BADOER, Alvise (Luigi)
Angelo Ventura
Patrizio veneto, nacque da Arrigo verso il 1483 iniziò la vita pubblica esercitando le cariche di avvocato dei prigionieri e fiscale nelle Corti di palazzo, impratichendosi [...] Venier. Concluse le trattative per la lega tra l'imperatore, il pontefice e la Repubblica di Venezia, stipulata a Roma l'8 febbr. intransigenza dei Turchi, sicuri di poter ottenere il massimo delle loro richieste, essendo a conoscenza delle istruzioni ...
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CURTE (Corte), Sceva de
Franca Petrucci
Pavese, giureconsulto, nato presumibilmente all'inizio del XV secolo, si mostrò fin dalla morte di Filippo Maria Visconti (13 ag. 1447) favorevole a Francesco [...] superare i 20.000 ducati, da pagarsi in quattro anni o al massimo i 25.000 in cinque. Il C. doveva inoltre ricordare all' a Roma ad attenderlo e nel frattempo si abboccarono con il pontefice, ricevendo dal colloquio l'impressione di non poter in alcun ...
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CAMBIAGI, Gioacchino
Gabriele Turi
Nato a Firenze il 18 marzo 1747 da Gaetano e da Maria Teresa Ravagli, abbracciò inizialmente lo stato ecclesiastico e frequentò il collegio Eugeniano del duomo, dove [...] "traduit de l'italien par l'abbé C.", e la Storia della vita, azioni, e virtù di Clemente XIV Pontefice Ottimo Massimo di nuovo arricchita di medaglie, iscrizioni, e d'altri monumenti (Firenze 1778), seconda edizione, con aggiunte, di un Ragguaglio ...
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DE LELLIS, Carlo
Massimo Ceresa
Nacque nei primi decenni del sec. XVII da famiglia originaria di Chieti, ma trapiantata a Napoli.
Suo nonno Onofrio fu poeta affermato, ed ebbe un fratello giureconsulto, [...] l'impegno nel sedare i tumulti del 1647 e ricorda il titolo di ambasciatore del Regno di Napoli presso il pontefice, incarico che prevedeva la presentazione dell'omaggio della chinea. La prefazione al lettore è del già ricordato Francesco Origlia ...
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DELLA LAMA, Giovanni Maria
Valerio Marchetti
Medico napoletano, esule intorno al 1550 per causa di religione, passò gran parte della sua vita tra Vienna e Praga seguendo per professione la persona e [...] "peccato in simile genere". Ecco perché chiede, al massimo, l'imposizione d'una semplice "penitentia" papale che lo romana aveva dovuto accettare il punto di vista dell'imperatore. Al pontefice, "per la sua benevolenza e per il suo paterno amore ...
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GIUNCHI, Giuseppe
Franco Sorice
Nato a Recanati il 16 ag. 1915 da Aleardo e da Lina Ortolani, dopo aver completato gli studi liceali in Ancona si iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia [...] tecniche sierologiche e batteriologiche. Nel 1938 si laureò col massimo dei voti e la lode e conseguì il premio Mazzoni di Giovanni Paolo II, in occasione dell'attentato subito dal pontefice nel 1981. Per molti anni fu presidente del Collegio medico ...
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GUAIMARIO
Andrea Bedina
Primo di questo nome, era figlio del princeps salernitano Guaiferio e di Landelaica, figlia di Landone (I), della consorteria gastaldale-comitale capuana. Pare di poter ragionevolmente [...] a Guido di Spoleto di intervenire in aiuto del pontefice organizzando una spedizione antisaracena. Anche G. e suo volontà - in un monastero, forse proprio quello principesco di S. Massimo.
Dal matrimonio con Itta, figlia di Corrado, conte di Lecco, ...
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GAUDENZI, Paganino
Giampiero Brunelli
Nacque a Poschiavo, nei Grigioni, il 3 giugno 1595 da Tommaso, in una eminente famiglia di confessione riformata. Frequentò le Università di Basilea, Ratisbona [...] 'Accademia degli Umoristi e con i Barberini, la famiglia del pontefice Urbano VIII, che aveva conosciuto da cardinale. Ottenne così, che conteneva un elogio di Lucrezio Caro, come massimo ingegno filosofico romano, e il De philosophicis opinionibus ...
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DONADEI (de Donadeis de Rodio, de castro Rodii), Giacomo (Iacopo)
Michele Franceschini
Nacque da una famiglia aquilana, originaria del castello di Roio, verso la metà del sec. XIV. Avviato alla carriera [...] Bonifacio IX e si recò personalmente a Roma per rassegnare nelle mani del pontefice l'incarico vescovile, che pochi mesi prima, il 23 dic. 1394 . Nel 1414 fece trasferire le reliquie dei santi Massimo e Ranieri da Civita di Bagno, ove erano conservate ...
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BORGHESE, Marcantonio
Gaspare De Caro
Appartenente ad una famiglia tra le più influenti del patriziato senese, nacque a Siena il 22 ott. 1504, da Giacomo e da Margherita Saracini, anche lei di nobile [...] ma anche per l'importante ufficio di primo conservatore, di massimo esponente legale cioè, del Senato e del popolo romano. di Paolo IV, e contro i nipoti di questo stesso pontefice, durante il regno del suo successore. Dell'autorevole prelato, ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....