BROGNOLO, Ludovico
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova in data imprecisata nella seconda metà del sec. XV da Giorgio. Seguendo le orme paterne entrò al servizio diplomatico dei Gonzaga: nell'aprile del [...] nel naturale desiderio dei Veneziani di trarre il massimo vantaggio dalla cattura di uno dei principali condottieri volesse mandare immediate a Bologna". Il suo intervento presso il pontefice risultò decisivo e il 14 luglio il Gonzaga veniva rimesso ...
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CORSINI, Giovanni
Anna Benvenuti Papi
Figlio di Tommaso di Duccio, giureconsulto e figura di primo piano del Trecento politico, civile e culturale fiorentino, e di Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, [...] presso la Curia pontificia, fu il protagonista del momento di massimo splendore della sua consorteria, e i suoi figli, in particolare ormai istituito un vero e proprio mercato. Il pontefice, infatti, lo autorizzò ad instaurare rapporti mercantili con ...
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PEPOLI, Romeo
Massimo Giansante
PEPOLI, Romeo. – Figlio di Zerra di Ugolino e di Paola Anguissola, nacque a Bologna verso il 1250.
Oltre a Romeo, Zerra Pepoli ebbe almeno tre figlie: Egidia, Donella [...] nelle mani del legato pontificio Bertrando del Poggetto, che lo trasferì alla corte di Avignone, perché rispondesse al pontefice Giovanni XXII delle molte accuse politiche e giudiziarie che gli erano rivolte. Ad Avignone morì nell’autunno del 1322 ...
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ANGUILLARA, Everso (Avverso)
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Nacque verso la fine del secolo XIV da Dolce e da Battista Orsini. Il padre, facendo testamento l'anno 1400, gli lasciò metà del suo patrimonio e il giovane conte, già [...] A. si trovarono insieme a Roma per la consacrazione del nuovo pontefice Callisto III (20 apr. 1455), il dissidio si risolse , 2, a cura. di F. Isoldi, pp. 15, 28; C. Massimo, Cenni storici sulla Torre Anguillara in Trastevere, Roma 1847, pp. 10-16; C ...
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CECCANO, Giovanni da
Agostino Paravicini Bagliani
Figlio di Annibaldo (I) di Landolfo, viene sovente chiamato "iunior" nei documenti coevi per distinguerlo dallo zio paterno, Giovanni (II) seniore. [...] omonimo. Infondata la notizia fornita dal Corradini, secondo cui Massimo da Trevi, uno dei congiurati nell'affronto di Anagni, all'assassino (per questo episodio fu duramente accusato dal pontefice Martino IV). Nel 1295 Bonifacio VIII impose al C. ...
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CANTELLI CENTURIONE, Paolo
Angiolo Danti
Figlio naturale di Raffaele Centurione, nobile genovese, venne da questo con atto notarile dichiarato maggiorenne il 30 ag. 1503: si può quindi ritenere che [...] che porta con sé un messaggio di Basilio per il pontefice.
La scelta del principe moscovita non poteva essere più felice dell'arcivescovo Gennadij ed era il principale collaboratore di Massimo il Greco per la revisione dei testi liturgici. Niente ...
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PAPINO, Girolamo
Laura Turchi
– Nacque a Lodi nell’ultimo decennio del XV secolo.
Entrato nell’Ordine dei predicatori, fu accettato come studente dello Studio bolognese di S. Domenico nel 1516, all’epoca [...] di massimo prestigio dell’istituzione. Lì fu maestro degli studi (1533-35), lettore biblico (1534-35), baccelliere (1544-46 dall’Este. Tanto favore fu dovuto ai conflitti costanti fra il pontefice e la congregazione del S. Uffizio, ancora in fase di ...
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MALATESTA (de Malatestis), Paolo detto Paolo il Bello
Anna Falcioni
Figlio di Malatesta detto Malatesta da Verucchio e della prima moglie di questo, Concordia, figlia del visconte imperiale Enrighetto [...] pertanto, partecipò alla trattativa in qualità di massimo rappresentante della contea di Ghiaggiolo, sulla quale incombevano di obbedienza proferito da Guido da Montefeltro al pontefice Niccolò III aveva consentito ai Malatesta di consolidare i ...
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GRIMALDI, Onorato
Alice Raviola
Nacque intorno al 1520 in un luogo imprecisato, secondogenito di Renato e di Tomasina Lascaris di Briga, figlia di Pietro e di Bartolomea dei marchesi di Ceva. Il padre [...] a discostarsi dalle orme paterne e a servire, con il massimo zelo e tornaconto, la dinastia piemontese. I vantaggi di tale Emanuele Filiberto in persona, nel 1572, poté convincere il pontefice a liberare Ludovico da "tale imputatione" e a non ...
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CALLINICO
Vera von Falkenhausen
Fu esarca bizantino d'Italia, con sede a Ravenna, dal 597 al 602-603. Paolo Diacono lo chiama Gallicinus, e Agnello, che a quanto pare fraintende le sue fonti, ne fa [...] una lettera del maggio dello stesso anno, in cui il pontefice scrive di ritenere che l'"excellentissimus filius noster exarchus", allora tribunale in Ravenna. Nel luglio 599 a Ravenna Massimo si giustificò mediante giuramento dell'accusa di simonia, ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....