Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] era stato spesso attribuito carattere asistematico, se non addirittura irrazionale. In seguito si è evidenziato il carattere polisemico di ogni s. (V. Turner). Quelli simbolici, quindi, sarebbero segni che, in specifici contesti, consentono di ...
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Pittore e scultore svizzero (Büren an der Aare, Berna, 1941 - Berna 2020). Dopo aver risentito di varie tendenze, dall'action painting alla pop art e al Nouveau réalisme, R. ha avviato una ricerca d'impronta [...] cartoni, vetri), fin dall'inizio R. ha volto i suoi interessi verso la percezione della realtà e l'aspetto polisemico delle immagini. Giocando sulla modificazione della forma, su ombra e riflesso, sull'ambiguità del visibile, ha realizzato una serie ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] lubitschiane nel gioco di alterazione della colonna sonora e del parlato, ma anche nell'uso, complesso e polisemico, della macchina da presa) generalmente interpretati dall'attrice-cantante Jeanette MacDonald, da L. trasformata in squisita immagine ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] non da altro condizionato se non dall'intelligenza letteraria, e si potrebbe dimostrare che lì dove un procedimento polisemico trova modo di organizzarsi più coerentemente, di definire uno spazio letterariamente sufficiente, la poesia asserisce la ...
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GUGLIELMA di Milano, detta la Boema
Marina Benedetti
Dell'esistenza di G. abbiamo notizia principalmente da processi inquisitoriali che si svolsero a Milano nel 1300. Nonostante la natura e la frammentarietà [...] Guglielme prendono corpo agiografico e letterario in un complesso rapporto di elaborazioni metamorfiche. Il nodo identificativo polisemico è intricato. Assai presto in ambiente milanese nacque e circolò una tradizione orgiastica che raffigurava G ...
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polisemico
polisèmico agg. [der. di polisemia] (pl. m. -ci]. – In linguistica, di vocabolo (o espressione, o in genere segno linguistico) che presenta polisemia, che è cioè portatore di più significati; anche, di ideogramma e segno di alcune...
polisemia
polisemìa s. f. [dal fr. polysémie, comp. del gr. πολυ- e tema di σημαίνω «significare»; cfr. anche polisemo]. – 1. In linguistica, la coesistenza, in uno stesso segno (parola o, anche, sintagma, espressione fraseologica), di significati...