Botanica
Gemma ascellare che non si sviluppa in ramo, ma conserva la possibilità di farlo. Le gemme d. (dette anche criptoblasti), si trovano soprattutto nella parte inferiore dei rami o del fusto delle [...] del fusto, le gemme d. si sviluppano generando rami (rami o germogli preventivi o polloni). Su tale capacità si fonda la pratica del ceduo per ottenere polloni.
D. si dicono anche primordi di radici caulogene che di solito non si sviluppano; per ...
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Nome comune delle piante del genere Olea della famiglia Oleacee, ordine Lamiali, e in particolare di Olea europaea, nella sottospecie domestica, albero comunissimo nelle nostre regioni, di grande importanza [...] ; quindi si trasferiscono nel vivaio e dopo 2-3 anni si mettono a dimora. La propagazione per parti di pianta, e cioè per ovoli, polloni e talee, è più comune: il getto migliore sorto da un ovolo si cura come gli olivini per 3-4 anni e poi si mette ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] o presenza di organi ipogei come bulbi e rizomi; le pirofite attive sono quelle che rispondono al f. con la produzione di polloni radicali o con un incremento della germinazione, stimolata dal fuoco stesso.
Gli ecosistemi in cui il f. gioca un ruolo ...
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FALCHI PICCHINESI, Francesco Maria Gaspare
Carlo Fantappiè
Figlio di Diego Falchi e di Lucrezia Picchinesi, nacque a Volterra (od. prov. di Pisa) il 15 ag. 1734. La famiglia Falchi, di origine sarda, [...] l'arrivo degli Austro-russi, alcuni parroci ex ricciani e ora fautori delle idee repubblicane (come Guglielmo Bartoli, Luigi Polloni e Giuseppe Pagni) furono condannati per reati politici al carcere di Portoferraio e deposti dal F. dai loro uffici ...
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pollonante
agg. [der. di pollone; propriam., part. pres. di un raro pollonare «mettere polloni»]. – In agraria, detto di albero che dà facilmente polloni.