Pittore polacco (Costantinopoli 1762 - Vilnius 1835). Studiò a Varsavia con J.-P. Norblin e M. Bacciarelli. Dipinse quadri di genere della vita polacca ispirati alla pittura olandese del Seicento e specialmente [...] a Rembrandt, quadri storici e religiosi in stile neoclassico, e ritratti di più vivace sincerità. Dal 1801 prof. nell'univ. di Vilnius, ebbe parte notevole nello sviluppo della scuola locale. La maggior ...
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Uomo politico polacco (n. in Ucraina 1879 - m. Varsavia 1939). Collaboratore di J. Piłsudski nella lotta per l'indipendenza polacca, combatté al suo fianco durante la prima guerra mondiale. Nel 1926 appoggiò [...] il colpo di stato di Piłsudski, organizzando poi (1928) il blocco apartitico di collaborazione col governo. Capo del governo (1930, 1931 e 1935), fu tra gli autori della riforma costituzionale dell'apr. ...
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Scrittore e giornalista polacco (Błażkowa, Galizia orientale, 1873 - Milanówek, Varsavia, 1944). Nei suoi saggi critici (Słoń wśród porcelany "L'elefante in mezzo alla porcellana", 1934), nel romanzo Pałuba [...] ("Tronco incavato", 1907) e nei racconti (Nowele, 1906), è animato da un atteggiamento polemico contro l'irrazionalismo e il decadentismo nella vita e nell'arte della Polonia contemporanea. L'opera Walka ...
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Linguista polacco (Szczakowa 1903 - Varsavia 1980). Ha indagato su problemi di dialettologia e di grammatica comparata delle lingue slave. Tra le opere vanno ricordate: Sposoby powstawania słowiańskich [...] z wyborem tekstów gwarowych ("Profilo di dialettologia delle lingue slave occidentali con una scelta di testi dialettali", 1956); Historyczna i współczesna fonologia języka polskiego ("Fonologia storica e contemporanea della lingua polacca", 1966). ...
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Scrittore polacco (Częstochowa 1933 - Varsavia 1999), autore di racconti (Podróż na wierzchołku nocy "Viaggio sulla cima della notte", 1958; Pożar "L'incendio", 1982) e romanzi (Spisek "La congiura", 1966; [...] Dwie głowy ptaka "Le due teste dell'uccello", 1970; Odpocznij po biegu, 1976, trad. it. In fondo alla strada, 1983; Pismak "Lo scribacchino", 1984). Problema centrale della sua narrativa è il rapporto ...
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Uomo politico e umanista polacco (n. 1464 - m. Cracovia 1535), vescovo di Przemyśl (1513), vicecancelliere della Corona (1515) e quindi vescovo di Cracovia (1524), fu uno dei maggiori artefici e sostenitori [...] della Controriforma in Polonia, distinguendosi per la grande dottrina. Umanista, mecenate e protettore della università Iagellonica di Cracovia, la sua corrispondenza, diplomatica e privata (Acta Tomiciana, ...
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Scrittore polacco (Slavuta 1791 - Čudnov, Žitomir, 1866). Scrisse i Pamiątki pana Seweryna Soplicy ("Memorie del signor Seweryn Soplica", 4 voll., 1893), capolavoro del genere, tipico della piccola nobiltà [...] , della gawęda (narrazione di episodî anche spiccioli condotta in forma molto discorsiva); in esso rievocò con vivacità la vita polacca della seconda metà del sec. 18º. Scrisse poi varî romanzi storici, ma solo Listopad ("Novembre", 3 voll., 1845-46 ...
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Socialista polacco (n. 1856 - m. 1889). Contribuì a creare il movimento socialista nella Polonia soggetta alla Russia. Perseguitato dalle autorità russe, quindi da quelle austriache, si recò in Svizzera. [...] Poi (1881) a Varsavia ricostruì le file del movimento socialista. Contrario ai metodi terroristici, volle che a essi si sostituissero il sabotaggio economico e lo sciopero. Arrestato (1883), fu condannato ...
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Attore polacco (Byszów, Sandomierz, 1859 - Varsavia 1935); esordì nel 1881 a Cracovia, fu poi nel 1885 a Leopoli e dal 1890 a Varsavia, dove recitò fino al 1932; per la sua versatilità e per il sobrio [...] umorismo, fu l'attore comico più caro al pubblico di Varsavia, interprete applaudito di opere straniere e nazionali, dalle commedie di Molière a quelle di A. Fredro; grande successo riportò nel Cyrano ...
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Nobile polacco (sec. 14º); nel 1352, sotto il regno di Casimiro il Grande (1333-1370), si mise a capo della prima "confederazione" della nobiltà polacca che, pur professando un formale lealismo verso il [...] re, organizzò una sistematica resistenza contro la sua amministrazione, opponendosi soprattutto ai suoi tentativi di recuperare le terre della corona, passate in mani di privati. Casimiro riuscì a isolare ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...