NANINO, Giovanni Maria
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Tivoli (Roma) tra il 1545 e il 1530 e morto a Roma l'11 marzo 1607. Ebbe sepoltura in S. Luigi dei Francesi. Fu putto cantore nella primaziale [...] , tentò di opporsi, con la pratica della composizione e con l'insegnamento, all'inevitabile decadenza della severa polifonia vocale, minata dall'affermarsi dello stile monodico-rappresentativo, sorto in quegli anni, e dall'uso invalso delle ...
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TOCCATA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella terminologia musicale a questa voce corrisponde una sorta di composizione strumentale le cui origini risalgono all'ultimo sec. XVI. Come il termine Sonata deriva [...] , ecc., serbando a queste due ultime forme di composizione un carattere più raccolto, austero e una scrittura più densa di polifonia e di analisi, mentre alla prima egli affida l'espressione d'un lirismo più fantasioso e inebriato di rapidi escorsi ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] storia della letteratura italiana, la commistione cioè di varietà linguistiche (➔ mistilinguismo) con funzioni di mimesi, parodia o polifonia espressiva, come per il Novecento in autori come ➔ Pier Paolo Pasolini e ➔ Carlo Emilio Gadda. Più complessa ...
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GIACOBBI, Girolamo (Hieronimus Iacobus o Iacobbi)
Marta Aceto
Nacque a Bologna il 10 ag. 1567 da Bartolomeo e Virginia Accarisi. Di modeste condizioni, entrò fanciullo nel gruppo dei chierici della basilica [...] - J.P. Ropa, Bologna 1962), dedicata al Senato bolognese e ai fabbricieri di S. Petronio, composta in uno stile polifonico austero di impronta palestriniana. Divenuto nel 1604 maestro di cappella in S. Petronio, mantenne l'incarico per l'intero arco ...
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LAPPI, Pietro
Marco Bizzarini
Nacque a Firenze nel 1575. Molte informazioni biografiche si ricavano dalle dediche premesse alle sue raccolte musicali pubblicate fra il 1600 e il 1630. Nei frontespizi [...] canali il L. abbia potuto stabilire un contatto con l'influente sovrano, paladino di un'ampia diffusione della polifonia di rito romano in area baltica: si possono forse ipotizzare relazioni dipendenti dalla Congregazione dei gerolamini, oppure - con ...
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CASALI, Lodovico
Cesare Orselli
Nacque forse nel 1575 a Modena: il luogo si deduce dal fatto che il C. nel Generale invito alle grandezze e meraviglie della musica chiama Modena "sua cara patria". Ignoti [...] e denuncia una particolare sensibilità: vi si paragonano - con gusto singolare - le quattro voci impiegate nella polifonia (tenore, soprano, contralto, basso) alle stagioni dell'anno: rispettivamente primavera, estate, autunno, inverno, e si critica ...
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GUIDO d'Arezzo
Guido GASPERINI
Musicista, vissuto tra il 990 e il 1050. È ormai ammesso ch'egli sia nato ad Arezzo (e non in Francia o in Inghilterra o altrove). Secondo quanto egli stesso narrò di [...] di cinque secoli.
Da questo e dal fatto che il frate aretino curò, con singolare attenzione, lo sviluppo della primitiva polifonia medievale (l'organum e la diafonia) preparando la non lontana fioritura della forma del discanto, appare evidente che l ...
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NOTAZIONE musicale
Guido Gasperini
Tre sono state le maniere con le quali si è provveduto, nelle diverse epoche della storia musicale, alla rappresentazione grafica dei suoni musicali. La più antica [...] sec. IX cerca di farsi strada nel campo musicale portando in questo un nuovissimo modo di cantare. Questo nuovo elemento è la polifonia che, specialmente illustrata nelle opere di Ucbaldo di St.-Amand e di Guido d'Arezzo, si diffonde nelle forme dell ...
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Compositore di scuola romana, nato a Città di Castello nel 1595. A Roma, tra il luglio 1626 e il maggio 1628, fu dapprima maestro della cappella musicale di S. Giovanni in Laterano, nel qual tempo diede [...] nella musica chiesastica, a rappresentare, con Paolo Agostini, Orazio Benevoli e Mazzocchi il giovane, il passaggio dallo stile polifonico palestriniano alla composizione omofona per grandi masse vocali divise in più cori. L'A. segue la corrente di ...
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POLITONALITÀ
Giulio Cesare Paribeni
. Procedimento armonico e polifonico, per il quale le caratteristiche armoniche e melodiche di tonalità diverse si trovano insieme commiste e sovrapposte. La tecnica [...] Corni e Fagotti, risuonano sulla settima di dominante di sol maggiore. In tempi più recenti hanno praticato la polifonia pluritonale R. Strauss e altri compositori, a cui è familiare una ricca scrittura contrappuntistica. Reeentemente in Francia si ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...