FIERA, Battista (Giovanni Battista)
Angela Asor Rosa
Nacque a Mantova nel 1465. Compì gli studi universitari a Pavia, e qui si dedicò sia alla medicina, che doveva diventare la sua principale occupazione, [...] e il dialogo De iusticia pingenda. I dodici Hymni divini, carmi latini di argomento teologico, erano dedicati a Leone X, il pontefice che aveva fatto di Roma il centro della cultura europea, con la speranza di poter ritornare nell'Urbe. Ma i carmi ...
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ARDIZIO, Curzio
Mario Quattrucci
Appartenente a nobile famiglia di origine milanese, trasferitasi a Pesaro nel 1466 con Gasparino, medico di gran fama, l'A. nacque probabilmente verso la metà del sec. [...] di Guastalla, di concedergli la sua benevolenza. Sembrò che sorte migliore fosse riserbata all'A. quando lo Sfondrati venne eletto pontefice (Gregorio XIV). La nomina a cameriere d'onore del papa fu il primo e l'unico passo nella vita di Curia ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] è davvero, come è stato detto, una sorta di presagio figurato e ben rappresenta la situazione estremamente incerta e pericolosa del pontefice alla vigilia del sacco di Roma, in un periodo cioè gravido di minacce e di oscure profezie.
Se già il Biondi ...
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FAZINI, Marco Lucido, detto Fosforo
Franco Pignatti
Nacque probabilmente a Roma nella seconda metà del XV secolo. Le scarse notizie biografiche che lo riguardano sono relative per lo più alla pretesa [...] avuto un ruolo eminente tra i congiurati e si sarebbe lasciato coinvolgere solo per ingenuità. La lontana parentela con il pontefice non gli valse comunque un trattamento meno duro: la lettera (in Le vite) di Agostino Patrizi, cerimoniere di Paolo 11 ...
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GUALTIERI, Guido
Valentina Gallo
Nacque, probabilmente tra la fine degli anni Trenta e l'inizio dei Quaranta del XVI secolo, a San Ginesio nelle Marche, da Francesco, lettore di umanità, e Ippolita [...] radicalmente le aspirazioni del G., che in un pontefice marchigiano vide finalmente la possibilità di coronare le nomina a segretario delle lettere latine.
Il G. mise al servizio del pontefice la sua elegante prosa in una prima Oratio ad s.d.n. ...
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BURIGOZZO, Giovan Marco
Gaspare De Caro
Nato a Milano, in data imprecisabile, era un umile "merzaro", ma non completamente illetterato, come lascia intendere lo stile della sua cronaca, uno stile certamente [...] Cantù, rilevava i curiosi abbagli dell'umile "merzaro", per il quale il principe d'Orange era un borgognone e il pontefice Paolo III apparteneva alla famiglia Orsini.
Neanche le vicende milanesi, del resto, trovano nella narrazione del B. una fonte ...
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GAZOLDO, Giovanni
Roberta Ridolfi
Non si conosce l'anno di nascita di questo poeta latino nato a Gaeta e attivo nella prima metà del sec. XVI. Le prime notizie riguardano il periodo in cui visse presso [...] di poco valore: i suoi versi, rozzi e difettosi venivano spesso pagati con staffilate o bastonate, date per ordine del pontefice, come racconta G. Giraldi nel dialogo De poëtis nostrorum temporum, dove, inoltre, si apprende che, una volta, il G. fu ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] aveva dato il principato ad Alessandro, figlio naturale del defunto Lorenzo de' Medici, duca di Urbino (o forse dello stesso pontefice), e faceva governare la città dall'arcivescovo di Capua Nicola von Schönberg. Invitato a dare il suo parere circa l ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] del Medici, la prudenza di Ottaviano Fregoso - animando una faticosa parata militare che si tenne a Roma, al cospetto del pontefice, nell'inverno del 1505; esibendo a Enrico VII, presso cui si era recato nel 1506 in occasione del conferimento dell ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] che generalmente si crede l'idea che lo Stato pontificio fosse peggio governato degli stati barbareschi e che il pontefice fosse più negligente amministratore delle proprie terre del bey di Tunisi e di Algeri non nacque all'epoca del Risorgimento ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...