Storico greco, nato in Alessandria sotto l'impero di Traiano, se non prima, giacché ricorda la distruzione del tempio di Nemesi eretto da Cesare ad Alessandria per l'uccisione di Pompeo, demolito dai Giudei [...] sono in gran parte romane, essendo egli pratico della lingua latina; ma, per quel che conosciamo delle guerre puniche, se Polibio non è stato la fonte diretta, la tradizione polibiana vi è in qualche modo penetrata. Per il movimento graccano Appiano ...
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LENTINI (A. T. 27-28-29)
Guido LIBERTINI
Vincenzo EPIFANIO
Guido LIBERTINI
Città della provincia di Siracusa, che sorge quasi sull'orlo del bacino del lago omonimo, a 70 m. s. m., sul luogo della [...] hanno permesso che giungessero sino a noi i monumenti dell'antica Lentini della cui topografia siamo informati soprattutto da Polibio e da Diodoro. Sono superstiti talune fortificazioni, scoperte, in epoca a noi vicina, sul colle S. Mauro, dove si ...
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Diritto
Giovanni Pugliese
Sommario
Parte prima. Aspetti del fenomeno giuridico nel tempo e in diversi luoghi e gruppi sociali.
1. Congetture sulle comunità primitive. 2. Cenni sui diritti del Vicino [...] , ecc.) - ma la distribuzione dei poteri fra essi era tale, nel III-II secolo a.C., che lo storico greco Polibio poté dire che Roma era contemporaneamente, a seconda dell'organo considerato, una monarchia, un'aristocrazia e una democrazia. In realtà ...
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Arte della guerra
Giorgio Masi
Tradizione manoscritta e a stampa
L’Arte della guerra (da qui in poi Adg) è un’opera seguita dall’autore fino al suo ultimo esito a stampa, caso raro in M. (accade con [...] » (II 327). Sono esemplari pure le loro punizioni, anch’esse di una severità che ricorda quella dei Romani (teste Polibio): «Vedesi questo modo essere quasi osservato da’ Svizzeri, i quali fanno i condannati ammazzare popularmente dagli altri soldati ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] del mondo antico sembrano tardivamente ispirarsi alla metodica e polemica di Vittorio Barzoni, allegorizzano sotto la maschera di Polibio, di Annibale e Diviziaco, o in margine a Livio e ai commentari di Sallustio, i problemi ottocentistici dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] scaturì una legislazione che diede luogo a una sorta di bilanciamento tra «le tre qualità di governo» (secondo la partizione di Polibio).
I popoli «virtuosi»
Nel rilievo che Machiavelli dà alla «disunione» tra la plebe e il senato romano si è soliti ...
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GARATONE (Garaton, Garatoni, Garatono, Garatonus, Garathonius), Cristoforo
Giacomo Moro
Nacque a Treviso, in data anteriore al 1398, da Pietro e da una Riccardina di casato ignoto.
Il padre è probabilmente [...] onore era occupato dai classici pagani: Omero, Esiodo, Pindaro, Teocrito, Oppiano, Platone, Isocrate, Senofonte, Aristotele, Polibio, Diodoro, Plutarco, Arriano, Libanio, Temistio; scarsissima la presenza di autori cristiani. Tranne il Diodoro finito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofia romana
Anna Maria Ioppolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani non hanno prodotto una filosofia originale, ma hanno adattato [...] lo stoicismo e l’epicureismo. Lo stoicismo si impone tra gli aristocratici romani. Lo stoico Panezio e lo storico Polibio hanno un ruolo fondamentale nell’influenzare la politica del “circolo degli Scipioni”, ma ai principi della dottrina stoica si ...
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DI GIOVANNI, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque verso la metà del sec. XVI a Palermo da Francesco, barone del Parco, e da Delizia Del Carretto; fu fratello di Girolamo, di cui seguì le esperienze e il [...] l'assoluta invalidità storiografica delle pagine dedicate all'"origine e fondazione di Palermo", in cui arriva a smentire Polibio e Diodoro, ad alterare Livio, accomodando le più strampalate etimologie, il D. ha scritto un'opera appassionata, in ...
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CAULA (Di Caula), Camillo
Claudio Mutini
Nacque a Sassuolo, in provincia di Modena, in data rimasta ignota, ma probabilmente riferibile agli ultimi anni del sec. XV.
I primi fatti che sicuramente lo [...] che fa il Betussi all’esperienza letteraria del C. sembra essere confermato dalla dedica che il Domenichi gli indirizza del Polibio tradotto in italiano e stampato a Venezia nel 1553.
Inoltre, del C. ci sono rimaste alcune ottave, incluse tra le ...
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oclocrazia
oclocrazìa s. f. [dal gr. ὀχλοκρατία, comp. di ὄχλος «folla, moltitudine, massa» e -κρατία «-crazia»], letter. – Governo della plebe, predominio politico della massa; il termine greco è attestato per la prima volta in Polibio, dove...
consolazione
consolazióne s. f. [dal lat. consolatio -onis]. – 1. a. Il consolare o il consolarsi, e l’attenuazione del dolore, l’alleviamento di pena che ne consegue: dolce, amara c.; dare, recare c.; procurare una gran c.; riempire di c.;...