Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] 1303). Nel maggio 1303 l'organizzazione si estende fino a comprendere, oltre Pistoia, Forlì, Faenza, Imola, Bagnacavallo, Cesena, i da Polenta signori di Ravenna. Ma non per ciò ne risulta sensibilmente diminuita la posizione di F., che si vale dell ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] da una parte le grandi odi celebrative (Piemonte, Bicocca di San Giacomo, Cadore, Alla città di Ferrara, La chiesa di Polenta), di cui la critica, a partire dal Thovez, è venuta mostrando la stanca tessitura storico-erudita, o la ripresa senza l ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] sua autosufficienza, col produrre i due generi di base del canone dominicale (vino e grano), assicurando al coltivatore la sua polenta e la legna necessaria a cuocerla»; più di recente Gaetano Cozzi ci ha riproposto i giudizi di alcuni autorevoli ...
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Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] , i principati e le signorie, fino al complesso processo dell’Unità nazionale. In un testo poetico (La chiesa di Polenta) entrato nel circuito degli studi demologici italiani, Giosue Carducci parlò di «Itala gente dalle molte vite». Le regioni intese ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] (1678-88) forma oggi l'elemento principale della nutrizione dei Romeni, per la preparazione della usuale mămăliga (polenta). Come bevanda viene preferita un'acquavite di susine molto debole (ţuica). Nella stanza d'abitazione del contadino romeno ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] il pane d'avena è preparato in sottili gallette, mentre gli altri cereali sono consumati dai contadini piuttosto sotto forma di polenta. Anche nelle città si fa raramente il pane con pasta lievitata, e il pane bianco è considerato ancora, come in ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] in viaggio, fasciato da scialli scozzesi, e intanto gongola pregustando che in campagna potrà "pissegar le spose e magnar polenta e osei". Poi il taglio diegetico cede il passo alla concitazione dialogica, e lo scambio tra senex e servetta si ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] con la cena: "[...] qui da noi non si trova nemmeno formaggio, solo un po' di marmellata e tante, tantissime volte mangio polenta e zucchero. Io ho il cuore che si spezza vedere queste tenere creature ed avere i soldi e non poter trovar nulla da ...
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polenta
polènta (tosc. pop. pulènda e ant. polènda) s. f. [lat. polĕnta «farina d’orzo, polenta», affine a pollen -lĭnis «fior di farina» e a puls pultis «pappa»]. – 1. a. Vivanda di origine rustica che si prepara con farina di granoturco...