Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione della musica strumentale nel Seicento ha un valore culturale [...] alla prassi del basso continuo e allo stile concertato, la canzone per gruppo di strumenti avrà definitivamente abbandonato il modello polifonico di matrice vocale per volgersi allo sviluppo di un dialogo tra solisti, o tra il gruppo e un solista ...
Leggi Tutto
Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] danneggiata (cfr. Cignetti 2001: 78-81).
Le parentesi tonde introducono una discontinuità enunciativa dai caratteristici effetti polifonici (cfr. Mortara Garavelli 2003: 105), riconducibile, in termini generali, a funzioni come l’integrazione o il ...
Leggi Tutto
ALLEGRI, Lorenzo, detto il Tedeschino o del Liuto
Adelmo Damerini
Compositore e liutista forse di origine tedesca, nato il 1573. Secondo Paumgartner, si trovava a Firenze già nel 1589 come cooperatore [...] tempo; l'A. scrive infatti: "Ho voluto situare le Sinfonie spartite [in partitura] per comodità delli Instrumenti perfetti [cioè polifonici] come Liuto, Organo e in particolare dell'Arpa doppia. Si possono suonare col primo Soprano e con due Soprani ...
Leggi Tutto
(pseud. di Giptein, Yaacov)
Artista israeliano, nato a Rishon-le-Zion l'11 maggio 1928. Frequenta l'Accademia Bezalel di Gerusalemme e la Scuola di arti e mestieri di Zurigo (dal 1949 al 1951), ove studia [...] libero e regolato di elementi, agito dall'osservatore, che interviene così nel processo creativo. I successivi lavori ''polifonici'' sono ideati come brani musicali contrappuntistici, compenetrazione armonica di più temi dipinti sulle facce di figure ...
Leggi Tutto
FATTORINI, Gabriele
Luca Della Libera
Nato a Faenza (Ravenna) nella seconda metà del XVI secolo, appartenne ad una famiglia che tra il XVI e il XVII secolo ricoprì importanti cariche civiche.
Tra il [...] spinse il Viadana alla pubblicazione dei Concerti ecclesiastici era sostanzialmente pratica: la possibilità, cioè, di eseguire i mottetti polifonici riducendoli a brani solistici. Il F., invece, era mosso da esigenze di carattere estetico; nella sua ...
Leggi Tutto
D'AMBROSI, Dante
Valerio Vallini
Nacque a Zagarolo (Roma) il 23 febbr. 1902 da Dario e da Celeste Simonini. Diplornatosi nel 1929 in composizione con Alessandro Bustini presso il conservatorio di S. [...] Italia e all'estero (Germania, Inghilterra, Francia e Irlanda). Gli furono conferiti diversi riconoscimenti ai festival internazionali di polifonia vocale classica a Cork (Irlanda). Morì a Pavia l'8 giugno 1965.
All'intensa attività di didatta il D ...
Leggi Tutto
QUARTETTO
Carlo Jachino
. Questo termine designa, a datare dalla metà del sec. XVIII, una composizione strumentale per due violini, viola e violoncello, costruita nella forma della Sonata. Nella presente [...] minore rispetto all'intero lavoro, ed acquistano tanto risalto in quanto sono in contrasto con altri passi trattati in stile polifonico. Si può osservare che la natura stessa della composizione è quella che determina questo o quel modo di trattare la ...
Leggi Tutto
ROSSI, Luigi
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Torremaggiore (Foggia) nel 1598 circa, morto a Roma il 19 febbraio 1653; fu compositore, cantante e organista tra i maggiori del suo tempo, occupando uno [...] cavatina, alla canzone), con pezzi a più voci (il R. fu il primo a usare il terzetto vocale), con cori monodici e polifonici, e con riusciti episodî comici, che preannunciano l'opera buffa. Nel suo complesso l'Orfeo è una delle opere più originali e ...
Leggi Tutto
PRESSACCO, Gilberto
Franco Colussi
– Sacerdote, musicista, storico della musica, della liturgia e delle tradizioni popolari, nacque a Turrida di Sedegliano il 19 settembre 1945 da Tito e Vilma Pasqualini.
Ordinato [...] , sette composizioni liturgiche, e l’elaborazione di un motivo popolare friulano), raccolta in un volume postumo sotto il titolo Polifonia sacra e profana (Milano 1998).
È deceduto improvvisamente a Udine il 17 settembre 1997.
Tra le opere, oltre ...
Leggi Tutto
Pianista cileno naturalizzato statunitense, nato a Chillán (Chile) il 6 febbraio 1903, morto a Mürzzuschlag (Austria) il 9 giugno 1991; è considerato uno dei più grandi interpreti della sua generazione. [...] fedeltà al testo, la cura meticolosa dei particolari e del fraseggio, la chiarezza nel rendere i più complessi intrecci polifonici, la qualità del suono.
bibliografia
N. Boyle, Claudio Arrau, in Gramophone record review, 1960, 76, p. 195 (con ...
Leggi Tutto
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...