LUALDI, Adriano
Virgilio Bernardoni
Nacque il 22 marzo 1885 a Larino, nel Molise, da Riccardo e da Italia Vianello Moro. Studiò con Stanislao Falchi al liceo musicale di S. Cecilia di Roma, dove portò [...] "l'applicazione puramente scientifica, fredda, crudele, senz'anima [(] delle nuove teorie della dodecafonia, della atonalità, della politonalità" (Viaggio musicale in Italia, p. 49). Inoltre, giudicò A. Schönberg un "tragico scocciatore" e la sua ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] oppure accetta come inevitabile, o ancora ammette come valido questo criterio di assenza d'ogni criterio tradizionale nella composizione politonale.
D'altronde oggi la nostra disposizione non ha nulla in comune con quella degli storici e dei critici ...
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MASSARANI, Renzo
Lara Sonja Uras
– Nacque a Mantova il 26 marzo 1898 da Giulio e Gina Colorni. Dopo i primi studi privati di pianoforte, si dedicò a quelli di armonia sotto la guida di E. Bossi. Partecipò [...] ricerca di immagini nostalgiche e di tono intimistico. Fortemente legato alla lezione respighiana nell’orchestrazione, fece uso della politonalità e del modalismo. I suoi lavori teatrali si distinguono per vigore ritmico e ricchezza timbrica. Tra le ...
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LIVIABELLA, Lino
Paolo Peretti
Nacque a Macerata il 7 apr. 1902 da Oreste e Iraide Zamponi, in una famiglia di musicisti da almeno due generazioni nella quale ricevette una solida istruzione musicale.
Compiuti [...] , sebbene temperata dai correttivi impiegati anche da altri compositori dell'epoca (tensione diatonia/cromatismo, modalità, politonalità, ecc.). Particolarmente stigmatizzante fu il giudizio categorico di M. Mila: "Dei numerosi allievi di Respighi ...
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Musica, grammatica della
Luisa Curinga
La teoria e la scrittura della musica
La musica, cioè il sistema per organizzare suoni e silenzi secondo strutture articolate, ha, come ogni linguaggio, una propria [...] sfuggissero alla gerarchia dei gradi e alla limitatezza dei due modi maggiore e minore, individuando procedimenti quali la politonalità (cioè la presenza contemporanea di tonalità diverse), la modalità (cioè l’uso di modi ricavati dalla musica antica ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] di derivazione asiatica e, significativamente, africana (D. Cherry, E. Blackwell). J. Coltrane sperimenta con modalità e politonalità, utilizzando scale provenienti da altri sistemi musicali. Nelle cacofonie astrali di Sun Ra (del quale un critico ha ...
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politonalita
politonalità s. f. [der. di politonale]. – 1. In musica, l’impiego simultaneo di due o più tonalità diverse in una stessa composizione. 2. In senso fig., coesistenza di più livelli di tono e di stile in un’opera letteraria o poetica,...
politonale
agg. [comp. di poli- e tono1]. – 1. Di composizione musicale in cui sono impiegate simultaneamente due o più tonalità diverse: musica p., e per estens. tecnica politonale. 2. In linguistica, lingue p., quelle caratterizzate da una...