Pittore, critico d'arte e scrittore polacco (Poszawsze 1851 - Laurana, Istria, 1915). Conoscitore delle correnti pittoriche ed estetiche occidentali a lui contemporanee, in numerosi saggi (particolarmente [...] celebre Mickiewicz jako kolorysta, "M. colorista" 1885) e articoli (raccolti poi nel volume Sztuka i krytyka u nas "L'arte e la critica da noi", 1891, ed. ampliata 1899) rinnovò la critica d'arte in Polonia, ...
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Scrittore, filosofo, teorico dell'arte e pittore polacco (Varsavia 1885 - Dąbrowica 1939), figlio di Stanisław; è noto anche con lo pseudonimo di Witkacy. Tra le figure più significative dell'avanguardia [...] europea, fu il teorico del gruppo dei pittori e poeti "formisti". Morto suicida, utilizzò tutte le forme di arte a lui congeniali per esprimere la sua visione disperata del mondo.
Vita
Trascorsa l'infanzia ...
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WIWULSKI, Antonio
Feliks KOPERA
Scultore e architetto polacco, nato a Vilna nel 1877 morto ivi nel 1919. Studiò nel Politecnico di Vienna; più tardi, a Parigi, si consacrò alla scultura. Il suo capolavoro [...] è il monumento del re Ladislao Jagellone a Cracovia. Fece il monumento di Kościuszko nella chiesa di San Giovanni a Vilna e il monumento delle Tre Croci anche a Vilna. Come architetto progettò e cominciò ...
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Grodecki, Louis
Simona Ciofetta
Storico dell'arte polacco naturalizzato francese, nato a Varsavia il 10 agosto 1910, morto a Parigi il 28 marzo 1982. A Parigi dal 1928, fu introdotto agli studi medievali [...] da H. Focillon, del quale in seguito elaborò la bibliografia per la Yale University (1963). Importante per la sua formazione fu anche un soggiorno all'Institute for Advanced Study di Princeton (1948-49), ...
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Sterling, Charles
Simona Ciofetta
Storico dell'arte polacco naturalizzato francese, nato a Varsavia il 5 settembre 1901 e morto a Bréval il 9 gennaio 1991. Dopo gli studi di diritto in Polonia, si stabilì [...] a Londra e subito dopo a Parigi (1925-28), dove studiò con H. Focillon; nel 1934 acquisì la nazionalità francese. Nel 1929 entrò nel dipartimento di pittura del Louvre e ne divenne conservatore dal 1945 ...
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Pittore (Varsavia 1894 - Parigi 1967), esponente del costruttivismo polacco. Studiò a Varsavia e Parigi, interessandosi ai movimenti d'avanguardia. Nel 1924 pubblicò il manifesto Mechano-Faktura, premessa [...] teorica della sua ricerca astratta, basata su forme geometriche create meccanicamente. Nel 1928 si stabilì a Parigi: dopo un periodo d'interesse per il figurativo, dal 1947 si dedicò nuovamente all'arte ...
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Nome con cui firmò i suoi quadri il pittore polacco Tadeusz Konicz (Grünberg 1731 circa - Roma 1793). Seguì la maniera del tardo barocco romano (quadri per le chiese di Cracovia, di Varsavia, ecc.; in [...] S. Stanislao dei Polacchi e nel Museo Borghese a Roma, ecc.). Tra le sue cose migliori, scene popolari romane. ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...