GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] al canto, realizzato attraverso la monodia rispettosa del ritmo poetico e del valore della declamazione. A essa venivano contrapposti la polifonia e il contrappunto in cui veniva a perdersi il significato della parola. L'opera si divide in due parti ...
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PEDALE
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - I. Elemento applicato ad alcuni strumenti (organo, pianoforte, arpa, ecc.) per ottenere effetti diversi da strumento a strumento: nell'organo, per es., esso [...] su gradi secondarî della scala stessa. L'uso del pedale è entrato assai presto a far parte della composizione polifonica, in cui frequentemente esso è chiamato all'ufficio di fondamento dei riepiloghi tematici. Un tale ufficio è normale nella ...
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TRESTI, Flaminio
Valeria Mannoia
TRESTI, Flaminio. – Lodigiano, nacque intorno al 1560.
Non si hanno notizie circa l’estrazione familiare e l’iter ecclesiastico del musicista – soltanto dai Vespertini [...] Bresciani (1589-1670), né nella Cremona literata di Francesco Arisi (Parma 1705). In città la coltura della polifonia profana, attestata da numerosi libri di madrigali e canzonette di musicisti locali, dovette fiorire in particolare nell’Accademia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla musica del Medioevo Centrale
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli XI e XII la musica [...] di forme e generi musicali nuovi e aiuta a inserire nel contesto della teoria gli sviluppi delle prime forme di polifonia. Inoltre, contribuisce a far sì che il teorico stesso della musica divenga il tramite che rende comprensibili, attraverso un ...
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Linguistica
Caratteristica di: a) segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano lo stesso suono: per es., in ital. il c- di cuore e il q- di quota; b) parole che, pur [...] antica eseguita da più persone, sino al 9° sec. d.C., epoca in cui appaiono i primi rudimentali esempi di polifonia. Nella terminologia inglese la parola omophony si usa anche come sinonimo di omoritmia e in contrapposto a contrappunto, per la musica ...
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MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] essendo l'usuale mutazione tra gli esacordi insufficiente a rendere conto delle progressioni cromatiche di cui è ricca la polifonia italiana del primo Trecento, M. crea il termine "permutazione"; ma a questo proposito l'innovazione più audace è senz ...
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PACE, Pietro
Gregorio Moppi
PACE, Pietro. – Nacque a Loreto nel 1562 (non nel 1559, come è stato ripetuto dacché Tebaldini, 1921, p. 175, ne trascrisse male l’età dall’atto di morte).
Fanciullo, venne [...] a guidare la cappella lauretana vi era Annibale Zoilo, eminente compositore romano che aveva indirizzato la S. Casa verso una polifonia d’impronta palestriniana. Pace lasciò l’incarico il 31 luglio 1592.
È ignoto quel che gli accadde fino al 1597 ...
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Atxaga, Bernardo
Atxaga, Bernardo. – Pseud. di José Irazu Garmendia, scrittore spagnolo di lingua basca (n. Asteasu, Guipúzcoa, 1951). Dopo aver conseguito la laurea in economia all'università di Bilbao [...] lingue. Il ciclo di Obaba termina con Soinujolearen semea (2003; trad. it. Il libro di mio fratello, 2007), orchestrato su una polifonia di voci e cronologie diverse, che apre ad A. la via del racconto realista. È il caso sia del romanzo Zazpi etxe ...
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Musicista (Venezia 1557 - ivi 1612); nipote e allievo di Andrea. Dal 1585 alla morte fu organista di S. Marco. Ebbe fama europea, e tra i suoi allievi fu H. Schütz. Grande importanza ebbe il G. nel rinnovamento [...] ). Importanti le musiche strumentali, specie le Canzoni e Sonate (pubbl. postume 1615) da 3 a 22 voci, composte in polifonia, e a "cori spezzati" come tante delle musiche vocali di G., e memori dello stile organistico. Importanti infine le musiche ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] , il Lasso compose 46 Messe, di cui diciotto a 4 voci, quindici a 5, dieci a 6 e tre a 8.
Nel secolo aureo della polifonia la Messa è rappresentata: in Francia da C. Janequin, P. Certon, C. de Sermisy, C. Goudimel; in Germania da Adamo di Fulda, A ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...