Ordo domus Sanctae Mariae Teutonicorum) trasse origine dall’ospizio fondato (1190) a San Giovanni d’Acri [...] i cosiddetti Stati) e il potere del gran maestro. Gli Stati, anzi, crearono la cosiddetta unione prussiana e, con l’appoggio polacco, lottarono per 13 anni contro l’Ordine che, con la pace di Toruń (1466), dovette cedere alla Polonia la Pomerelia ...
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FANTUZZI, Giuseppe
Paolo Preto
Nato a Belluno il 10 ott. 1762 da Francesco e Bernardina de Castello, trascorse l'adolescenza e la prima giovinezza trasportando abeti e pini sul Piave e di questa sua [...] odio per la tirannia", compì un lungo viaggio in Germania e in Russia. Tornato a Venezia, vi conobbe un principe polacco e lo seguì a Varsavia (1793), dove diventò amico di T. Kościuszko ed appassionato sostenitore dei "diritti del popolo"; combatté ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] nella seconda guerra mondiale" e Pio XII per avere il cardinalato), il quale sarebbe stato fautore di una Chiesa "più polacca e meno romana". Al momento dell'invasione bolscevica di Varsavia, nell'estate del 1920, Ratti non lascia la città con ...
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Idea imperiale e continuità romana
Aspetti del culto di san Costantino in ambito romeno
Cesare Alzati
Serban Turcus
Per la storia del mondo cristiano Costantino costituisce un personaggio a vario titolo [...] e Occidente, a cura di F. Sini, P.P. Onida, Torino 2003.
19 Stephanus ille Magnus: così lo designa il re polacco Sigismondo in una missiva del 3 febbraio 1531 al più tardo voivoda moldavo Petru Rareş (E. de Hurmuzaki, Documente privitóre la istoria ...
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Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore [...] .H. Krasiński e dai pensatori A. Towiański e A. Cieszkowski, questa dottrina affidava una speciale ‘missione’ alla nazione polacca, che come Cristo, crocefissa ed ‘eletta’ a redimere gli altri popoli, sarebbe risorta per la libertà di tutti, segnando ...
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Distensione
WWalt W. Rostow
di Walt W. Rostow
Distensione
sommario: 1. Introduzione. 2. La Russia e l'Occidente prima del 22 giugno 1941. 3. L'inizio della guerra fredda (1941-1946). 4. Il duello Truman-Stalin [...] tempo della guerra, sia soprattutto in virtù del ruolo da essi svolto nei movimenti clandestini. A Mosca c'erano Coreani, Polacchi, Bulgari, Romeni, Ungheresi e Cechi ben preparati e pronti ad essere insediati al potere. Infine c'erano i Cinesi, con ...
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DE TORRES, Giovanni
Pietro Messina
Discendente da nobile famiglia di origine spagnola, nacque a Roma nel 1618 da Ludovico che "pigliò moglie una sorella de Maria Cenci" (Caffarelli, f. 166). Studiò [...] . Tali progetti però fallirono; l'idea di un sinodo comune non approdò a nulla, anche perché i rapporti dello Stato polacco con le popolazioni russo-ortodosse (perlopiù Cosacchi) si fecero sempre più tesi, fino a sfociare nella guerra civile del 1648 ...
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I campi di concentramento
Francesco Tuccari
Con l’espressione «campo di concentramento» si indica in senso lato un’ampia tipologia di luoghi di reclusione e di internamento finalizzati alla deportazione, [...] , e in misura rilevante, nel corso della lunga guerra che sconvolse la ex Iugoslavia negli anni Novanta. Secondo lo storico polacco A.J. Kaminski, che ne fece la tragica esperienza negli anni del secondo conflitto mondiale e che li ha poi studiati ...
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(lett. Rīga) Città capitale della Lettonia (637.089 ab. nel 2018), situata sulle rive della Dvina Occidentale (Daugava), presso la sua foce nel Golfo di Riga. Sulla sponda destra della Dvina si trova [...] dell’Ordine Teutonico; nel 1522 abbracciò la Riforma. Dopo la fine dell’indipendenza della Livonia (1561) fu sottoposta al dominio polacco che durò fino al 1621, poi a quello svedese fino al 1710, quando passò alla Russia, sotto la quale rimase fino ...
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(o Sorbi) Popolazione slava, fissatasi in Lusazia probabilmente verso la fine del 6°secolo. Dalla fine dell’8° sec. i S. furono oggetto di attacchi da parte dei Tedeschi, che con Ottone I li assoggettarono [...] lingue slave. Presenta due varianti dialettali, corrispondenti alla divisione territoriale tra Bassa e Alta Lusazia: il sorabo settentrionale (detto basso sorabo), più vicino al polacco, e il sorabo meridionale (alto sorabo), più vicino al ceco. ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...