Linguista polacco (Szczakowa 1903 - Varsavia 1980). Ha indagato su problemi di dialettologia e di grammatica comparata delle lingue slave. Tra le opere vanno ricordate: Sposoby powstawania słowiańskich [...] z wyborem tekstów gwarowych ("Profilo di dialettologia delle lingue slave occidentali con una scelta di testi dialettali", 1956); Historyczna i współczesna fonologia języka polskiego ("Fonologia storica e contemporanea della lingua polacca", 1966). ...
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Slavista polacco (Cracovia 1891 - ivi 1965); prof. di filologia slava nelle univ. di Poznań, Leopoli e Cracovia. Opere principali: O prasłowiańskiej metantonii ("Sulla metatonia protoslava", 1918); Gramatika [...] Szkice z dziejów rozwoju i kultury języka polskiego ("Saggi intorno alla storia dell'evoluzione e della cultura della lingua polacca", 1938); O pochodzeniu i praojcźyznie Słowian ("Sull'origine e la patria più antica degli Slavi", 1946); Język polski ...
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LEHR SPLAWIŃSKI, Tadeusz
Slavista polacco, nato a Cracovia il 20 settembre 1891. È professore di filologia slava alla università di Cracovia, ed ha insegnato, anteriormente, la stessa materia anche alle [...] ) ha rivolto la sua attenzione soprattutto all'estinta lingua degli slavi dell'Elba (Gramatyka potabska, Leopoli 1929) e al polacco (Szkice z dziejów rozwoju i kultury jézyka polskiego, Saggi intorno alla storia dell'evoluzione e della cultura della ...
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LEDNICKI, Wacław
Slavista polacco, nato a Mosca nel 1891. Trasferitosi in Polonia nel 1918 vi divenne professore di letteratura russa all'università di Cracovia. Emigrato dalla Polonia (1940) durante [...] di Puškin e dei suoi rapporti con Mickiewicz e in genere dei rapporti tra la letteratura russa e quella polacca. Opere principali: A. Puškin, studija, 1926; Przyjaciele Moskale (Amici moscoviti", su Puškin e Mickiewicz, 1935); Pushkin's Bronze ...
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NITSCH, Kazimierz (XXIV, p. 857)
Linguista polacco, morto il 27 settembre 1958.
Bibl.: Jezyk Polski, 1959, n. 1; Z. Stieber, in Bull. Intern. de documentation linguistique, 3 febbraio 1959. ...
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Lingua internazionale pianificata, ideata dal medico polacco L.L. Zamenhof (che pubblicò la prima grammatica nel 1887), la più diffusa tra le lingue ausiliarie.
La grammatica dell’e. è caratterizzata [...] da una notevole semplicità, e il principio fondamentale posto a base della forma e del significato delle radici è quello della massima internazionalità. Una serie determinata di prefissi e suffissi permette, ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] 'aprile, in cui ha perso la vita il presidente L. Kaczyński, a bordo dell'aereo diretto in Russia per commemorare i soldati polacchi uccisi a Katyń nel 1940. La guida del paese è stata assunta ad interim dal liberale B. Komorowski (n. 1952), che nel ...
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Poeta lituano (Lelaiciai, Šiauliai, 1765 circa - Bardžiai, Kaũnas, 1830). Impegnato presso la corte distrettuale di Raiseiniai, tradusse dal polacco e dal latino (Virgilio, Orazio) e si occupò di lessicografia. [...] gleba (probabile l'influsso di K. Donelaitis). P. scrisse anche racconti di tono romantico (Mano darželis "Il mio giardino"), compì ricerche sulla storia lituana e iniziò a comporre (1895) un vocabolario polacco-lituano-latino, rimasto incompiuto. ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...