WEIERSTRASS, Carl
Salvatore Pincherle
Matematico, fra i più eminenti della seconda metà del sec. XIX. Nato a Osterfeld, presso Münster in Vestfalia, il 31 ottobre 1815, si iscrisse nel 1834 nella facoltà [...] sostituendo alle funzioni sn x, cn x, e dn x e alle ϑ diJacobi la funzione ormai classica p (u), definita da:
e la serie σ ( mediante serie dipolinomî; la dimostrazione del fatto che, fra i numeri complessi, solo quelli elementari di Gauss-Argand ...
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Ordinare il mondo
Paolo Zellini
La matematica intesa come una razionalizzazione dell’esperienza, secondo la concezione del filosofo e matematico italiano Federigo Enriques (1871-1946), ha sempre cercato [...] scientifico. Lo scopo era misurare la difficoltà di calcolo di elementi di un anello o di un campo più o meno estesi, per es. di un generico polinomio oppure di un insieme di funzioni razionali di grado assegnato, le funzioni del calcolo ‘interno ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I problemi di Hilbert e la matematica del nuovo secolo
David E. Rowe
I problemi di Hilbert e la matematica del nuovo secolo
Problemi matematici [...] di partenza della carriera di Karl Theodor Wilhelm Weierstrass (1815-1897), quello diJacobi dell'inversione degli integrali iperellittici di alle ricerche di Hilbert sugli anelli dipolinomi, che costituirono uno dei principali punti di partenza del ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'analisi numerica
Paolo Zellini
L'analisi numerica
L'analisi numerica moderna comincia a delinearsi verso la metà del XX sec., con le prime [...] di approssimazione di funzioni. Il celebre teorema di Weierstrass del 1885 sull'approssimazione di funzioni continue mediante polinomi sulle proprietà spettrali delle matrici di iterazione dei classici metodi iterativi diJacobi e Gauss-Seidel. In un ...
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SANSONE, Giovanni.
Enrico Rogora
– Nacque a Porto Empedocle (Agrigento) il 24 maggio 1888, da Giuseppe, fuochista, e da Carmela Lifonti.
Compì gli studi superiori a Palermo presso la sezione fisico-matematica [...] delle superfici minime. 4) Funzioni speciali. Stabilì in maniera diretta i criteri di chiusura e la convergenza dei principali sistemi ortogonali dipolinomi: di Legendre, Jacobi, Čebyšëv-Laguerre e Čebyšëv-Hermite. Tra il 1934 e il 1935, su ...
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OSSICINI, Alessandro
Paolo Emilio Ricci
OSSICINI, Alessandro. – Nacque a Roma il 9 settembre 1921 da Cesare e da Bianca Paola Torriglia.
Il padre, avvocato e dirigente presso il Comune di Roma, fu fra [...] dipolinomi, con A. Ghizzetti, in Atti dell’Accademia nazionale dei Lincei. Rendiconti della classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s.8, XLIII (1967), pp. 21-29; Sulle costanti di Christoffel della formula di quadratura di Gauss-Jacobi ...
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metodo numerico
metodo numerico metodo di calcolo che fornisce soluzioni, per lo più approssimate, di problemi di difficile risoluzione analitica e permette la stima dell’errore che può essere contenuto [...] lineari, il metodo di → Jacobi o il metodo di → Gauss-Seidel. Per la determinazione del valore di una funzione si impiegano metodi di interpolazione globale che utilizzano opportuni polinomi per approssimare andamenti estesi di una funzione, come ...
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Hermite
Hermite Charles (Dieuze, Lorena, 1822 - Parigi 1901) matematico francese. Fu uno dei più grandi analisti del secondo Ottocento ed esercitò una profonda influenza sui matematici francesi dell’epoca. [...] della natura non algebrica di un numero reale e aprì la via alla dimostrazione della trascendenza di π una decina di anni dopo. Al nome di Hermite sono legati alcuni polinomi a due variabili che costituiscono una generalizzazione dei polinomidi A.-M ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] la equazione |A−xΔ|=0. Le radici dell’equazione si dicono radici caratteristiche o autovalori di A; il primo membro dell’equazione si dice polinomio caratteristico di A ed è invariante per contragredienza, vale a dire è lo stesso per A oppure per ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] derivate parziali, nei punti x di RN in cui queste esistono la v verifica l'e. di Hamilton-Jacobi-Bellman λv(x)+H(x,∇v funzione razionale di t, q, p e di un vettore v che parametrizza il sistema SJ(v), tale che HJ(v, t, q, p) è un polinomiodi q, ...
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