LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] ., 270-295; La novella barocca. Con un repertorio bibliografico, a cura di L. Spera, Napoli 2001, ad ind.; J. Miszalska, La traduzione polacca dell'Adamo di G.F. L., in Studi secenteschi, XLII (2001), pp. 165-186; G. Benzoni, Istoriar con le favole e ...
Leggi Tutto
FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] nel 1885), traduzioni in svedese 1886, inglese '87 e '90, tedesco '88, olandese '91, francese '95, danese '99, polacco 1910). Senonché, il percorso fogazzariano appare tutt'altro che lineare e continuo; giacché se quell'ideologia sostiene una sua ...
Leggi Tutto
Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] di Géo Charles. In occasione delle Olimpiadi di Amsterdam del 1928 risulterà vincitore il poeta, narratore e saggista polacco (dal 1939 emigrato all'estero) Kazimierz Wierzyński con la raccolta Laur olimpijski (tradotto anche in Italia, Lauro ...
Leggi Tutto
Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] è il fatto che nel 1603, dovendo ordinare un quadro a Domenico Tintoretto da collocare nella residenza del cancelliere polacco Zamoyski, ci si rivolgesse, quale intermediario, proprio al Sarpi: la lettera al Sarpi, scritta da Giovanni Ursino, pupillo ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] del B. nella letteratura ceca, in Lettere italiane, VI (1954), pp. 296-309; F. Cale, G. B. in Jugoslavia, in Lettere italiane, IX (1957), pp. 81-84; J. Zarebski, Il B. nel primo umanesimo polacco, in Studi sul Boccaccio, III (1965), pp. 247-94. ...
Leggi Tutto
Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] è stato distrutto e non esiste più se non nella traslucida irrealtà della parola, come gli shtetlach, i borghi ebraico-polacchi distrutti ed esistenti ormai solo nei suoi racconti. Lo scrittore jiddisch, ha detto Singer, è come uno spettro, che vede ...
Leggi Tutto
polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...