Musicista (Caravaggio 1555 circa - Milano 1622). Maestro di cappella a S. Barbara di Mantova e al duomo di Milano, compose molta musica sacra e profana per voci e anche per voci e strumenti. Celebri i [...] suoi madrigali e "balletti" polifonici. ...
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Trombonista tedesco (Francoforte sul Meno 1928 - ivi 2005). Collaborò con i maggiori esponenti del jazz americano, dal moderno (D. Gillespie, L. Konitz) alle avanguardie (D. Cherry, S. Lacy), fino alle [...] esperienze elettriche (J. Pastorious). Nel 1972 lanciò una tecnica che ha fatto scuola, grazie alla quale, regolando pressione del labbro ed emissione vocale armonizzata, riusciva a trarre dal trombone effetti polifonici. ...
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Musicista (Firenze 1325 - ivi 1397), uno dei maggiori esponenti dell'Ars nova fiorentina. Fu organista nella chiesa di S. Lorenzo (abilissimo, malgrado la cecità che lo aveva colpito fanciullo), autore [...] di composizioni vocali notevolissime per freschezza d'ispirazione, libertà e grazia melodica. Inventore di uno strumento da lui chiamato "sirena delle sirene". Si conservano molte sue ballate, nonché madrigali e altri brani polifonici. ...
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JACOPO da Bologna
Giuliano Di Bacco
Compositore, attivo intorno alla metà del XIV secolo, insieme con Giovanni da Cascia e un maestro Piero, non meglio identificato, fu considerato dai contemporanei [...] posto d'onore spetta al fiorentino Francesco Landini, J. detiene tuttavia più di un primato: è fra i primissimi ad avere composto brani polifonici su testo in volgare e suo è il primo madrigale a tre voci; è l'unico contemporaneo di cui si conservi l ...
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Umanista (Firenze 1534 - ivi 1612). Di famiglia nobile e ricca, fu avviato alla carriera delle armi: partecipò alla guerra di Siena (1553-54), alla difesa di Malta contro i Turchi (1565) e infine, chiamato [...] oscurare, la parola. Ma intanto il B. stesso non ricusava di comporre musiche per le feste della Corte medicea, e madrigali polifonici per intermezzi da lui stesso ideati (1586, 1589). Espose le sue idee in un Discorso... sopra la musica antica, e 'l ...
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GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] al canto, realizzato attraverso la monodia rispettosa del ritmo poetico e del valore della declamazione. A essa venivano contrapposti la polifonia e il contrappunto in cui veniva a perdersi il significato della parola. L'opera si divide in due parti ...
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JOHANNES de Quadris (Quatris)
Giulio Cattin
Nato presumibilmente prima del 1410, fu prete nella diocesi di Valva e Sulmona (allora Solmona). In un documento del 1450 si autodefinisce "musicus et cantor [...] hymn and the liturgy of fifteenth-century Italy, in Musica Disciplina, XXV (1972), pp. 168 s.; G. Cattin, Nuova fonte italiana della polifonia intorno al 1500 (Ms. Capetown, Grey 3.b.12), in Acta musicologica, XLV (1973), 2, pp. 165-221; Sources of ...
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ANTONIO da Cividale (Antonius de Civitato, anche A. de Civitate Austrie, A. de Cividal)
Oscar Mischiati
Sulla biografia di questo frate domenicano musicista si sa molto poco. Forse è da identificare [...] e Trani.
La produzione musicale oggi nota di A. comprende cinque mottetti, tre brani di messe, cinque canti polifonici profani; in tutto tredici composizioni pervenuteci nei seguenti manoscritti: Bologna, Biblioteca musicale G. B. Martini, cod. (olim ...
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Aleksievič, Svetlana. – Scrittrice e giornalista bielorussa (n. Ivano-Frankivsk 1948). Cronista, ha raccontato ai suoi connazionali gli eventi principali dell’Unione Sovietica e della Russia della seconda [...] di recente è tornata a vivere a Minsk. Insignita nel 2015 del premio Nobel per la letteratura “per i suoi scritti polifonici, un monumento alla sofferenza ed al coraggio nel nostro tempo”, nel 2022 la sua opera omnia è stata edita in lingua italiana ...
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CARRARA, Michele
Ariella Lanfranchi
Nacque nella prima metà del Cinquecento. I pochi dati sicuri sulla vita e sull'attività di questo autore sono quelli che possono desumersi dai titoli, dalle dediche [...] mi guidava il piacere…"), il C. deve la fama soprattutto al suo metodo teorico per intavolare sul liuto composizioni vocali polifoniche, pubblicato - senza titolo - a Roma nel 1585 (A. Brambilla incisore, E. Ruberti stampatore).
Si tratta di un unico ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...