Gruppo montuoso (il più elevato dell’Appennino Meridionale) che chiude a Mezzogiorno l’Appennino Lucano, disposto prevalentemente in senso O-E. Di natura arenacea e argillosa a E, calcarea a O, esso culmina [...] Per queste peculiarità e per gli interessanti elementi floristici e faunistici è stato istituito nel 1990 il Parco nazionale del Pollino, che ha una superficie di 1960 km2 e si estende nelle province di Cosenza, Potenza e Matera. Interessa 56 comuni ...
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Comune della prov. di Cosenza (28,8 km2 con 2356 ab. nel 2008). Il centro si trova sul versante meridionale del Monte Pollino.
Antica colonia saracena, probabilmente dell’8° secolo. Alla fine del 15° sec. [...] vi si stabilirono gli Albanesi; rito greco cattolico (eparchia di Lungro) ...
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Comune della prov. di Cosenza (18,5 km2 con 1138 ab. nel 2008). Il centro è situato a 540 m s.l.m. sul versante meridionale del Pollino. La popolazione è di origine albanese e ne conserva la lingua e le [...] tradizioni. Vi fu fondato nel 1932 un monastero basiliano, facente parte della diocesi italo-albanese di Lungro ...
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Comune della prov. di Cosenza (130,2 km2 con 22.668 ab. nel 2008), a 362 m s.l.m., su un terrazzo limitato da due valloni alla sinistra dell’alto corso del fiume Coscile, ai piedi del Monte Pollino. Industrie [...] tessili, del cemento, del vetro. Attività turistiche.
Di antica, ma incerta origine, C. è ricordato la prima volta nel 1064, quando se ne impadronirono i Normanni. Seguì le parti degli Svevi; parteggiò ...
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Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] calabrese comprende, a N, l’estremità meridionale dell’Appennino Lucano (e, con la Serra Dolcedorme, del gruppo del Pollino, m 2267, la massima altitudine dell’Appennino Meridionale). Più a S ha inizio l’Appennino Calabro, formato dalla Catena ...
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Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e [...] i 2000 m (Monte Volturino 1836 m); a S più imponente è il Sirino (2005 m), con tracce glaciali, e soprattutto il Pollino (2248 m), che segna il confine tra B. e Calabria. La zona orientale è formata da terreni più recenti (argille, marne, sabbie ...
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Comune della Basilicata (175,43 km2 con 66.393 ab. nel 2020, detti Potentini), capoluogo di provincia e di regione. Sorgendo a 819 m s.l.m., è il più elevato capoluogo di provincia d’Italia dopo Enna. [...] settentrionale e occidentale della regione. Il territorio si estende dal massiccio del Vulture, a N, al gruppo del Monte Pollino, a S, e si affaccia, a SO, al Mar Tirreno; è prevalentemente montuoso, comprendendo quasi interamente l’Appennino Lucano ...
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(o Appennini) Catena montuosa che, riallacciandosi alle Alpi a nord del Golfo di Genova, forma, per 1350 km, la spina dorsale della penisola italiana fino allo Stretto di Messina, oltre il quale continua [...] isolati l’uno dall’altro, il Matese (culminante nel Monte Miletto, oltre 2000 m) e soprattutto l’imponente nodo del Pollino (oltre 2200 m). Caratteristiche peculiari presenta l’A. Calabro, nel quale, ove si eccettui la Catena Costiera tra il fiume ...
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Comune della Calabria (37,86 km2 con 65.623 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 238 m s.l.m. all’estremità meridionale del Vallo del Crati, che separa l’altopiano della Sila dalla Catena [...] riassorbito la flessione del capoluogo. Comprende tre unità geografiche ben definite: la Piana di Sibari, tra il gruppo montuoso del Pollino e l’altopiano della Sila; la Catena Costiera, lungo il Tirreno; e infine il Vallo del Crati. L’agricoltura ...
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pollino1
pollino1 agg. [dal lat. pullinus, der. di pullus «pollo»]. – Di pollo, dei polli; usato solo in poche locuz.: pidocchio p. (v. pidocchio); sterco p. (v. pollina); occhio p., nome pop. di un tipo di callo che si forma tra dito e dito...
pollino2
pollino2 s. m. [der. del lat. pullus «molle» (detto del terreno); v. polesine]. – Termine usato in passato come sinon. di cuora o per indicare un terreno cuoroso, cioè il fondo di paludi prosciugate.