DOLFIN, Giovanni Paolo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sebenico in Dalmazia il 4 genn. 1736 da Antonio e da Daria Laghi.
Il padre, nato il 7 giugno 1711 da Giovanni Paolo, del ramo dei Dolfin di S. Maurizio, [...] solenne ritrattazione degli errori commessi nelle mani del nuovo pontefice (per la grande pubblicità data alla ritrattazione, vedi Collegio dei dotti.
Se da un lato egli mostrava il massimo rispetto per le disposizioni del governo, dall'altro - e ...
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PEPOLI, Taddeo
Massimo Giansante
PEPOLI, Taddeo. – Taddeo Pepoli, figlio primogenito di Romeo di Zerra e di Azzolina Tettalasini, nacque a Bologna verso il 1290.
Già dalla metà del XIII secolo, la famiglia [...] , che dal febbraio 1327 governava la città, per dedizione votata dal Consiglio del Popolo e in rappresentanza del pontefice Giovanni XXII. Al suo rientro in città, Taddeo instaurò con Bertrando un rapporto ambiguo e improntato a reciproca diffidenza ...
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CASTIGLIONI, Zanone (Zenone)
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Guido e di Andriola Terzago, nacque a Milano alla fine del sec. XIV e venne avviato sin da giovane alla carriera ecclesiastica, [...] concilio e al momento dello scisma seguì la fazione favorevole al pontefice; così nel gennaio del 1438 si spostò nella città di Est, Deutsche Staatsbibliothek) contenente l'opera di Valerio Massimo Factorum et dictorum memorabilium libri IX; ilms. Lat ...
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CAPPELLO, Paolo
Angelo Ventura
Nato nel 1452, terzogenito di Vettore e di Lucia Querini, apparteneva ad una grande famiglia del patriziato veneziano, e si imparentò poi con la potente casata dei Cornaro, [...] mano libera, e a respingere anche la pretesa del pontefice d'investire il figlio del feudo di Ferrara. Frequenti Gritti. Il 6 ott. 1524 il Maggior Consiglio gli conferì il massimo onore dopo quello dogale, eleggendolo procuratore di S. Marco de Ultra. ...
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GESSI, Berlingero
Simona Feci
Nacque a Bologna il 14 ott. 1564, figlio di Giulio e di Valeria di Francesco Segni.
La famiglia paterna vantava l'importante legame con Gregorio XIII Boncompagni, cugino [...] Dopo l'iniziale conferma in tutti i suoi incarichi, il nuovo pontefice lo nominò infatti vescovo di Rimini (13 nov. 1606). Il G lasciò il Ducato e tornò a Roma: qui si ritrovò al massimo livello della gerarchia e dell'influenza, ma non ebbe più alcun ...
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GISULFO (Gisolfo, Gisulfus, Gisulphus)
Paolo Cherubini
Principe di Salerno, primo di questo nome, nacque da Guaimario (II) e da Gaitelgrima verso il maggio del 930, mentre il padre era impegnato, al [...] si recò a Terracina. Qui s'incontrò con il pontefice e stipulò con lui un trattato di cui non B. Ruggiero, Principi, nobiltà e Chiesa nel Mezzogiorno longobardo. L'esempio di s. Massimo di Salerno, Napoli 1973, pp. 27, 60, 138, 187; A. Carucci, ...
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GRASSI, Achille
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna il 16 febbr. 1465, figlio di Baldassare e di Orsina Bocchi. Apparteneva a una famiglia della nobiltà bolognese dedita prevalentemente alle professioni [...] disposti a prendere un'iniziativa militare solo se sostenuti dal pontefice e dagli altri sovrani europei.
Tornato in Italia, anno il papa riformò l'organizzazione del Senato, il massimo organo del governo cittadino, consentendo anche ai Bentivoglio ...
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MANNELLI, Luca
Luciano Cinelli
Nacque a Firenze tra il 1291 e il 1296, da Abate di Mannello di Tommasino. La data di nascita si evince dalla lettera dedicatoria della sua opera maggiore, la Tabulatio [...] che sia avvenuta è fondato su una supplica rivolta dal M. al pontefice il 19 luglio 1353 per sollecitare il rimborso delle spese di quella 'Aquino, ma anche a Virgilio, Giovenale, Valerio Massimo, Sallustio, Quintiliano, Isidoro di Siviglia, Seneca e ...
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DONA (Donati, Donato), Andrea
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, probabilmente nel 1395, da Bartolomeo di Maffio, del ramo a Cannaregio, e da una non meglio precisata Chiara.
Il padre fu personaggio [...] tra Venezia e l'Impero, realizzata con la mediazione personale del pontefice. In realtà era stato proprio il D. l'artefice di questa 'immediati pericoli di scisma che la soprastavano".
Fu il massimo successo di tutta la carriera politica del D., che ...
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DELLA TOSA, Baschiera
Massimo Tarassi
Nato a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, apparteneva al ramo cadetto degli Anchioni ed era figlio di un noto e valoroso esponente della nobiltà guelfa, [...] quale mirava ad impadronirsi di Firenze con il pretesto di far da paciere tra le fazioni in lotta. A questo scopo il pontefice inviò in città, subito dopo i disordini del maggio 1300, il cardinale Matteo d'Acquasparta, ma questi, dopo mesi di inutili ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....