Ecclesiastico (Ferrara 1797 - Torino 1856). Dopo l'assassinio di P. Rossi (1848), gli fu affidato da Pio IX il compito di formare il nuovo ministero; ma dopo la fuga del papa a Gaeta, fallito ogni tentativo [...] di far rientrare il pontefice, dovette dimettersi. ...
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Adriano Florensz nacque in Utrecht il 2 marzo 1459, da una modesta famiglia di artigiani. Studiò filosofia, teologia e diritto ecclesiastico nell'università di Lovanio, divenne insegnante di filosofia [...] le virtù e le buone intenzioni di A., tuttavia la fama che egli ebbe tra i contemporanei fu più che altro di pontefice incolto ed inetto. Specialmente gli Italiani, che non vedevano in lui il principe splendido e munifico che avrebbero desiderato, lo ...
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ATANASIO
Paolo Bertolini
Figlio di Gregorio III e fratello di Sergio II, duchi di Napoli, crebbe alla scuola dello zio, il santo vescovo Atanasio (I) dal quale fu allevato ed amato come figlio. Non [...] 2, p. 152, pone tale ambasceria prima dell'atto di sottomissione di Atenolfo al vescovo e duca di Napoli).
Se questa legazione al pontefice fu la causa, dopo poco più di un anno, della rottura fra Capua e Napoli, non sappiamo; come non sappiamo se lo ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] generale circa i rapporti fra papato e Impero e l'affermarsi di una nuova concezione della posizione giuridica del pontefice romano in seno alla christianitas.
Non pare infatti possibile considerare come una forma di captatio benevolentiae le parole ...
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GROSSO DELLA ROVERE, Leonardo
Raissa Teodori
Nacque a Savona nel 1463 da Antonio Grosso, notaio savonese poi quasi certamente tesoriere di Perugia, e da Maria Basso, figlia di Giovanni e di Luchina [...] che il legato precedente non era riuscito a dominare e che i decreti di pacificazione e le condanne all'esilio imposti dal pontefice non erano stati sufficienti a sedare.
La legazione a Viterbo fu tuttavia di breve durata. Nel febbraio 1507 il G. era ...
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GREGORIO
Antonio Sennis
Non si conoscono le sue origini familiari, né il luogo e la data di nascita di questo antipapa. Non è del resto neppure chiaro se G. fosse il suo nome di battesimo o quello che [...] forze in campo. La famiglia rivale dei conti di Tuscolo prese infatti il sopravvento in città e impose come nuovo pontefice il secondogenito del conte Gregorio, Teofilatto, che assunse il nome di Benedetto VIII.
Pur nella scarsità delle informazioni ...
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DE MUTI (Mutis)
Elvio Lunghi
Pittori attivi in Umbria tra il XV e il XVI secolo figli di Giacomo.
Feliciano nacque attorno alla metà del XVI secolo; nel luglio 1473 dipinse ad Assisi le armi del pontefice [...] Sisto IV e dei cardinali Pietro Riario e Giuliano Della Rovere sopra la porta del convento di S.Francesco (Thode, 1885). Il 25 apr. 1489 compare come testimone a Foligno in un atto di pubblica concordia; ...
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Uomo politico (1475-1507), figlio di Rodrigo e di Vannozza Catanei, romana. Quando il padre fu eletto papa col nome di Alessandro VI, Cesare, ch'era già vescovo di Pamplona (1491), fu creato arcivescovo [...] rapidamente una trama diplomatica o un governo, la sua straordinaria fortuna era però legata alla situazione del padre pontefice, da lui dominato; cosicché il comportamento debole e incerto dell'ultimo periodo va visto soprattutto in relazione al ...
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Canonista francese (m. Avignone 1334). Insegnò diritto canonico a Montpellier e forse ad Avignone, dove nel 1318 era cappellano del card. Arnaldo de Via, nipote di Giovanni XXII. In seguito fu investito [...] di numerosi benefici e divenne cappellano del pontefice, auditore delle cause del Palazzo apostolico ed esecutore dei rescritti concernenti la materia beneficiale. Scrisse commentarî al Liber sextus, alle Clementine e alle Extravagantes di Giovanni ...
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STEFANO V
Ilaria Bonaccorsi
Nato in data sconosciuta da un non meglio identificato Adriano, era comunque membro di una nobile famiglia romana originaria della "regio" della "Via Lata". S. venne educato [...] concesse pieni poteri a Vichingo per la riorganizzazione della Chiesa morava. Il vescovo partì da Roma con una lettera del pontefice nella quale gli venivano conferiti tutti i poteri negli Stati di Svatopluk, si delegittimava l'opera di Metodio e si ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...