Sistema di composizione musicale in cui i rapporti che si determinano fra i suoni sono assolutamente indipendenti dalle relazioni con un suono fondamentale, ma dipendono soltanto dalle reciproche relazioni [...] è affidata di volta in volta alla sensibilità, all'orecchio, al gusto dell'autore. A tutt'oggi l'armonia nasce dal gioco polifonico, analogamente a quanto avvenne nella musica fiamminga.
Una serie come la seguente (per Due liriche di Anacreonte, di L ...
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Musicista e compositore italiano (Zagarolo 1904 - Roma 2003). Socio dell'Akademie der Kunste di Berlino dal 1958 e della Académie Royale de Belgique dal 1965, a P. è stata conferita la laurea honoris causa [...] ), opere queste in cui le esperienze tratte dalla musica di Stravinskij e Hindemith si fondono con uno spirito polifonico ricollegantesi alla musica delle basiliche romane. La sua successiva produzione, di uno stile più asciutto e ricercato, comprese ...
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Musicista francese (Saint-Germain-en-Laye 1862 - Parigi 1918). Figura geniale di innovatore, profondamente anticonvenzionale, rivoluzionò l'armonia, il ritmo, la sonorità e la forma della musica occidentale [...] .). In musica, ciò significò un dialettico superamento della composizione a sviluppo tematico (e comunque derivata dal dialogo polifonico) come di quella a melodia strofica. Durante la fioritura debussysta, queste stilistiche non riuscirono infatti a ...
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matematica Sequenza di numeri, limitata o no, che rispetta una ben determinata legge; i numeri si dicono termini o elementi della progressione. Specialmente note sono le p. aritmetiche, geometriche, armoniche. [...] scala (p. tonale) o di scale diverse (p. modulante), in senso ascendente o discendente. Nel contrappunto, un intero episodio polifonico poteva essere ripetuto in una regione più acuta o più grave, con o senza modulazione. La p. ha esercitato per gran ...
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COLACICCHI, Luigi
Eleonora Simi Bonini
Nacque ad Anagni (Frosinone) il 28 marzo 1900 da Federico e Anna Vigna, da famiglia di nobili origini. Trascorsa la fanciullezza ad Anagni dove compì le elementari, [...] in breve tempo fu tale che già nel 1950 il coro diretto dal C. fu in grado di partecipare al concorso polifonico internazionale di Llanglollen nel Galles dove, grazie alla magistrale esecuzione dei brani d'obbligo (il difficilissimo Dona nobis pacem ...
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AZZAIOLO, Filippo
Riccardo Nielsen
Vissuto nel XVI secolo, della sua vita si hanno scarsissime notizie, che si possono desumere soltanto per induzione dalle date di pubblicazione delle sue opere e da [...] 'essa dall'unione di due canzoni risalenti al '400 e di cui la seconda, Torèla mo' vilano, più antica, era stata elaborata polifonicamente da Ph. Verdelot; la nona, Chi passa per 'sta strada, fra le più belle e più note del '500, cui esistono molte ...
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MARCHESI, Giulio
Marina Toffetti
Nacque probabilmente a Verona, come risulta dal frontespizio della sua prima opera, Canzonette a tre voci… libro primo (Venezia, G. Vincenti, 1586), presumibilmente [...] per cantar salmi […] per uso e servizio" di questa chiesa, che doveva quindi disporre di un coro in grado di eseguire un repertorio polifonico fino a otto voci ripartite in due cori.
Non è noto fino a che anno il M. sia rimasto a S. Maria della ...
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INGEGNERI, Marc'Antonio
Antonio Delfino
Nacque a Verona nel 1536 da Innocenzo e da Giulia Foscari; la data di nascita e la composizione della famiglia si ricavano dal censimento per la contrada di S. [...] , l'attento impianto metrico delle frasi, l'uso della pausa sospensiva in tutte le voci, la tessitura e l'ordito polifonico delle voci richiamano apertamente il modello. Ma uno degli aspetti più importanti che l'I. mutuò dalla poetica roriana, e ...
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MALVEZZI, Cristofano (Cristoforo)
Cecilia Luzzi
Figlio di Niccolò (Nicolao), nacque a Lucca, dove fu battezzato il 28 giugno 1547.
Il padre fu organista della cattedrale di S. Martino a Lucca dal 1537, [...] da Vittoria Archilei a voce sola accompagnata da liuto, chitarrone e lira. Significativa di questa tendenza monodica, nonostante l'impianto polifonico, è l'esistenza di tre brani tratti dal primo e sesto intermedio in una versione per voce sola e ...
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BENEVOLI (Benevolo), Orazio
Liliana Pannella
Figlio legittimo della romana Livia Vivargenta e del francese Roberto Venout (il cognome di questo fin dal 1623 si trova italianizzato dal figlio in Benevolo [...] der Kirchenmusik in Italien und Deutschland, Augsburg 1929, pp. 89 s., 212, 236, 241, 284; F. Liuzzi, Il gusto barocco e la Polifonia romana, in Ann. 1929-1930 (CCCXLV-CCCXL VI) della R. Accad. di S. Cecilia, Roma 1930, pp. 9, 18-21 (dell'estr ...
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polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...
polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...