tempo e clima
tèmpo e clima. – Nel primo decennio del 21° sec. i due termini tempo e clima sono divenuti di uso molto più comune di quanto non lo fossero stati in precedenza, per ragioni di natura sia [...] , nelle regioni del Mediterraneo, è caratterizzato dal moto delle nuvole nell’azzurro del cielo. Nelle lingue nordiche questa polisemia non è presente. Per es., in inglese si ha time per il tempo cronologico e weather per quello meteorologico ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] dibattito è impresa tutt'altro che agevole, per un insieme di fattori tra i quali va anzitutto evidenziata la polisemia del termine, così come quella dell'aggettivo ‛moderno' a esso corrispondente. Per un verso, infatti, entrambi indicano la qualità ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] il concetto di «battuta», proponendo l’adozione esclusiva di tatto e dissuadendo dall’uso di tempo a causa della sua spiccata polisemia: «potendo mi pare intendere meglio con un nome solo che con tanti, mi contento di quest’uno, lasciando in libertà ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] come già le preposizioni improprie rispetto alle preposizioni proprie) e sono impiegate, tra l’altro, per evitare casi di polisemia derivati dalla genericità delle preposizioni monorematiche (cioè composte di una sola parola: di, da, ecc.). Ad es., i ...
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Mania
Adolfo Pazzagli
Il termine mania (dalla radice greca μαν- del verbo μαίνομαι, "smaniare, essere pazzo") era usato un tempo nel linguaggio medico per indicare vari tipi di affezioni psichiche ed [...] attività mentale e da attività motoria disordinata che, nei gradi estremi, può giungere a stati di grave agitazione psicomotoria.
l. Polisemia del termine
Secondo G.E. Berrios (1988) la parola mania, al pari di melanconia, ha rappresentato fino al 19 ...
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risma
Maurizio Dardano
Arabismo, per " folla ", " schiera " (non è certo che abbia l'accentuazione spregiativa presente nell'italiano di oggi), che appare una sola volta, in rima (ed è l'unico esempio [...] , resma (particolari esiti si ebbero nei dialetti); cfr. poi spagnolo e portoghese resma, catalano raima, francese rame. La polisemia originaria tende a conservarsi e a riprodursi nelle lingue romanze: accanto al duplice significato di r. in italiano ...
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Anomia
Philippe Besnard
Introduzione
Negli anni sessanta l'anomia acquisisce lo status di concetto sociologico per eccellenza, divenendo il segno dell'autonomia e della specificità della disciplina [...] , contraddittorie, spesso anche inconsistenti, e la sua funzione era più di tipo estetico che cognitivo. All'origine di tale polisemia vi era la storia molto singolare del termine e del concetto di anomia. Fin da quando Émile Durkheim ha introdotto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo [...] per l’identificazione degli atti politici. E anche del più generale concetto di governo essi sottolineavano la scivolosa polisemia, pur accettando di annoverare tra i significati possibili anche quello di governo inteso come attività, come uno dei ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] evidenziato come, spostando l’attenzione dalle singole parole all’intero lessico, è possibile individuare chiari schemi di polisemia, cioè alternanze sistematiche di significato, proprie di intere classi di elementi lessicali (Apresjan 1974); ad es ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] spiegati per mezzo di metafore o analogie (➔ metafora; ➔ analogia): questo, unitamente alla sostituzione dei termini con parole polisemiche, può conferire al testo connotazioni, ad es. emotive, che il testo scientifico primario tende a escludere.
In ...
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polisemia
polisemìa s. f. [dal fr. polysémie, comp. del gr. πολυ- e tema di σημαίνω «significare»; cfr. anche polisemo]. – 1. In linguistica, la coesistenza, in uno stesso segno (parola o, anche, sintagma, espressione fraseologica), di significati...
polisemico
polisèmico agg. [der. di polisemia] (pl. m. -ci]. – In linguistica, di vocabolo (o espressione, o in genere segno linguistico) che presenta polisemia, che è cioè portatore di più significati; anche, di ideogramma e segno di alcune...