DE LELLIS, Carlo
Massimo Ceresa
Nacque nei primi decenni del sec. XVII da famiglia originaria di Chieti, ma trapiantata a Napoli.
Suo nonno Onofrio fu poeta affermato, ed ebbe un fratello giureconsulto, [...] l'impegno nel sedare i tumulti del 1647 e ricorda il titolo di ambasciatore del Regno di Napoli presso il pontefice, incarico che prevedeva la presentazione dell'omaggio della chinea. La prefazione al lettore è del già ricordato Francesco Origlia ...
Leggi Tutto
DELLA LAMA, Giovanni Maria
Valerio Marchetti
Medico napoletano, esule intorno al 1550 per causa di religione, passò gran parte della sua vita tra Vienna e Praga seguendo per professione la persona e [...] "peccato in simile genere". Ecco perché chiede, al massimo, l'imposizione d'una semplice "penitentia" papale che lo romana aveva dovuto accettare il punto di vista dell'imperatore. Al pontefice, "per la sua benevolenza e per il suo paterno amore ...
Leggi Tutto
GIUNCHI, Giuseppe
Franco Sorice
Nato a Recanati il 16 ag. 1915 da Aleardo e da Lina Ortolani, dopo aver completato gli studi liceali in Ancona si iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia [...] tecniche sierologiche e batteriologiche. Nel 1938 si laureò col massimo dei voti e la lode e conseguì il premio Mazzoni di Giovanni Paolo II, in occasione dell'attentato subito dal pontefice nel 1981. Per molti anni fu presidente del Collegio medico ...
Leggi Tutto
GUAIMARIO
Andrea Bedina
Primo di questo nome, era figlio del princeps salernitano Guaiferio e di Landelaica, figlia di Landone (I), della consorteria gastaldale-comitale capuana. Pare di poter ragionevolmente [...] a Guido di Spoleto di intervenire in aiuto del pontefice organizzando una spedizione antisaracena. Anche G. e suo volontà - in un monastero, forse proprio quello principesco di S. Massimo.
Dal matrimonio con Itta, figlia di Corrado, conte di Lecco, ...
Leggi Tutto
GAUDENZI, Paganino
Giampiero Brunelli
Nacque a Poschiavo, nei Grigioni, il 3 giugno 1595 da Tommaso, in una eminente famiglia di confessione riformata. Frequentò le Università di Basilea, Ratisbona [...] 'Accademia degli Umoristi e con i Barberini, la famiglia del pontefice Urbano VIII, che aveva conosciuto da cardinale. Ottenne così, che conteneva un elogio di Lucrezio Caro, come massimo ingegno filosofico romano, e il De philosophicis opinionibus ...
Leggi Tutto
DONADEI (de Donadeis de Rodio, de castro Rodii), Giacomo (Iacopo)
Michele Franceschini
Nacque da una famiglia aquilana, originaria del castello di Roio, verso la metà del sec. XIV. Avviato alla carriera [...] Bonifacio IX e si recò personalmente a Roma per rassegnare nelle mani del pontefice l'incarico vescovile, che pochi mesi prima, il 23 dic. 1394 . Nel 1414 fece trasferire le reliquie dei santi Massimo e Ranieri da Civita di Bagno, ove erano conservate ...
Leggi Tutto
BORGHESE, Marcantonio
Gaspare De Caro
Appartenente ad una famiglia tra le più influenti del patriziato senese, nacque a Siena il 22 ott. 1504, da Giacomo e da Margherita Saracini, anche lei di nobile [...] ma anche per l'importante ufficio di primo conservatore, di massimo esponente legale cioè, del Senato e del popolo romano. di Paolo IV, e contro i nipoti di questo stesso pontefice, durante il regno del suo successore. Dell'autorevole prelato, ...
Leggi Tutto
BRIVIO (Brippius, Brippio), Giuseppe
Massimo Miglio
Figlio di Francesco e di Eva Birago, nacque nel 1378. Dal 1405 appare come "ordinarius ecclesiae Mediolanensis", titolo con cui è presente, anche [...] ed eucaristia, il B. veniva al punto che più gli stava a cuore: la definizione della funzione di vicario di Cristo del pontefice, che ha il potere più ampio, anche nei confronti di qualsiasi autorità laica. E in onore di Martino V (Oddone Colonna) il ...
Leggi Tutto
MALVASIA, Innocenzo
Renato Sansa
Nacque a Bologna nel 1552 dal conte Cornelio, esponente del patriziato cittadino e membro del Senato bolognese (i "Quaranta Senatori"), e da Faustina, figlia del giureconsulto [...] chiamato Monte papale, al tasso di interesse del 4 o al massimo del 5%. I risparmi realizzati pagando interessi meno alti di molto dettagliata, con riferimenti ai precedenti esempi di pontefici che avevano optato per soluzioni simili, e conteneva ...
Leggi Tutto
GIANFIGLIAZZI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque tra il 1310 e il 1320 a Firenze o a Carpentras, in Provenza, ove il padre, Neri di Castello, risiedette pressoché stabilmente fino al 1321 per occuparsi dell'azienda [...] spiegazioni del Salutati al G. in merito a un passo di Valerio Massimo e si diffonde a dissertare se la morte sia un bene o un giugno 1368, quando fece di nuovo parte di un'ambasceria al pontefice. Nel marzo 1369 fu inviato presso Carlo IV il quale, ...
Leggi Tutto
massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....