Composti chimici che, fissandosi su un supporto (da soli o per mezzo di opportuni mordenti), gli conferiscono una determinata colorazione. Le sostanze c. devono essere solubili o disperdibili per poter [...] a questa classe i clorobenzotiazoli, le clorodiazine. Si usano per cotone (in bagno alcalino), per lana, per fibre poliammidiche (nailon ecc.); fra c. e fibre si forma un legame covalente alla cui stabilità si deve la particolare solidità ...
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Oli e grassi
Laura Pizzoferrato
L'olio d'oliva rappresenta, almeno per i popoli mediterranei, il grasso alimentare di più largo consumo, anche se si sono ormai affermati nella nostra dieta quotidiana [...] a pressione per separare la parte liquida dalla sansa, utilizzando i classici 'fiscoli', gabbie di fibre vegetali o poliammidiche. Dopo questo passaggio il panello di sansa viene inviato all'estrazione con solvente e alla raffinazione, mentre la ...
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fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. [...] nailon. Queste fibre presentavano una struttura chimica in un certo senso simile a quella delle proteine (che sono anch'esse poliammidi) che formano la lana e la seta. Il nailon fu messo in commercio nel 1939 e riscosse un enorme successo, dapprima ...
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In questi ultimi anni gli studî sulle sostanze coloranti hanno avuto largo sviluppo precisando fra l'altro le nostre conoscenze su due aspetti molto importanti del problema: le relazioni che intercedono [...] cibacrone è ad esempio il seguente:
Basati su principî analoghi sono i coloranti cibacrone per lana e i procinil per fibre poliammidiche.
Bibl.: H. E. Fierz-David e L. Blangey, Fundamental processes of dye chemistry, New York 1949; C. M. Whittaker e ...
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CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] di 52.000 chilogrammi di filati di raion, viscosa e acetato, 34.000 chilogrammi di fiocco di viscosa, 24.000 chilogrammi di filati poliammidici e 50.000, chilogrammi di solfuro di carbonio; il 7 marzo di quell'anno il capitale era stato elevato a 15 ...
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Abbigliamento
Nicola Squicciarino
Leopoldina Fortunati
Il termine abbigliamento, che in origine aveva il significato di "ornamento, decorazione, abbellimento (anche di cose)", indica oggi quasi esclusivamente [...] artificiali. Dalla Seconda guerra mondiale in poi, in seguito alla diffusione delle fibre sintetiche (poliammidiche, poliestere, poliviniliche, poliacriliche, polipropileniche e poliuretaniche), l'artificio nell'abbigliamento si è misurato con ...
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L'industria di Stato nelle regioni italiane: congetture ed evidenze
Pier Angelo Toninelli
La celebrazione dei centocinquant’anni della storia d’Italia ha rappresentato un’occasione per rilanciare il [...] per dar vita nel 1964 all’impianto ANIC di Pisticci, finalizzato alla produzione di fibre tessili sintetiche, acriliche e poliammidiche, intermedi per materie plastiche e solventi: tra lavoratori diretti e indotto gli assunti furono 6000/7000. Ciò ...
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poliamide
(o poliammide) s. f. [comp. di poli- e am(m)ide]. – In chimica organica, nome dei polimeri contenenti come gruppo ricorrente della macromolecola quello amidico −NHCO−, derivante dalla condensazione di gruppi carbossilici e aminici,...
poliamidico
poliamìdico (o poliammìdico) agg. [der. di poliam(m)ide] (pl. m. -ci). – In chimica organica, di poliamide: filo p.; resina p., lo stesso che poliamide.