INNOCENZO IV
AAgostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi nacque a Lavagna (Genova) non oltre il 1190 da una delle famiglie più potenti della costa orientale della Liguria che dominava su un'ampia [...] di allora la potenziale dicotomia tra "persona Christi" e "persona di uomo" era stata sottoposta alla diretta riflessione di un ponteficeromano in termini così radicali.
Il viaggio di ritorno di papa Fieschi da Lione a Roma (1251) si trasformò in un ...
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BENEDETTO XII, papa
Bernard Guillemain
Giacomo Fournier, originario di Saverdun (dipartimento dell'Ariège distretto di Pamiers) nella contea di Foix (Francia meridionale), nacque, probabilmente tra [...] XXII e nel giugno del 1336 manifestò il suo proposito di costruire ad Avignone "un palazzo speciale in cui il ponteficeromano potrà abitare quando e per quanto tempo riterrà necessario". Il suo predecessore si era riservato la casa del vescovo; B ...
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CALLISTO III, papa
Michael Mallett
Alonso Borja nacque il 31 dic. 1378 a Torre del Canals presso Játiva (Valenza). Suo padre, Domingo, apparteneva a un ramo cadetto della più importante famiglia di [...] Consiglio regio tra il 1442 e il 1444. Durante questi anni continuò a dar prova della sua ferma obbedienza al ponteficeromano, resistendo strenuamente ai progetti di Alfonso di appoggiare il concilio di Basilea in modo da costringere Eugenio IV a ...
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ORMISDA, papa, santo
Teresa Sardella
ORMISDA, papa, santo. – Figlio di Giusto, nacque a Frosinone.
Sposato, ebbe un figlio, Silverio – autore dell’epitaffio del padre (Inscriptiones Christianae urbis [...] al papa la richiesta di veneranda patrocinia dei ss. Nazario e Romano a conforto delle sofferenze dei cattolici (Sardella 1996, pp. 162-164).
Sulla scelta di Ormisda come pontefice, il 20 luglio 514, non sembrerebbero esserci stati dissensi. Ma non ...
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Anastasio II
Paolo Bertolini
. Diacono romano, figlio di un sacerdote, Pietro, A. fu elevato al soglio pontificio il 24 novembre 496, alla morte di Gelasio I. Ascendeva al pontificato in un momento [...] indicare, con l'equivoca costruzione di quella frase, la grave responsabilità, che pesava in eguale misura sul diacono tessalonicese e sul ponteficeromano, di aver tratto l'altro de la via dritta, " id est a via rectae fidei ". Non vi è bisogno di ...
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BARONIO, Cesare
E. Bassan
Ecclesiastico dell'età della Controriforma (Sora 1538 - Roma 1607), condusse come storico e come restauratore di luoghi sacri una importante azione di recupero e personale [...] alla tavola marmorea ritenuta dalla tradizione quella usata dal pontefice appunto come mensa dei poveri (Krautheimer, 1937-1980 10-14; A. Zuccari, La politica culturale dell'Oratorio Romano nelle imprese artistiche di Cesare Baronio, StArte 1981, 42, ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] , che aveva posto fine al Grande Scisma d'Occidente riunendo la Chiesa sotto l'autorità unitaria del ponteficeromano, aveva accresciuto le competenze giurisdizionali ed esattive dei principi europei nei benefici dei territori che a loro facevano ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] che Cluny era stata posta, sin dal momento della sua fondazione, sotto la diretta giurisdizione del ponteficeromano, circostanza questa che può contribuire anche a dare ragione dell'accento stilistico, marcatamente italobizantino, che caratterizza ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] e di alcuni altri l’idea di Stato Monarchico nella Chiesa»87. E ancora:
«quella potestà Monarchica da molti attribuita al PonteficeRomano non può sostenersi né col Sacro Testo, né coll’uso, ovvero osservanza de’ primi secoli; anzi, all’opposto ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] teologi "qui decretalibus student, atque a partibus Romanae Curiae dimicant" (De Conciliis f. 237). Costoro sostengono che il ponteficeromano è il sommo principe della Chiesa con potere assoluto sia temporale che spirituale e ha potestà "diretta" o ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; comizî p., quelli presieduti dal pontefice...