Settore della fisica avente per oggetto lo studio dei legami tra fenomeni elettrici e fenomeni magnetici. Tali legami sono fondamentalmente: a) una corrente elettrica genera un campo magnetico; b) un campo [...] o negative). La [6] dà conto della inesistenza di sorgenti isolate (positive o negative) del campo magnetico, cioè che a ogni polomagnetico è sempre associato un polo di uguale valore e segno opposto. La [7] è la formula di Faraday-Neumann-Lenz dell ...
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Nel linguaggio scientifico e tecnico, si dice di ente che ha un solo polo, nei vari significati di quest’ultimo termine.
Con significato specifico, denominazione proposta da P.A.M. Dirac nel 1931 per indicare [...] un polomagnetico isolato o, per dir meglio, un’ipotetica particella dotata di carica magnetica libera. L’esistenza di m. magnetici comporterebbe opportune modifiche alle equazioni dell’elettromagnetismo di Maxwell, modifiche che non sono in ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] : v. materia oscura. ◆ [MCC] M. lineica: v. oltre: M. volumica. ◆ [STF] [EMG] M. magnetica: locuz. usata nel passato per indicare un polomagnetico, nell'ambito di una vagheggiata unificazione delle apparentemente identiche leggi dell'interazione tra ...
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induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] , σ=B✄n, con n versore della normale esterna alla superficie (v. magnetismo: III 526 f); poi, scartata la nozione di polomagnetico, è stata definita in termini elettrodinamici, a partire dalla forza di Lorentz: v. magnetostatica nel vuoto: III ...
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carica
càrica [Der. del lat. carricare, da carrus "carro" e quindi "ciò che si mette sul carro"] [LSF] Cosa che s'aggiunge o si somministra e, figurat., qualità o proprietà conferita; anche, l'operazione [...] stesso che massa magnetica o polomagnetico, locuz. usate nel passato nell'ambito della prima trattazione CGS del magnetismo, cosiddetto magnetismo dei poli magnetici, poi sostituito dal magnetismo delle correnti elettriche (v. magnetismo: III 521 c ...
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inversione
inversióne [Der. di inverso] [LSF] Atto ed effetto dell'invertire, cioè del cambiare verso, del passare a una situazione per qualche verso contraria di quella originaria. ◆ [ALG] [ANM] Denomin. [...] , alla scala dei tempi geologici, della polarità magnetica terrestre, per cui, pur restando la direzione dell'asse magnetico quasi invariata, il polomagnetico nord diventa sud, e viceversa: v. magnetismo terrestre: III 540 d e paleomagnetismo: IV ...
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bussola
Nicola Nosengo
L'ago delle meraviglie
Un piccolo pezzo di metallo all'interno di un contenitore coperto da un vetro: materiali apparentemente banali, che hanno avuto una enorme importanza nella [...] le zone polari, per esempio, diventa completamente inutile perché ci si trova esattamente in corrispondenza di un polomagnetico. Per questo sono state inventate anche altre bussole basate su diversi sistemi di riferimento. Oggi infatti esistono ...
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L'Ottocento: fisica. Faraday e la genesi del concetto di campo
Friedrich Steinle
Faraday e la genesi del concetto di campo
Faraday assistente di chimica alla Royal Institution
Gli sviluppi più spettacolari [...] più complessi di quanto si pensasse e immaginò di poterli adeguatamente rappresentare mediante un percorso circolare di ciascun polomagnetico intorno al filo del circuito. Faraday non fu il primo a proporre uno schema concettuale che superava quello ...
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oersted
oersted (o örsted) 〈ö´rstet〉 [s.m. invar. Der. del cognome di H.C. Oersted] [MTR] [EMG] Unità di misura CGSem dell'intensità di un campo magnetico, di simb. Oe, definita inizialmente come quella [...] puntiforme unitario positivo (nord) risente la forza di una dina; successiv., con il ripudio del concetto di "polomagnetico", la definizione fu riportata a una delle varie formule elettromagnetiche, l'o. essendo definito, per es., come l'intensità ...
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gauss
gàuss [s.m. invar. Der. del cognome di K.F. Gauss] [STF] [MTR] [EMG] Unità di misura CGSem dell'induzione magnetica (simb.: Gs, talora G), definita inizialmente come l'induzione di un campo magnetico [...] che induce sulla superficie di un corpo magnetizzabile una densità areica di poli magnetici pari a 1 polo/cm2, poi, abbandonato il concetto di polomagnetico, definita in base alla forza di Lorentz, come l'induzione di un campo nel quale una carica ...
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polo1
pòlo1 s. m. [dal lat. polus, gr. πόλος, propr. «asse, perno», affine a πέλομαι «muoversi, girare»]. – 1. In astronomia, ciascuno dei due punti d’intersezione dell’asse di rotazione di una stella o di un pianeta con la sua superficie:...
magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...