Generale napoleonico (Milano 1763 - Kołobrzeg 1807). Allo scoppio della Rivoluzione francese lasciò l'avvocatura per la politica; datosi a organizzare volontarî, fu da Bonaparte chiamato a Parigi per dar [...] ministro della Guerra della Repubblica cisalpina; dimessosi dalla carica, nel 1805 fu nominato generale di divisione; durante la campagna del 1807 (quarta coalizione) operò in Pomerania, e in un attacco contro Kołobrzeg cadde mortalmente ferito. ...
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Terzogenito (1424-1492) di Ladislao Iagellone, re di Polonia, nel 1440 fu elevato dai nobili lituani al trono granducale di Lituania, determinando per alcuni anni la rottura dell'unione polacco-lituana, [...] contro le influenze dei magnati e con lunga guerra contro l'Ordine Teutonico, conclusasi con la pace di Toruń (1466), si assicurò il possesso della Pomerania, della Warmja e di Chełmno. Ebbe al suo servizio l'umanista italiano Filippo Buonaccorsi. ...
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Finanziere e uomo politico svizzero (Ginevra 1732 - Coppet 1804). La notorietà acquisita in campo finanziario, aprì a N. la strada della vita pubblica. Chiamato da Luigi XVI a dirigere le finanze francesi [...] allontanato. Dopo lo scoppio della Rivoluzione si ritirò a vita privata.
Vita e attività
Di famiglia originaria della Pomerania, fu dal padre, Carlo Federico, professore di diritto, inviato giovanissimo a Parigi, dove s'iniziò alla carriera bancaria ...
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Terzogenito (Tangermünde 1414 - Francoforte s. M. 1486) di Federico, primo elettore della casa di Hohenzollern, ereditò (1440) il principato di Ansbach; avversario delle autonomie cittadine, combatté a [...] ; riuniti così i possessi della sua casa, e fattale riconoscere (trattato di Prenzlau, 1472) l'alta sovranità sulla Pomerania, con la Dispositio achillea (1473) divise i possessi tra i figli, ma assicurando l'indivisibilità della Marca; abdicò ...
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Figlio (1163-1202) di Valdemaro il Grande, da cui fu associato al regno nel 1170, successe al padre nel 1182 continuandone la politica autoritaria all'interno e il tentativo di sottomettere gli Slavi della [...] omaggio feudale a Federico I, contro il quale appoggiò Enrico il Leone, suo suocero. Respinto un attacco di Bogislao I di Pomerania (1184), lo costrinse a farsi suo vassallo e, conquistato anche il Meclemburgo, s'intitolò "re dei Vendi" (titolo che i ...
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Figlio (n. 1484 - m. Stendal 1535) del principe elettore Giovanni, gli successe nel 1499. Strenuo avversario della Riforma, contribuì alla proclamazione dell'editto di Worms e divenne elemento di spicco [...] nei suoi dominî. Nel 1527 regolò con la Constitutio Ioachimica il diritto di successione nel suo stato secondo il diritto romano. Si garantì (1529) il diritto di successione in Pomerania. Nel 1506 fondò l'università di Francoforte sull'Oder. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Goti
Volker Bierbrauer
I goti
La storia e la cultura dei Goti ebbero un notevole impatto su gran parte dell’Europa [...] C. i Goti (Gutones) erano insediati nel territorio della cultura di Wielbark, per la precisione nella sua parte occidentale, in Pomerania e nella Grande Polonia. L’area orientale della cultura di Wielbark, ossia la bassa valle della Vistola e la zona ...
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Figlio (1260-1333) di Casimiro duca di Cuiavia, riuscì a riunire nelle sue mani molti dei principati in cui era divisa la Polonia, ma dovette rinunciare alla corona polacca a vantaggio di Venceslao II, [...] nel 1300. Riuscì a recuperare la Grande Polonia (Posnania) solo più tardi, con l'aiuto di Bonifacio VIII e degli Ungheresi, e fu incoronato a Cracovia (1320). Lottò inutilmente contro i Cavalieri teutonici nell'intento di riconquistare la Pomerania. ...
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Figlio (Berlino 1620 - Potsdam 1688) dell'elettore Giorgio Guglielmo e della principessa Elisabetta Carlotta del Palatinato. Ereditò uno Stato in crisi, ma riuscì a riorganizzarlo e a espanderlo territorialmente. [...] uno stato forte e potente, si alleò ora con la Francia, ora con i nemici di Luigi XIV, con intento di unire la Pomerania svedese ai suoi possedimenti. Non ottenne però il suo scopo e dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685) concesse asilo nel ...
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Nobile famiglia bolognese, alla quale, tra gli altri, appartengono: Antonio (m. 1491), nunzio presso l'imperatore Federico III (1478-79), uditore di Rota (1482), governatore della Campagna e Marittima, [...] di Rota (1491), vescovo di Città di Castello (1506-11), cardinale e arcivescovo di Bologna (1511), vescovo (1521) di Pomerania (Prussia orient.); sotto il suo nome fu pubblicata una Raccolta di decisioni rotali (1590). Paride, fratello di Achille ...
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pomerano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Pomerani (plur.), der. dello slavo po morĕ «lungo il mare»]. – Della Pomerania, regione storica dell’Europa centrale, che si estende lungo la costa baltica a est dell’Oder, sede anticam. delle...
pomero
pómero (o pómere) agg. e s. m. [adattam. del ted. Pommer, propr. «pomerano, della Pomerania»]. – Nome di una razza di piccoli cani da compagnia, in Italia detti volpini di Pomerania (v. volpino): un grugnetto che piantava in faccia...