In botanica, mancata formazione di semi in un frutto sviluppato nel resto normalmente (detta anche aspermia o partenocarpia). Tali frutti si formano per fattori esterni (polline sterile, polveri inerti [...] che agiscono sullo stimma) o per fattori ereditari. In certi casi il seme non si sviluppa per mancata fecondazione (fichi, varie sorta di peri, meli), o perché gli ovuli, benché fecondati, si arrestano ...
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In botanica, è detto di parte o organo della pianta in stretto rapporto con la riproduzione sessuale; per es., cellula g., nucleo g., nel granello di polline; tessuto g., sinonimo di meristema, e zona [...] g., la zona meristematica ...
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Famiglia di Insetti Lepidotteri Micropterigoidei (fig.). Molto piccoli, possiedono ali lanceolate a colori metallici, mandibole e mascelle sviluppate e atte a masticare. Si cibano di polline. Le larve [...] vivono fra i muschi umidi; hanno 8 paia di appendici addominali simili alle zampe toraciche, segmentate e provviste di unghia terminale ...
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Particolare disposizione degli organi, per la quale nei fiori ermafroditi è resa impossibile l’autoimpollinazione: a causa della reciproca posizione delle antere e degli stimmi il polline di un fiore non [...] può venire a contatto con gli stimmi dello stesso fiore (per es., in molte piante entomofile, come le Orchidacee) ...
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scopula In zoologia, ciuffo di setole che si trova lungo la superficie interna del tarso di alcuni Insetti Imenotteri, utilizzato per la raccolta e il trasporto del polline dei fiori. ...
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Si chiama antèsi l'aprirsi dei fiori per rendere in molti casi possibile la fecondazione. Non tutti i fiori però si aprono per mettere in evidenza perianzio ed organi sessuali, ma spesso abbisognano dell'intervento [...] mosche, coleotteri si cibano dell'uno e dell'altro. Alcuni di essi, tutti i lepidotteri, gli uccelli mellisugi trascurano il polline e prediligono il nettare, avendo già in uno stadio anteriore di vita assimilato tutto l'alimento nervoso e muscolare ...
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IBRIDAZIONE
Fabrizio Cortesi
. Con questo nome s'indicano le pratiche mediante le quali si producono gli ibridi (v. ibridismo). Oramai l'ibridazione è molto usata in agraria: limitata prima all'orticoltura, [...] , si aprono con la punta delle forbici o delle pinzette, poi la spiga si ravvolge con cotone, per evitare l'intervento di polline estraneo e si assicura a un paletto di sostegno con l'indicazione delle specie stipiti e della data. Seminando i chicchi ...
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Famiglia di Insetti Imenotteri Apoidei; vivono solitari o in comunità nelle quali si manifesta talvolta (genere Halictus) un comportamento subsociale. Scavano nidi nel terreno e approvvigionano le loro [...] celle con polline e miele. ...
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(XV, p. 423).- La natura morfologica del f., particolarmente di quello delle Angiosperme, è stata spesso discussa: secondo la teoria classica o della metamorfosi, tutti i costituenti del f., cioè sepali, [...] è una foglia conduplicata che porta alla superficie interna, cioè ventrale, due serie di ovuli che vengono raggiunti dai tubi pollinici attraverso un denso strato di peli situato nello spazio tra i due margini del carpello, che non sono fusi insieme ...
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La terapia di scelta di questa malattia è sempre la desensibilizzazione specifica. Stabilita, mediante le cutireazioni la sensibilità a un determinato polline o a più pollini, si prepara un vaccino costituito [...] da soluzioni di pollini diversamente concentrate che si iniettano sottocute a dosi progressivamente crescenti. Le iniezioni si iniziano abitualmente due mesi prima della primavera (trattamento prestagionale). È opportuno che la cura venga eseguita ...
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polline
pòlline s. m. [dal lat. pollen -lĭnis, propr. «fior di farina» e per estens. «polvere finissima»]. – 1. In botanica, il complesso di granuli pollinici che si formano nelle sacche polliniche delle spermatofite e che nello stadio uninucleato...
pollina
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. pollino]. – Lo sterco di polli, concime ricco di azoto e fosforo, particolarmente efficace per la concimazione degli orti.