Antica famiglia francese, che prende il nome dall'omonimo centro (2000 ab. circa, nel dipart. della Haute-Loire), 5 km a NE di Le Puy, fortezza già in età gallo-romana e castello feudale dal sec. 9º; il primo visconte fu Armand (860 circa). Estintasi (1385) la famiglia, la quale aveva lottato energicamente contro i visconti del Puy, la viscontea passò alla famiglia Chalençon. Fino al sec. 18º i P. ...
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Ecclesiastico e diplomatico francese (Puy-en-Velay 1661 - Parigi 1741). Ambasciatore in Polonia, alla morte di Giovanni Sobieski riuscì a fare eleggere re Francesco Luigi di Borbone, principe di Conti (1697), che però non poté salire sul trono. Successore di J.-B. Bossuet all'Accademia (1704), cardinale (1713), prese parte alle conferenze di Gertruydenberg e al congresso di Utrecht e risultò implicato ...
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Fratello (Versailles 1780 - Parigi 1847) di Armand-Jules-Marie-Héraclius, seguì i genitori nell'emigrazione e condivise l'attività cospirativa ultrarealista nonché la prigionia del fratello. Pari di Francia (1815), fu l'uomo di fiducia del conte d'Artois e uno dei capi della setta ultrarealista dei Cavalieri della Fede (nel 1820 ricevette il titolo di principe romano); inviato ambasciatore a Londra ...
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Fratello (Parigi 1771 - Saint-Germain-en-Laye 1847) di Auguste-Jules-Armand-Marie. Emigrato coi genitori (1789), arruolatosi nell'armata controrivoluzionaria del principe di Condé, rientrò in Francia dopo il colpo di stato del 18 brumaio e svolse attiva propaganda ultrarealista, compromettendosi nella congiura di Pichegru e di Cadoudal. Arrestato per questo e condannato a morte (1804), ebbe la pena ...
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Uomo politico francese (Valence 1801 - Parigi 1880), figlio di Jean-Pierre; pari dal 1826, avversò il ministero Polignac e aderì subito al regime di Luigi Filippo, del quale fu ministro dell'Interno (1830; [...] 1836; 1837-39) e dell'Istruzione (1831). In ritiro sotto il secondo Impero, senatore dal 1870, pur restando fedele alle amicizie orleaniste, finì per accettare lealmente la repubblica ...
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Scultore (Lione 1640 - Parigi 1720). Attivo nella decorazione di Versailles con Ch. Lebrun (1698-1706), fu noto anche per busti e ritratti (il Grand Condé, 1678 circa; il Cardinale de Polignac, 1718; il [...] Lebrun, 1679; conservati al Louvre) e per i monumenti funebri del Colbert (1685-1712, Saint-Eustache), del card. Mazarino (1689-93, Louvre), ecc ...
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Giornalista (Parigi 1771 - ivi 1842). Fratello di Louis-François B., fu tra i direttori del Journal des Débats; deputato nel 1815, rieletto nel 1820, rinunciò alla carica di consigliere di Stato all'avvento [...] del ministero Polignac; fu nominato pari di Francia nel 1830. ...
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Figlio (Baden-Baden 1870 - Monaco 1949) del principe Alberto I. Succeduto al padre (1922), istituì (1931) un Consiglio di notabili per assistere il governo. Fu padre della principessa Carlotta, la quale [...] nel 1933 causò col suo divorzio da Pietro principe di Polignac una grave crisi dinastica, risolta a favore del figlio di lei Ranieri. ...
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Pittore e architetto (Piacenza 1691 circa - Roma 1765). Cresciuto nell'ambiente dei Bibbiena, fu poi allievo (1711-18) di B. Luti a Roma, dove scoprì il paesaggio classico; fu suggestionato anche da G. [...] van Wittel, G. Ghisolfi e V. Codazzi. Protetto dal cardinale de Polignac, ebbe frequenti contatti con gli artisti dell'Accademia di Francia a Roma, di cui fu membro, influenzando in particolare Robert. Eseguì decorazioni, in gran parte perdute nel ...
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Uomo politico francese (La Brenne 1767 - castello di Mésangeau, Maine-et-Loire, 1839). Emigrò nel 1791 in Germania, a Coblenza, arruolandosi nelle truppe del principe di Condé. Una volta rientrato in Francia, [...] fu il capo del gruppo più intransigente dell'estrema destra e ministro dell'Interno (novembre 1829) nel gabinetto Polignac. Si dimise tuttavia subito dopo, denunciando l'insufficiente libertà d'azione assegnatagli in rapporto alle repressioni ch'egli ...
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