BARBARO, Umberto
Guido Aristarco
Nato ad Acireale (Catania) il 3 genn. 1902 da Luigi e envenuta De Martino, ebbe dapprima una varia attività e interessi letterari. Fu collaboratore di periodici e redattore [...] -53). Il realismo - che non voleva individuare una tendenza artistica, ma significare il concetto di arte - fu oggetto, nel corso polacco del 1948-49, di quella ampia formulazione che doveva portare al trattato rimasto incompiuto e edito postumo nel ...
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Boyer, Charles
Monica Trecca
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Figeac (Lot) il 28 agosto 1899 e morto a Phoenix (Arizona) il 26 agosto 1978. Con Maurice Chevalier fu l'altro attore [...] in Cluny Brown (1946; Fra le tue braccia) di Ernst Lubitsch la figura dell'intellettuale Adam Belinski, esule politico polacco, accentuando sino al sarcasmo i toni ironici. Negli anni Cinquanta, B. sempre più di frequente recitò in solide parti ...
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Don Camillo
Antonio Faeti
(Italia/Francia 1951, 1952, bianco e nero, 100m); regia: Julien Duvivier; produzione: Giuseppe Amato per Rizzoli/Francinex; soggetto: dall'omonimo romanzo di Giovanni Guareschi; [...] (Brusco), Manuel Gary (delegato), Giorgio Albertazzi (don Pietro), Gualtiero Tumiati (Ciro della Bruciata), Carlo Duse, Saro Urzì, Cesare Polacco.
Bibliografia
G.F. Luzi, Don Camillo, in "Bianco e nero", n. 3, marzo 1952.
Feux sur 'Don Camillo ...
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Torino Film Festival
Giuseppe Gariazzo
Il Festival internazionale Cinema Giovani (dal 1998 T. F. F.) è nato a Torino nel 1982 per volontà di personalità del cinema e della cultura (come Gianni Rondolino [...] Cinema e forze indipendenti statunitensi, Collettivo italiano del cinema militante, Nová Vlna, cinema sovietico, polacco, giapponese, egiziano, ungherese, messicano, portoghese, dell'Africa nera, Cinema Nôvo e Marginal brasiliano). Ugualmente ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] plastico dei piani-sequenza che ne costituiscono lo scheletro, il film risuona dell'intreccio complicato delle lingue: l'ebraico, il polacco, lo yiddish, il russo, che spesso si sciolgono in canto. Kedma è l'alba disperata che sorge su uno Stato ...
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Industriale, film
Serafino Murri
Per film documentario industriale (o film tecnico-industriale), si intende una forma di documentazione e informazione interna al mondo del lavoro, della produzione e [...] statali di maniera che raffiguravano il proletariato comunista al lavoro, di tanto in tanto si affacciarono registi di talento come il polacco K. Kieślowski che volle drammatizzare, con l'uso di lettere scritte dagli operai e voci off, i f. i. a lui ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] grazie a film come La pianiste (2001; La pianista) e Caché (2005; Niente da nascondere).
Per quanto riguarda il c. polacco segni di vitalità sono giunti solo dalle opere del grande R. Polanski (The pianist, 2002, Il pianista; Oliver Twist, 2005 ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] per fotogramma quelli che si possono definire i primi film di oggetti animati: tecnica che troverà nel russo-polacco Vladislav Starevič (forma russa di Władisław Starewicz), specia-lizzatosi nei film di pupazzi animati con personaggi di animali ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] corpo l'attore diventa 'un atleta delle emozioni'. Le teorie di Artaud hanno avuto forte eco nel 'teatro povero' del polacco J. Grotowski, nonché nel suo allievo italiano E. Barba (di Gallipoli), che operava nei paesi nordici. Grotowski teorizza il ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] I. E. Repin (La processione nel governatorato di Kursk, 1880-1883) e V. I. Surikov (La boiarda Morosova, 1887); il polacco J. Matejko (Giovanni Sobieski sotto le mura di Vienna), ecc. In Italia - di analoga ispirazione - si ricordino le tele di T ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...