PACELLI, Asprilio
Daniele V. Filippi
Aleksandra Patalas
PACELLI, Asprilio. – Compositore e maestro di cappella, nacque a Vasciano (Narni), negli anni Sessanta del Cinquecento.
Secondo l’epitaffio apposto [...] pp. 23-50; A. Szweykowska - Z.M. Szweykowski, Włosi w kapeli królewskiej polskich Wazów (Gli Italiani nella Cappella reale dei re polacchi della dinastia Vasa), Kraków 1997, ad ind.; N. O’Regan, A. P., Ludovico da Viadana and the origins of the Roman ...
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Levy, Louis
Ermanno Comuzio
Compositore e direttore d'orchestra inglese, nato a Londra il 30 novembre 1893 e morto il 18 agosto 1957. Autentico pioniere della musica per film, creò per primo le basi [...] gran parte per film di produzione britannica.
Proveniente da una famiglia povera dell'East End londinese (il nonno era un musicista polacco), entrò nel mondo dello spettacolo all'età di dieci anni. Dopo aver preso lezioni private di violino, nel 1910 ...
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FORMICHI, Cesare
Paola Campi
Nacque a Roma il 15 apr. 1883 da Enrico e Clementina Lattanzi. Inizialmente si dedicò agli studi giuridici all'università di Roma, laureandosi nel 1907. Contemporaneamente [...] di A. Catalani, con Juanita Caracciolo. Il 26 dic. 1910 interpretò la parte di Wothan nel Sigfrido di R. Wagner diretto da G. Polacco al teatro Carlo Felice di Genova e due anni più tardi, il 7 nov. 1912, prese parte alla prima assoluta dell'opera La ...
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Pianista, nato a Brescia il 5 gennaio 1920. Iniziò gli studî a quattro anni nell'istituto musicale Venturi di Brescia; li proseguì sotto la guida di Paolo Chimeri e successivamente, a Milano, con Giovanni [...] congeniali in Chopin, Liszt, Debussy e Ravel. Membro d'onore per le celebrazioni chopiniane, i governi italiano, polacco, austriaco e cecoslovacco lo prescelsero per la commemorazione ufficiale di Chopin in occasione del centenario della morte del ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] tutte le parole (sulla radicale, per es., in tedesco, sulla finale in francese, sull’iniziale in ceco, sulla penultima in polacco); a. assolutamente libero, dove la posizione dell’a. non è determinabile a priori in base a un principio generale del ...
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GALLERANO, Leandro, detto l'Involato
Dante Cerilli
Nato a Brescia intorno al 1579, fece parte nella città natale dell'Accademia degli Occulti, con il nome di Involato. Novizio intorno al 1595, fu frate [...] tre anni, con un aumento di paga, elevata a 150 ducati.
Il 14 febbr. 1632 gli successe tal padre Andrea, detto il Polacco; si ignora ove il G. abbia svolto successivamente la sua attività ma è da escludere che fosse morto, avendosi fino al 1640 altre ...
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ALBERTINI, Gioacchino
Alfredo Bonaccorsi
Compositore, nato a Pesaro il 30 nov. 1748. Autore di numerose opere teatrali applaudite specialmente a Roma e in Polonia, dove si recò da giovane (nel 1777 [...] di quest'opera anche altre date della "prima", citate dal Manferrari; Il Maestro di cappella (A. Palomba), intermezzo, libretto polacco di L. A. Dmuszewski, Kapelmayster polski (Varsavia, teatro Imperiale, 1783), ma si hanno altre date per la "prima ...
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PONIATOWSKI, Giuseppe
Valeria Lucentini
PONIATOWSKI, Giuseppe (Stanislao Filippo Luigi). – Pronipote dell’ultimo re di Polonia, Stanislao II Augusto Poniatowski (1768-1795), fu compositore, cantante, [...] il perché di tale confusione, forse intenzionale.
Il padre si era stabilito a Roma nel 1798, dopo la spartizione del regno polacco (1795); lì conobbe la Luci, maritata con Vincenzo Venturini, un sabino che si spacciava per catalano sotto il falso ...
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PAGANINI, Niccolo
Roberto Grisley
PAGANINI, Niccolò (Nicolò, Nicola). – Nacque a Genova il 27 ottobre 1782 da Antonio (1754-1817, nato dal matrimonio nel 1745 fra Giovanni Battista Paganini e Maria [...] court a qualsiasi virtuoso che puntasse a eccitare l’immaginazione del pubblico: il Paganini del clarinetto, il Paganini hindu, il Paganini polacco e così via; Paganinerl si chiamò a Vienna la banconota da cinque fiorini, i capelli à la Paganini si ...
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LUCIO (Luccio, Luzzo), Francesco
Carlida Steffan
Francesco Nato probabilmente a Conegliano, nell'entroterra trevigiano, intorno al 1628, il L. deve la sua formazione musicale e gli esordi compositivi [...] raccolta di Motetti concertanti a doi e tre voci.
La dedica, firmata dal L. il 6 settembre, è rivolta al conte polacco Alessandro Lubomirski: "V.E. conoscerà, che in comporre questi Sacri Concerti, ho avuto più divotione, che valore. Ma perché il ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...