Anomia
Philippe Besnard
Introduzione
Negli anni sessanta l'anomia acquisisce lo status di concetto sociologico per eccellenza, divenendo il segno dell'autonomia e della specificità della disciplina [...] , contraddittorie, spesso anche inconsistenti, e la sua funzione era più di tipo estetico che cognitivo. All'origine di tale polisemia vi era la storia molto singolare del termine e del concetto di anomia. Fin da quando Émile Durkheim ha introdotto ...
Leggi Tutto
Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] pianificata in tutte le sue espressioni fino ad assumere le forme di una gigantesca macchina.
Di fronte a una tale polisemia, non pochi studiosi hanno proposto la soppressione dell'espressione 'società di massa'; tanto più che essa è così pregna di ...
Leggi Tutto
Volontariato
Costanzo Ranci
Il concetto di volontariato
Il termine 'volontariato' è stato introdotto nel lessico delle scienze sociali molto recentemente e non senza ambiguità e indeterminatezze connesse [...] forma di azione. Diventa per questo preliminare una chiarificazione concettuale che superi l'imprecisione semantica e la polisemia del termine italiano.Si conviene quasi unanimemente che il termine 'azione volontaria' identifica un tipo particolare ...
Leggi Tutto
Gestualità
Gilberto Gobbi e Alberto A. Sobrero
Per gestualità si intende l'insieme dei gesti di una persona considerati come mezzo di espressione e di comunicazione. La comunicazione fra gli uomini [...] significati che possono essere veicolati da gesti diversi (sinonimia), così come ci sono gesti che possono avere significati diversi (polisemia). È polisemico il gesto che si compie unendo tutte le dita di una mano, a cono: esso può avere tanto il ...
Leggi Tutto
Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] un uso assai esteso (filosofia, sociologia, antropologia, ecc.). Lo studio delle utopie deve quindi tener conto della evidente polisemia del termine come pure del carattere ibrido dei fenomeni studiati, dei loro mutevoli confini, delle loro diverse ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] definitorio teso a individuarne i caratteri tipici si scontra con la difficoltà di dare ordine a fenomeni come la polisemia del tempo, la molteplicità e la contaminazione tra i modelli culturali esistenti, la dialettica tra persistenza e mutamento ...
Leggi Tutto
ASSOCIAZIONE
Pierpaolo Donati e Diana Vincenzi Amato
Sociologia
di Pierpaolo Donati
L'associazione come espressione della vita sociale
Tradizionalmente lo studio dell'associazione umana è stato svolto [...] alla crescita della differenziazione sociale, lo sviluppo di una siffatta teoria dipende dalla capacità di risolvere la polisemia e la sovradeterminazione del concetto attraverso un'analisi teorico-empirica che comprenda e spieghi la variabilità e ...
Leggi Tutto
polisemia
polisemìa s. f. [dal fr. polysémie, comp. del gr. πολυ- e tema di σημαίνω «significare»; cfr. anche polisemo]. – 1. In linguistica, la coesistenza, in uno stesso segno (parola o, anche, sintagma, espressione fraseologica), di significati...
polisemico
polisèmico agg. [der. di polisemia] (pl. m. -ci]. – In linguistica, di vocabolo (o espressione, o in genere segno linguistico) che presenta polisemia, che è cioè portatore di più significati; anche, di ideogramma e segno di alcune...