Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] della scuola di filosofia e logica di Varsavia molto vicina al neopositivismo. Riprese le idee di Hilbert cercando di definire in termini puramente sintattici la natura della logica. Insistette su di una ...
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Storico polacco (Varsavia 1916 - ivi 1988), prof. di storia economica a Varsavia dal 1950. Ha studiato le origini della rivoluzione industriale in Polonia (Historia gorpodarcza Polski w dobie popowstaniowej. [...] 1864-1918 "Storia economica della Polonia", 1947; Ksztaltowanie się kapitalizmu w Polsce "La formazione del capitalismo in Polonia", 1955; Les débuts du capitalisme en Pologne dans la perspective de l'histoire ...
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Pseudonimo dello scrittore polacco Aleksander Głowacki (Hrubieszów, Chełm, 1847 - Varsavia 1912). Dal giornalismo - cronache, feuilletons - passò a brevi racconti (Przygoda Stasia, 1879, trad. it. L'avventura [...] di Stas, 1930; Anielka, 1880) e poi, con sempre maggiore capacità di ritrarre nei suoi varî aspetti la società polacca e soprattutto la nascente borghesia, ai romanzi: Placówka (1885; trad. it. L'avamposto, 1961); Lalka (3 voll., 1887-89; trad. it. ...
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Uomo politico polacco (Varsavia 1949 - Smolensk 2010). Leader del partito conservatore Prawo i Sprawiedliwość (PiS, Legge e giustizia), fu sindaco di Varsavia (2002-05). Eletto presidente della Polonia [...] nel 2005, tra le sue iniziative destò particolari polemiche quella di voler sottoporre alla consultazione popolare l'adozione dell'euro nel 2010, nonostante il trattato di adesione della Polonia all'Unione ...
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Prosatore polacco (Varsavia 1935 - ivi 2014). Nei suoi racconti, a partire dalla prima raccolta Ten stary złodziej ("Quel vecchio furfante", 1958), e nei successivi volumi (tra cui Opoviadania wybrane [...] del linguaggio tratto dai più diversi ambienti sociali, sempre con uno sguardo attento ai problemi morali ed esistenziali dei Polacchi sotto il regime comunista. Nei due volumi di Report o stanie wojennym ("Rapporto sullo stato di guerra", 1982-83 ...
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Botanico polacco (Sagan 1844 - Berlino 1930). Iniziò il ciclo dei suoi numerosissimi lavori nel 1879, mentre insegnava botanica a Kiel, con un'importante opera di fitogeografia. Nel 1884 passò alla cattedra [...] di Breslavia, poi a Berlino. Oltre a un gran numero di lavori editi nei Botanische Jahrbücher, da lui fondati nel 1881, pubblicò tutta una serie di opere importantissime per la sistematica e per la fitogeografia, ...
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Fisico polacco (Brühl, Vienna, 1872 - Cracovia 1917); dopo un periodo presso l'univ. di Vienna e alcuni soggiorni di studio a Parigi presso G. Lippmann, a Glasgow nel laboratorio di Lord Kelvin e a Charlottenburg [...] con E. Warburg, nel 1899 venne nominato prof. di fisica teorica all'univ. di Leopoli. Dal 1913 prof. di fisica all'univ. di Cracovia. Erede spirituale di L. Boltzmann, condusse fondamentali ricerche in ...
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Komorowski, Bronislaw. – Uomo politico polacco (n. Oborniki Śląskie 1952). Laureato in storia all’università di Varsavia (1977), negli anni Settanta e Ottanta è stato dissidente politico, attivo in particolare [...] in ambito editoriale clandestino. Nel 1989 ha avviato la propria carriera politica, ottenendo nel 1991 un seggio in parlamento. Già ministro della Difesa (2000-01), nel 2001 ha aderito al partito di centrodestra ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1905 - ivi 1982). Partecipe dei movimenti di avanguardia degli anni Venti, alle cui esperienze si è rifatto nella sua produzione più recente, è autore di raccolte di versi (Semafory, [...] 1924; Oczy i usta "Occhi e labbra", 1926; Serce granatu "Cuore di granata", 1943; Wagon "Vagone", 1963; Zdarzenia "Eventi", 1977), di romanzi (Latarnie świecą w Karpowie "I lampioni brillano a Karpów", ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1895 - ivi 1976). Nato in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, fu tra i fondatori della rivista Skamander. Si distinse per una ricca vena satirica (espressa in [...] commedie come Murzyn warszawski "Il negro varsaviano", 1928, e in una mordente attività di critico e pubblicista) e per un tenace pacifismo. Poeta dal tono discorsivo e riflessivo (Wiersze zebrane "Versi ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...