Presso i Romani, spazio di terreno sacro e libero da costruzioni che correva lungo le mura della città all’interno e all’esterno. Lo scopo di questa fascia intorno alle mura doveva essere originariamente militare e religioso, e il p. era considerato il limite degli auspici relativi alla città; per il suo carattere sacrale, era proibito attraversarlo in armi e solo fuori di esso cominciava l’imperium ...
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POMERIO (pomerium)
Red.
Linea sacra di confine della città che si tracciava in origine con l'aratro, lungo la quale si innalzava la cerchia di mura; poi anche fascia di rispetto lungo le stesse mura [...] a Capua (C.I.L., x, 3825) iussu imp. Caesaris qua aratrum ductum est.
Bibl.: St. Piale, Della fondazione di Roma, del pomerio ecc., Roma 1833; Th. Mommsen, Der Begriff des Pomerium, in Hermes, 1876, p. 40 ss.; D. Detlefsen, Das Pomerium Roms und die ...
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AUGUSTEO
C. Pietrangeli
Il mausoleo, eretto nel 28 a. C. da Augusto per sé e per la sua famiglia, fu costruito fuori del pomerio, nella parte più settentrionale del Campo Marzio. Strabone descrive efficacemente [...] il monumento come "un grande tumulo... su alta base di pietra bianca, coperto fino alla sommità da alberi sempre verdi; sul vertice è il simulacro bronzeo di Augusto e sotto il tumulo sono le sepolture ...
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Antica dea romana della guerra (in lat. bellum). Di probabile origine sabina, le fu dedicato un tempio da Appio Claudio Cieco nel 296 a.C., fuori del pomerio, nel Campo Marzio; di fronte a esso sorgeva [...] la Columna bellica, intorno alla quale si celebrava un rito simbolico di dichiarazione di guerra ai nemici (➔ feziale). Assimilata alla dea greca Enio, ebbe nuovo sviluppo e vitalità quando fu identificata ...
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Nato fra il 469 e il 471, entrò diciottenne nel clero di Chalon-sur-Saône, e due anni dopo nel monastero di Lérins. Per ricuperare la salute si recò ad Arles. Qui ebbe maestro di rettorica Giuliano Pomerio, [...] e il vescovo Aonio, suo parente, gli conferì il sacerdozio, lo mise a capo d'un monastero, lo designò successore. Divenuto vescovo (503), C. ebbe dal re visigoto Alarico II il permesso di convocare il ...
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PALATINO (Palatium)
Giuseppe Lugli
È il colle sacro di Roma, su cui Romolo tracciò il solco primigenio, e sul quale fondò la nuova città, recingendola con muro e fossato, a guisa delle più antiche città [...] italiche, e delimitandone l'area con una linea di carattere sacro, detta pomerio (v.). Tra i sette colli della città, il Palatino è quello che ancora oggi presenta una configurazione meglio difesa dalla natura e più isolata, col Tevere a poca ...
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catacomba
Antico cimitero cristiano. La c. si presenta come un complesso di gallerie sotterranee, spesso a piani sovrapposti con pareti scavate su ambo i lati con nicchie e loculi per la deposizione [...] in Africa settentr., le c. sono particolarmente numerose a Roma, preferibilmente lungo le vie consolari o comunque fuori dal pomerio, dove il terreno si prestava allo scavo, nel tufo granulare, di vani e gallerie; spesso decorate da pitture, mosaici ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] ) e che si ritiene in parte fondato su elementi del muro ancora in vista nel I sec. d.C. Il muro (il pomerio romuleo) segnerebbe il discrimine tra una fase protourbana lunga e cronologicamente molto alta e il conseguente inizio di una fase pienamente ...
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trionfo Istituzione prettamente romana, costituiva il più alto onore riconosciuto a un comandante che, in possesso dell’imperium maius, avesse riportato un’importante vittoria su un nemico. L’aspetto originario [...] , il prevalere dell’aspetto politico-militare rese il t. uno sfarzoso spettacolo propagandistico. Il corteo si formava fuori del pomerio, entrava in città attraverso la Porta Triumphalis, passava per il Circo Massimo e, presa la Via Sacra, ascendeva ...
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(lat. Mars)
Religione
Antica divinità italica, corrispondente al dio greco Ares e venerata soprattutto come dio della guerra; fu assai più venerata e popolare tra gli Italici che non Ares tra i Greci. [...] M. aveva in Roma (con Giove e Quirino costituì l’antica triade divina), soprattutto nel luogo detto campus Martius, fuori del pomerio, da tempi remoti sede di un’ara, centro sacrale delle cerimonie del lustrum (➔ lustrazione); e nei due più famosi ...
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pomerio
pomèrio s. m. [dal lat. pomerium o pomoerium, probabilmente comp. di post «dietro» e *moiriom der. di mūrus, ant. moiros, «muro»]. – In Roma antica e nelle colonie romane, spazio di terreno consacrato e libero da costruzioni che correva...
pomerano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Pomerani (plur.), der. dello slavo po morĕ «lungo il mare»]. – Della Pomerania, regione storica dell’Europa centrale, che si estende lungo la costa baltica a est dell’Oder, sede anticam. delle...