Teorico e rivoluzionario russo-polacco (Busk, Ucraina, 1867 - Mosca 1926). Esiliato in Siberia nel 1892, nel 1903 riuscì a fuggire, tornando in Russia nel 1905; ancora esiliato, rientrò in patria dopo [...] la caduta del regime zarista. Fu amico di S. Żeromski. Secondo le sue teorie (dette, dal suo nome, Machaevščina), il marxismo non rappresenta l'ideologia dei lavoratori manuali, ma di quelli intellettuali: ...
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Ecclesiastico e uomo politico polacco (Łask, Łódź, 1455 - Kalisz 1531); incaricato di diverse ambascerie a Roma e nelle Fiandre, fu poi nominato (1503) cancelliere del regno da Alessandro Iagellone. In [...] politica interna rafforzò le posizioni della media nobiltà, in politica estera combatté sia gli Asburgo sia i Cavalieri Teutonici. Morto Alessandro, si adoperò per l'elezione del fratello di lui, Sigismondo; ...
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Logico e matematico polacco (n. Varsavia 1904 - m. in un campo di concentramento nazista dopo il 1941). Si è occupato soprattutto, in collaborazione con A. Tarski, della struttura algebrica dei sistemi [...] formali (algebre di L.). Il suo nome è legato anche a un teorema relativo al completamento di sistemi formali incompleti. Un altro suo notevole risultato, ottenuto nel 1938 in collaborazione con A. Mostowski, ...
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Scultore polacco (Cracovia 1875 - Varsavia 1964). Studiò a Varsavia e a Cracovia. Dopo un lungo soggiorno a Londra e a Parigi (1913-1924), insegnò, fino al 1939, all'Accademia di Cracovia; deportato a [...] Oswiecim (1940-1945), dopo la fine della guerra riprese l'attività didattica a Cracovia, Varsavia, infine a Breslavia. Dopo una prima fase legata all'espressionismo e al simbolismo (numerosi ritratti, ...
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Scrittore polacco (Słoboda Rungurska, Carpazî orient., 1888 - Losanna 1971). Di formazione filosofica, dopo la seconda guerra mondiale fu una delle figure di spicco, in Francia e in Svizzera, dell'emigrazione [...] polacca. Oltre all'incompiuta saga Na wysokiej połoninie ("Sul pascolo alto"), composta da numerosi romanzi pubblicati tra il 1936 e il 1983 e dedicata alla storia, alle usanze e alla cultura della regione natia, va ricordato il romanzo storico ...
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Pseudonimo del poeta polacco Bruno Zyskind (n. Klimontów, Kielce, 1901 - m. presso Vladivostok 1939). Cominciò come futurista, ma ben presto aderì al comunismo e le sue opere si fecero sempre più rivoluzionarie: [...] Pieśń o głodzie ("Il canto della fame", 1922); Ziemia nalewo ("La terra a sinistra", 1924); Słowo o Jakobie Szeli ("Il canto di J. S.", 1926). A Parigi scrisse il romanzo Palę Paryż ("Brucio Parigi", 1928); ...
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Poeta e critico letterario polacco (Pudliszki, Poznań, 1783 - Lubonia, Poznań, 1861). Prese parte alle campagne napoleoniche tra il 1806 e il 1813, ottenendo la legion d'onore; fu, successivamente, generale [...] dibattiti tra classicisti e romantici assunse una posizione di neutralità (Klasycy i romantycy polscy "Classici e romantici polacchi", 1829). Suo capolavoro sono le favole (Bajki, 1860), che ripropongono, con spirito nuovo, i motivi della favolistica ...
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Scrittore polacco di lingua tedesca (Poznań 1854 - Berlino 1941). Si affermò nel periodo del naturalismo, preferendo una tematica dettata dal disagio sociale del proletariato; a tale riguardo il suo Meister [...] Timpe (1888), chiaramente influenzato da É. Zola, fu considerato il primo romanzo tedesco coerentemente naturalistico. In una vasta produzione, di denuncia ma anche di speranza in un salvifico intervento ...
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Poeta polacco (Lublino 1903 - ivi, durante un bombardamento tedesco, 1939). Intensità lirica, vivo senso del paesaggio, atteggiamento fantastico che si apre a tratti al simbolismo e al surrealismo, semplicità [...] un lampo", 1934; Nic więcej "Niente più", 1936; Nuta człowiecza "Nota umana", 1939), che ha esercitato largo influsso sulla nuova generazione poetica polacca. Numerose le sue traduzioni da poeti russi, cechi, ucraini, francesi, inglesi e americani. ...
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Uomo politico polacco (Wierzchostawice, Tarnów, 1874 - Cracovia 1945), esponente del movimento populista, deputato al parlamento di Vienna (1911-18). Costituitasi la Polonia indipendente, fu deputato e [...] . Più tardi (1929) riassunse la direzione del partito dei contadini, e unificò (1931) in un unico partito i varî movimenti agrarî polacchi, ma, processato e condannato (1932) per la sua attività politica, riparò all'estero per evitare l'arresto. ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...