Famiglia della nobiltà polacco-lituana, i cui maggiori esponenti si distinsero soprattutto nel sec. 19º. Jan Borejko (1777-1851) scrisse racconti, una tragedia, fece traduzioni; Aleksander Borejko (1804-1891), [...] ; dal 1857 al 1883 prof. di letteratura slava al Collège de France, pubblicò grammatiche, racconti, studî, un vocabolario anglo-polacco; Michał Borejko (1808-1879), secondo figlio di Jan, emigrò in Francia dopo la rivoluzione del 1830 e nel 1848 fu ...
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Economista e diplomatico polacco (Tomaszów 1904 - Londra 1965). La sua fama è legata principalmente al contributo che egli ha fornito al dibattito sulla possibilità di calcolo di un sistema razionale di [...] ); The coexistence of two economic and social systems (1951); Observations on input-output analysis (1957); Introduction to econometrics (in polacco 1958; 2a ed. ampl. 1961; trad. ingl. 1959 e 1962; trad. it. 1963); Wholes and parts. A general theory ...
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Uomo di stato polacco (Varsavia 1770 - Montfermeil, Francia, 1861); figlio di Adam e Izabela Fleming; dopo le spartizioni della Polonia si propose di sollevarne le condizioni attraverso un miglioramento [...] a quello ungherese. Oltre che per la sua attività di uomo di stato, il Cz. ha un posto di rilievo nella storia della cultura polacca per il suo mecenatismo e per varie opere, la più significativa delle quali è il poema elegiaco Bard polski ("Il bardo ...
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Storico e uomo politico polacco (Varsavia 1786 - Parigi 1861). Tra le figure più eminenti della rivoluzione del novembre 1830, fu successivamente membro del governo provvisorio e poi del governo nazionale, [...] zarista, L. si rifugiò a Parigi (1831), dove fu eletto capo del Komitet narodowy polski («Comitato nazionale polacco»), che rappresentava la tendenza radicale dell'emigrazione, contrapposta a quella monarchica e conservatrice del principe A. J ...
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Patriota polacco (Varsavia 1786 - carcere di Šlissel´burg, Pietroburgo, 1868), diede vita alla Carboneria Nazionale, rivolta alla ricostituzione della Polonia. Scoperta l'associazione, Ł. fu condannato [...] (1824), e rimase in carcere sino alla morte ...
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Uomo politico polacco (n. Mołodów, Kobrin, 1866 - m. 1951); deputato alla Duma (1906-17), fu ambasciatore a Roma (1919-21) e ministro degli Esteri (1921-22). Fu poi ambasciatore a Londra (1922-34). ...
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Patriota polacco-lituano (Świsłocz, Bialystok, 1838 - Vilna 1864), sostenne la necessità di creare una Lituania distinta e federata con la Polonia. Fu uno dei capi dell'insurrezione del 1863 e morì impiccato. ...
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(nome polacco, oggi ufficiale, Brzezinka) Località della Polonia, nel voivodato di Katowice. Durante la Seconda guerra mondiale i nazisti vi stabilirono un campo di concentramento, chiamato Auschwitz [...] II (➔ Auschwitz) ...
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Scienziato e uomo politico polacco (Rembieszyce 1892 - Berlino 1944); dopo aver combattuto nelle legioni di J. Piłsudski, insegnò archeologia (1921-30) nell'univ. di Cracovia. Ministro della riforma agraria [...] (1930-32), quindi sottosegretario alle Finanze, infine presidente del Consiglio (1934-35) ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...