CAPPONI, Andrea
Massimo Tarassi
Uomo politico fiorentino, nacque nella prima metà del Trecento. Figlio di Cappone, esponente della vita pubblica fiorentina, apparteneva ad una tipica famiglia del popolo [...] in denaro per la guerra e poco dopo, nel settembre, a Città di Castello per mantenervi lo stato di ribellione al pontefice. L'anno dopo fu eletto commissario generale nella Marca d'Ancona, ricevendo pieno mandato di trattare gli affari di guerra; nel ...
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CALCAGNINI, Carlo Leopoldo
Raffaele Feola
Nacque a Ravenna il 19 febbr. 1679 da Francesco Maria marchese di Formigine e da Violante figlia di Giambattista Albizzi. La madre era la nipote prediletta [...] anni, ininterrottamente, esercitò le sue funzioni presso il massimo tribunale di Roma, fino a divenime decano. Amantissimo il C. ricordava i suoi debiti di riconoscenza verso il pontefice che lo aveva voluto cardinale; il secondo tomo fu pubblicato ...
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AICARDI (A. Visconti), Bartolomeo
Giuseppe Martini
Nato nel 1402 da Domenico, entrato nel clero pavese, rivestiva ancora gli ordini minori quando, il 4 nov. 1429, fu nominato vescovo di Novara. Partecipò [...] sarebbe dovuto impegnare a dare quei denari allo Sforza, e nel massimo segreto, per non irritare Alfonso. È chiaro dunque che l'A Callisto III Borgia, e dei primi atti del nuovo pontefice (canonizzazione di Vincenzo Ferrer, difesa di Siena contro il ...
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BERNARDO
Giorgio Cracco
Si ignorano di B. l'anno (poco prima del 1000) e il luogo della nascita.
La tradizione, quasi concorde, fondandosi su un'iscrizione ora scomparsa e su false genealogie, lo crede [...] aprile-maggio 1050 partecipò al sinodo convocato a Roma dal pontefice Leone IX, sinodo nel quale vennero condannate le dottrine in S. Giustina i corpi dei santi Giuliano, Felicita, Massimo e Innocenti. La notizia, accolta anche dallo Zanocco, è ...
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ANASTASIO, santo
Alessandro Pratesi
Ventiquattresimo (secondo alcuni autori, ma erroneamente, venticinquesimo) vescovo di Brescia, vissuto tra la fine del secolo VI e il principio del VII. Nella lista [...] Roma come discepolo di Gregorio Magno e questo stesso pontefice lo avrebbe innalzato alla sede vescovile bresciana nel 604, con l'autorità di Massimo vescovo di Saragozza: ma è improbabile che fosse loro nota l'opera perduta di Massimo, mentre non si ...
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CARAFA, Diomede
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Nacque ad Ariano intorno al 1492 da Giovanni Francesco, duca di Ariano, e da Francesca Orsini; abbracciato lo stato ecclesiastico venne eletto vescovo [...] integerrima ma scialba, tutta dedita all'adempimento dei doveri pastorali il C. assurse inaspettatamente ai massimi onori nel 1555 grazie alla nomina a pontefice di Gian Pietro Carafa, suo parente: il nuovo papa infatti (che aveva assunto il nome ...
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CAPIZUCCHI, Papirio
Mirella Giansante
Assai scarse sono le notizie e i documenti relativi al ramo della famiglia cui appartenne il C. che si estinse con la sorella di lui, Cintia, moglie del duca Camillo [...] capitano Papirio Capizucco gentilhuomo romano, per havere massimo esperimentato assai nelle cose di guerra" (Capizucchi con la sua compagnia tornava al Vaticano al seguito del nuovo pontefice Paolo IV durante la cerimonia del "possesso", il 28 ott ...
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CAETANI, Gianfrancesco
Silvana Nitti De Giovanni
Figlio di Orazio e di Porzia Astalli, non se ne conoscono né la data né il luogo di nascita. Con lui si estinse il ramo dei Caetani di Filettino. Anche [...] X per la carica di segretario di Stato, ma il pontefice gli preferì Fabio Chigi. Eletto arcivescovo di Rodi il 12 ag re ad accettare il nuovo nunzio, ma una lettera dello stesso Massimo (1º marzo 1654) lo accusa proprio di aver cercato protezione ...
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BERARDO (Bernardo) da Padula
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Magister e consanguineus del cardinale Rinaldo di Ostia, più tardi papa col nome di Alessandro IV, B. nacque a Padula nel Salernitano probabilmente nella prima metà del [...] indirizzata al Comune dell'Aquila, a sede vescovile, istituendo come cattedrale la chiesa dei S S. Massimo e Giorgio.
Nella lotta tra il pontefice e Manfredi, la città dell'Aquila rimase risolutamente dalla parte di Alessandro IV, anche dopo che ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....