Teologo luterano (Norimberga 1534 - Stoccarda 1604), figlio di Andreas; fece una rapida carriera ecclesiastica; nel 1567 divenne predicatore di corte e fu membro del Consistorium sotto il duca Ludovico [...] (1576), e una trad. della Bibbia con glosse (Biblia latina ad fontes hebr. textus emendata, 7 voll., 1573-86), tradotta in tedesco da D. Forster (1600). Fu anche musicista, primo elaboratore in polifonia dei corali luterani e apprezzato organista. ...
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Musicista (Palestrina 1525 - Roma 1594). Massimo musicista italiano del Cinquecento ed esponente di punta della scuola polifonica romana rinascimentale, P. visse per tutta la vita a Roma, alla corte dei [...] per la novità e la freschezza delle frasi, per la continua varietà ritmica, per l'alternanza dei procedimenti omofoni ai polifonici, ove l'omofonia dà ottime concatenazioni di accordi. L'altra pubblicazione del tempo (1570) fu il terzo libro di messe ...
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. Musica (fr. fantaisie; sp. fantasía; ted. Phantasie; ingl. fancy). - Composizione musicale limitata quasi esclusivamente al genere strumentale.
Ha origini assai antiche che risalgono ai primi anni del [...] Cinquecento. Al suo apparire e durante il sec. XVI (nelle prime esperienze di musiche strumentali ancora influenzate dalla polifonia corale mottettistica e madrigalesca le distinzioni fra i generi erano minime, se pure esistevano) la fantasia non si ...
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SALVIUCCI, Giovanni
Pier Paolo De Martino
SALVIUCCI, Giovanni. – Nacque a Roma il 26 ottobre 1907, da Giuseppe e da Ernestina de Felicis, ultimo di una famiglia comprendente anche i fratelli Paolo, [...] profilo del compositore cominciò a emergere in lavori sinfonici il cui tratto distintivo era dato dalla forte impronta polifonica. Le prime attenzioni della stampa e dell’ambiente musicale furono attratte dalla Sinfonia italiana e soprattutto dall ...
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Musicista (n. forse Firenze, dopo il 1500 - m. Roma 1571); forse allievo del fratello Paolo, fu dal 1550 a Roma, dove nel 1555 successe al Palestrina quale maestro della cappella Giulia in S. Pietro. Più [...] L'arte dell'A. è considerata come una delle prime manifestazioni della tendenza (trionfante poi con il Palestrina) verso una polifonia più chiara e trasparente di quel che non fosse la franco-fiamminga, e meglio atta, quindi, a lasciare intendere le ...
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LEO, Leonardo
Andrea Della Corte
Compositore, nato a S. Vito degli Schiavi, (ora S. Vito dei Normanni, Lecce), il 5 agosto 1694, morto a Napoli il 31 ottobre 1744. Orfano e povero, fu accolto a nove [...] altri casi lo stile classico è rappresentato dalla bicoralità e dai frammenti gregoriani usati quali temi. In generale la sua polifonia appare più severa di quella di F. Durante.
Leo si distinse da J.A. Hasse, nella scarsa preoccupazione dell'essenza ...
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OLMEDA de SAN JOSÉ, Federico
Musicista, nato nel 1865 a Burgo de Osma, morto a Madrid l'11 febbraio 1909. Fu educato alla musica dapprima in cantorie di chiesa, poi da maestri come D. Damián Sanz e León [...] , i cui titoli migliori si presentano nella pubblicazione del periodico madrileno La voz de la música, di studî sulla prima polifonia sacra spagnola (Viaje musical a Santiago de Galicia), sul folklore castigliano e in quella di varie musiche vocali e ...
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PESENTI, Michele (Michele da Verona). – Nacque a Verona, in data ignota (si suppone intorno al 1470)
Camilla Cavicchi
, da Alberto Pesenti, sarto, e sua moglie Umilia.
Ebbe almeno tre sorelle: Anna [...] per l’istruzione nelle lettere e nella musica, la Mensa degli accoliti, che prevedeva lo studio del canto piano e della polifonia. È stata ventilata l’ipotesi che Pesenti si sia formato fra gli ‘accoliti’ veronesi (Prizer, 1980), ma finora nessun ...
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Musica. - Nella terminologia musicale del Medioevo color e coloratura valgono ornamento d'una melodia per via di piccole formule (flores). Questa flora ornamentale talvolta si trova scritta e talvolta [...] ecc.) venissero fiorite anche nella loro età aurea è molto verosimile, e tracce di simile fioritura sopravvivono ancora; per la polifonia ne parlano i teorici fino dal 1200, e gli arabeschi delle composizioni, per es., di Perotino (v. anche discanto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Quattrocento la musica compie un’importante trasformazione, [...] è ora spesso affidata la linea del canto, e del polarizzarsi dei registri nei quattro che si standardizzeranno nella polifonia vocale “a cappella”: bassus, tenor, altus e cantus (il “soprano”).
Ma l’egemonia della chanson si esaurisce nella seconda ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...