SENSIBILE
Giulio Cesare Paribeni
Termine musicale con cui si indica la funzione del settimo grado della scala diatonica. Esso trae il suo speciale significato dal fatto che la tendenza melodica del [...] di vera sensibile, non essendo accentuata nel settimo grado della scala una decisa attrazione verso la tonica. Tuttavia quando la polifonia, con le sue conseguenze armoniche, fece sorgere un compromesso tra la natura degli antichi modi e quella della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nato nel 1600 come velleitaria restaurazione del teatro dell’antichità, il melodramma [...] semplice” e l’istanza di una completa intelligibilità del testo cantato (a cui si aggiunge un’insofferenza verso la polifonia che sta ormai divenendo sempre più manierata) sono tra le motivazioni che inducono a privilegiare, per la restaurazione dell ...
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OKEGHEM (Ockenheim, Hoc Queam, ecc., oltre a varie translitterazioni della prima grafia), Johannes de
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore di musica, nato circa il 1430, probabilmente a Termonde (Fiandre [...] da quell'Obrecht sì fortemente a lui vicino e di tanto debitore all'arte di lui, risolve in larga, ricca e diffusa coscienza polifonica.
Mondo "musicale", s'è precisato, in quanto quest'arte di O., e dei secondi Franco-Fiamminghi che intorno a O. si ...
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ROVIGO, Francesco
Licia Mari
ROVIGO, Francesco (Franceschino). – Nacque a Mantova nel 1541-42 (l’anno si deduce dall’atto di morte).
Mancano notizie circa la sua formazione, ma la florida vita musicale [...] I, Rome-Neuhausen 1997, pp. 102-143, 144-184, 185-221; III, [S.l.] - Holzgerlingen 2000, pp. 29-38). Il codice polifonico compilato da Sforza nel 1614-16 contiene una Missa Octavi Toni che, pur non essendo alternatim, utilizza il cantus firmus della ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] in Marcovaldo ovvero le stagioni in città. Residuano talvolta termini liguri, ma entro una più vasta e ambiziosa polifonia, che tocca anche i soprannomi e nomi propri, nei quali eventuale dialettalismo e innalzamento favoloso convivono, suscitando ...
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DE SANCTIS, Cesare
Jania Sarno
Nacque ad Albano Laziale (Roma) il 15 giugno 1824 da Giuseppe. A Roma compì gli studi umanistici, laureandosi in lettere e filosofia, all'università, e musicali, alla [...] S. Cecilia di Roma (A. Ms. 1961, 2049-50, 306-17, 3743-47). Tra le sue opere didattiche, la già cit. Polifonia nell'arte moderna, spiegata secondo i principi classici, in tre volumi (I, Trattatod'armonia; II, Appendice al Trattato d'armonia; III ...
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Linguistica
In fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e [...] valore di essi non è accertato. Un vero e proprio sistema completo di segni si formò con lo sviluppo della polifonia. I segni di p. furono allora (nel sistema mensuale detto franconiano) notati con sbarrette verticalmente tracciate attraverso il rigo ...
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LUZZASCHI, Luzzasco
Luigi Ronga
Organista, nato a Ferrara (s'ignora la data precisa) prima del 1557 fu allievo di Cipriano di Rore, verso il 1576 divenne organista alla corte di Alfonso II d'Este e [...] per lo studio delle origini della monodia vocale. Queste composizioni appartengono stilisticamente al periodo di trasformazione della polifonia vocale in monodia; esse sono accompagnate da parti strumentali compiutamente realizzate e non da un basso ...
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BARDI, Giovanni Maria, dei conti di Vernio
Roberto Cantagalli
Liliana Pannella
Nacque a Firenze il 5 febbr. 1534, come testimonia il fiorentino Francesco Giuntini nel suo Speculum Astrologiae (Lugduni [...] abitator del cieco Averno") e giunti a noi attraverso una rara stampa del 1591, sfruttano al massimo le risorse della polifonia, segnando in questo senso un regresso rispetto agli Intermedi del 1586. Sembrerebbe quasi che il B., fino allora uno dei ...
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Zola, Émile
Anna Maria Scaiola
Il caposcuola del naturalismo francese
Teorico del naturalismo, lo scrittore francese Émile Zola ne ha offerto un modello esemplare nella sua opera narrativa. Da Thérèse [...] poi di trasfigurarlo attraverso la sua personalità creativa. Egli compone le sue opere, sostenute da una solida struttura, su una polifonia di personaggi e voci, con scene a contrasto e quadri fatti di macchie di colore accostate: rosso, nero, bianco ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...