Olbrychski, Daniel
Eva Cerquetelli
Attore cinematografico e teatrale polacco, nato a Łowicz il 27 febbraio 1945. Protagonista del cinema di Andrzej Wajda negli anni Settanta, ne ha accompagnato la riflessione [...] von Trotta, in cui è il rivoluzionario Leo Jogiches, e Mosca, addio (1987) di Mauro Bolognini. È tornato alla 'sua Polonia' come protagonista di Dekalog, trzy (1989; Decalogo, 3) di Krzysztof Kieślowski, continuando poi a lavorare per il teatro e la ...
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Attore e regista (Cracovia 1885 - ivi 1947); esordì nel 1904, recitando in varie città polacche e russe; fondò a Varsavia (1919) la compagnia Reduta, con la quale compì giri in Polonia. Tra le sue più [...] note messinscene: Il Principe costante di P. Calderón e I giudici di S. Wyspiański ...
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Brauchitsch, Walter von
Generale tedesco (Berlino 1881-Amburgo 1948). Nel 1938 fu posto a capo dello Stato maggiore dell’esercito. Durante la Seconda guerra mondiale guidò la campagna di Polonia, di [...] Francia e la prima offensiva (1941) contro la Russia. Fallito l’assalto finale a Mosca, che pure era stato intrapreso contro il suo parere, fu esonerato dal comando supremo che venne assunto da Hitler ...
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Ciclista spagnolo (n. Madrid 1982). Ha esordito come professionista nel 2003 (con il team ONCE-Eroski), ottenendo in breve la prima vittoria in una tappa a cronometro (Giro di Polonia). Nonostante le importanti [...] vittorie conseguite, gli inizi in prima divisione non sono stati facili; nel 2004 è stato operato di aneurisma cerebrale (causato da una caduta durante la Vuelta a Asturias). Nel suo palmarès figurano: ...
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Figlio (n. 1558 - m. 1618) dell'imperatore Massimiliano II, alla morte di Stefano Báthory, pose la sua candidatura al trono polacco insieme allo zio Ferdinando del Tirolo e ai fratelli Ernesto e Mattia. [...] re da una parte della dieta polacca, mentre altri elettori diedero i loro suffragi a Sigismondo Vasa. M., penetrato in Polonia con un esercito, fu fatto prigioniero da Sigismondo (gennaio 1588) e posto in libertà solo dopo aver rinunciato a ogni ...
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Uomo politico e umanista polacco (n. 1464 - m. Cracovia 1535), vescovo di Przemyśl (1513), vicecancelliere della Corona (1515) e quindi vescovo di Cracovia (1524), fu uno dei maggiori artefici e sostenitori [...] della Controriforma in Polonia, distinguendosi per la grande dottrina. Umanista, mecenate e protettore della università Iagellonica di Cracovia, la sua corrispondenza, diplomatica e privata (Acta Tomiciana, parzialmente pubblicati), è una fonte di ...
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Poeta polacco (Sycyna, Radomsko, 1566 - Cracovia 1620), nipote di Jan. Il suo adattamento polacco della Gerusalemme liberata (Goffred, 1618), il cui aspetto eroico e cavalleresco appare ravvivato dall'atmosfera [...] della Polonia guerreggiante dei suoi tempi, ha avuto grande influenza sulla poesia romantica nazionale. Inedita fino al 1905, ma non sconosciuta, è rimasta la sua parafrasi dell'Orlando furioso (Roland Szalony) composta verso il 1611. ...
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Fratello (1679-1747) di Federico Guglielmo, gli successe nel 1713, dopo varî anni di vita d'armi al seguito di Carlo XII di Svezia. Implicato nelle lotte tra Danimarca, Svezia, Polonia e Impero, fu rovesciato [...] nel 1728, e la reggenza affidata al fratello Cristiano Luigi. Fallito un tentativo di riprendere il potere (1733), si ritirò dapprima in Svezia, a Wismar, poi a Dömitz ...
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Chmel'nickij, Bogdan (ucraino Bohdan Chmelnycenko)
Chmel’nickij, Bogdan
(ucraino Bohdan Chmelnycenko) Etmano dell’Ucraina (m. 1657). Dopo aver combattuto a fianco dei polacchi contro i russi, nel 1648 [...] ad accettare il Trattato di Zborów che confermava i privilegi cosacchi. Ma C., accordandosi poi con gli svedesi, i turchi e soprattutto con i moscoviti, continuò fino alla morte le operazioni contro la Polonia, che ebbero sempre un carattere sociale. ...
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Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] . dovette abbandonare l'Inghilterra. Malvisto dai luterani, non poté stabilirsi né in Danimarca né in Germania, e (1556) ritornò in Polonia, ove si adoperò per l'unificazione delle Chiese polacche protestanti e riuscì a gettare le basi per l'atto più ...
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polonico
polònico agg. [der. del nome della Polonia] (pl. m. -ci). – Forma ant. per polacco. Rimane in uso, con sign. particolari, nelle seguenti espressioni: frumento o grano p., specie di frumento (Triticum polonicum) coltivato nelle regioni...
polonio2
polònio2 s. m. [lat. scient. Polonium, così denominato, in omaggio alla propria patria, la Polonia, da Marie Curie (1867-1934), che lo scoprì, insieme con il marito Pierre Curie, nel 1898]. – Elemento chimico, radioattivo, di simbolo...