Principale alcaloide contenuto nelle foglie della coca (Erythroxylon coca e Erythroxylon truxillense). È dotato di forte azione stupefacente (senso di euforia, di benessere fisico) già a piccole dosi, [...] eccitazione corticale e spinale. Nella quantità di 50-60 mg può dare sintomi più o meno gravi d’intossicazione: vomito, polso debole e filiforme, allucinazioni, convulsioni ecc. La dose sicuramente mortale, in soggetti normali, è di 200 mg o poco ...
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Secondo l'etimologia, questa parola significa la mancanza o la soppressione della facoltà di sentire. Può essere perciò adoperata in senso molto ampio, riferendosi alla vita psichica, o alle funzioni organiche [...] la narcosi sorvegliare attentamente la respirazione e il polso, meglio con apparecchi che registrino la pressione (Riva nell'arteria può dare sintomi generali tossici, acceleramento del polso, del respiro, convulsioni. Se invece si impedisce il ...
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. Già in Omero si trova usata la parola ἆσϑμα per indicare il respiro affannoso che segue allo sforzo di una lunga lotta; trasmessa dal greco al latino e da questo alle lingue romanze, questa parola è [...] dell'accesso. Durante l'attacco il viso diventa cianotico, la pelle fredda e spesso cosparsa di profuso sudore. Il polso diviene debole e frequente. La temperatura resta, di solito, normale.
L'espressione fisionomica è di grande sofferenza: gli occhi ...
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SCARLATTINA (fr. scarlatine; sp. escarlatina; ted. Scharlachfieber; ingl. scarlet fever)
Mario Faberi
Malattia infettiva, contagiosa, del gruppo delle cosiddette "affezioni esantematiche", per la caratteristica [...] tempo all'eruzione cutanea e mucosa si presentano i segni generali dell'infezione. La prostrazione è intensa, la febbre alta, il polso frequente e molle, e nelle urine, fin da questo momento, può comparire un poco di albumina. Verso il 6° giorno si ...
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RICORRENTE, FEBBRE
Cesare Frugoni
. Malattia acuta da infezione che riconosce come germe specifico la Spirochaeta recurrens. Di questa malattia si dànno varietà nelle diverse regioni e corrispondentemente [...] testa fortissimo, vomito, dolori diffusi violenti, dolorabilità ai polpacci, ecc.; la lingua è coperta da una spessa patina; il polso è frequentissimo; milza e fegato sono ingrossati. A volte si ha itterizia, spesso sangue dal naso, spesso erpete. Di ...
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TRUCHI (o Trucchi), Giovanni Battista
Walter MATURI
Ministro di Carlo Emanuele II di Savoia, nato a Marene, presso Savigliano, il 29 agosto 1617, morto nel 1698.
Procuratore patrimoniale nel marzo 1654, [...] fu di notevole importanza. Colmò il disavanzo lasciato da Madama Reale e indusse il duca, come scriveva il Balegno, "a toccare il polso a molti, che smoderatamente si erano impinguati". La prima idea d'un catasto in Piemonte fu sua. Suo fu il disegno ...
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TIPO costituzionale e antropologico
Giacinto VIOLA
Piero BENEDETTI
Data una collettività di fenomeni, che entro certi limiti si differenziano l'uno dall'altro, s'indica come tipo, o fenomeno tipico, [...] per mmc.; V. Fici). T. Atzeni-Tedesco e G. Piccaluga hanno trovato invece nei megalosplancnici a riposo un polso più frequente che nei microsplancnici.
Il respiro è piuttosto frequente (Fici); la capacità vitale presenta valori inferiori alla media ...
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IPERTENSIONE arteriosa (dal greco ὑπέρ "oltre" e dal lat. tensio "tensione"; ted. übermassige Spannung)
Pietro Castellino
È l'aumento della tensione arteriosa, cioè di quella forza creata dalla contrazione [...] dita sulla radiale, sulla carotide o sulla femorale, per lo sforzo di compressione maggiore necessario per far scomparire il polso, l'accentuazione del secondo tono sull'aorta, l'itto cardiaco più vibrato, la frequente congestione del volto, le non ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] ricorse a tutti i mezzi d'indagine della semeiotica fisica del tempo, quali la palpazione precordiale, l'esame del polso radiale e carotideo, l'ispezione delle vene giugulari, l'esame della respirazione e della posizione assunta dall'ammalato durante ...
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DAGNINI, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nacque a Bologna il 19 maggio 1866 da Callimaco, impiegato governativo, e Rosa Palmieri. A Bologna compì i suoi studi: dopo aver frequentato il liceo Galvani, s'iscrisse [...] a fondo la fisiologia e la fisiopatologia. Nel 1896pubblicò la sua tesi di docenza, Patogenesi e significato semeiologico del polso venoso (in Il Morgagni, XXXVIII [1896], pp. 141-83, 205-45); anche in questo lavoro, che raccoglieva copioso materiale ...
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polso
pólso s. m. [lat. pŭlsus -us «battito», der. di pellĕre «battere, urtare, spingere», part. pass. pulsus]. – 1. In fisiologia, la dilatazione ritmica delle pareti dei vasi sanguigni, e segnatamente delle arterie, prodotta dall’afflusso...
manichino1
manichino1 s. m. [der. di manica; propr. «piccola manica»]. – 1. a. Parte della manica all’altezza del polso, che ebbe grande importanza nel sec. 17° per la ricchezza dei pizzi con i quali veniva rifinita. b. Risvolto della manica,...