Kinski, Klaus
Alessandra De Luca
Nome d'arte di Nikolaus Günther Karl Nakszynski, attore cinematografico e teatrale tedesco, nato a Zoppot (nel territorio della Città libera di Danzica; od. Sopot, in [...] , perverso e titanico istrionismo.
Cresciuto in una famiglia piccolo-borghese (il padre, cantante d'opera divenuto poi farmacista, era polacco, la madre tedesca), nel 1930 K. si trasferì con i genitori a Berlino, dove compì studi classici al liceo ...
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Kaye, Danny
Maurizio Porro
Nome d'arte di David Daniel Kaminski, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York il 18 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 3 marzo 1987. Affermatosi [...] (Io e il colonnello) di Peter Glenville, assunse il ruolo tragicomico del piccolo ebreo polacco che tiene testa a un colonnello altezzoso e antisemita (Curd Jurgens), polacco come lui e come lui impegnato a fuggire dalla Francia occupata dalle truppe ...
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Nóż w wodzie
Paolo Vecchi
(Polonia 1962, Il coltello nell'acqua, bianco e nero, 94m); regia: Roman Polański; produzione: Stanisław Zylewicz per ZRF Kamera; sceneggiatura: Roman Polański, Jerzy Skolimowski, [...] sconosciuto. L'uomo finge di non crederle.
Folgorante esordio del capofila riconosciuto del cosiddetto 'nuovo cinema polacco', con la fondamentale collaborazione alla sceneggiatura dell'altra individualità di spicco della medesima 'scuola', Jerzy ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] linguaggio si allargò, e fu innanzitutto l'E. orientale a farsene portavoce, con la Nová vlna cecoslovacca, con il nuovo cinema polacco, con i nuovi autori ungheresi. L'E. delle 'nuove onde' cambiò radicalmente il modo di intendere e di praticare il ...
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Delvaux, André
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico belga, nato a Heverlee (Lovanio) il 21 marzo 1926 e morto a Valenza (Spagna) il 4 ottobre 2002. È stato uno dei protagonisti della rinascita [...] dal 1963 fu docente di cinema. Dopo le prime esperienze in ambito televisivo (serie su Federico Fellini, sul cinema polacco ecc.), ebbe la possibilità di girare il suo primo mediometraggio, Le temps des écoliers (1962), un documentario-inchiesta sui ...
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Irons, Jeremy (propr. Jeremy John)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Cowes (Isola di Wight) il 19 settembre 1948. Fin dai primi film interpretati I. si è imposto soprattutto [...] che a sua volta interpreta il gentiluomo vittoriano Charles. In Moonlighting (1982) di Jerzy Skolimowski impersona invece un operaio polacco emigrato a Londra che assiste da lontano ai drammatici fatti di Danzica. In questo film, che riflette sui ...
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Ben Mahmoud, Mahmoud (forma francesizzata di Ben Maḥmūd, Maḥmūd)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico tunisino, nato a Tunisi il 25 luglio 1947. La memoria e l'identità, la spinta alla migrazione [...] e il Belgio nella data simbolica del 31 dicembre 1980. Ma per i due protagonisti, un immigrato maghrebino e un dissidente polacco, non c'è nulla da festeggiare: la nave è una prigione (nessuno dei due Paesi accetta di farli sbarcare), che rappresenta ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] e politicizzato; sull'onda del porno-soft di moda nel periodo emerse poi l'erotismo estetizzato e compiaciuto del polacco Walerian Borowczyk (Contes immoraux, 1974, I racconti immorali di Borowczyk), sceso a dichiarati compromessi con il mercato dopo ...
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Pleasence, Donald
Francesco Zippel
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Worksop (Nottinghamshire) il 5 ottobre 1919 e morto a Saint-Paul-de-Vence (Francia) il 2 febbraio 1995. Agevolato [...] affidò la parte principale di Cul-de-sac (1966; Cul de sac). A contatto con l'universo grottesco creato dal regista polacco, P. creò un personaggio dalle insolite venature ironiche. Nel mentre aveva preso parte al bellico The great escape (1963; La ...
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Attore e regista cinematografico, nato a Firenze il 17 maggio 1955. Attraverso una marcata cadenza dialettale e dando vita personaggi che giocano sul tentativo di riappropriarsi del ruolo dominante all'interno [...] , in diversi contesti, il rapporto uomo-donna: da Tutta colpa del Paradiso (1985) a Stregati (1986), da Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988) a Willy Signori e vengo da lontano (1989), fino a Donne con le gonne (1991).Meno felici e poco sorretti ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...