Erudito danese (isola di Fionia 1616 - Trondheim 1678), vescovo protestante di Trondheim. Fu autore di opere latine di varia letteratura (Bucolica sacra, 1634; Aucupium Sielandiae, poema, 1636; Theologiae practicae synopsis, 1656; ecc.); ma è soprattutto noto per una Grammatica danica (1678), in danese, che occupa un posto importante nella storia della critica filologica ...
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Romanziere danese (Fredericia 1857 - Copenaghen 1943). Fu il più rappresentativo interprete del naturalismo danese. Dopo alcuni volumi di racconti (Landsbybilleder "Immagini paesane", 1883; Fra hytterne "Dalle capanne", 1887; Skyer "Nubi", 1890) e romanzi (Sandinge Menighed "La comunità di Sandinge", 1883; Isbjørnen, 1887, trad. it. L'orso polare, 1971), incentrati sul mondo arcaico contadino, scrisse ...
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Nome d'arte dell'attrice Clara Rasmussen Wieth (Hellerup, Copenaghen, 1883 - Copenaghen 1975). Affermata interprete drammatica, esordì nel cinema nel 1910. Diretta da V. Sjöström (Prästen "Il pastore", 1913), M. Stiller (Bröderna "I fratelli", 1913), C. Th. Dreyer (Blade af Satans bog "Pagine del libro di Satana", 1919-21), ecc., fu attrice celebre del cinema muto scandinavo ...
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Teologo danese (Aarhus 1698 - Copenaghen 1764), nipote del precedente. In reazione all'intellettualismo religioso ortodosso, e per influsso soprattutto degli scritti di P. Jurieu e di altri teologi riformisti francesi, si orientò verso il pietismo; fu poi (1734) parroco di Hillerød e predicatore di palazzo a Fredriksborg del re pietista Cristiano VI. Predicatore di corte, in seguito, a Copenaghen e ...
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Scrittore danese (Roholte 1857 - Klotzsche, Dresda, 1919). In giovinezza aderì al naturalismo, allora trionfante, con G. Brandes (il romanzo En idealist "Un idealista", 1878; le liriche Aander og tider [...] Laerling ("L'apprendista dei Germani", 1882); Minna (1889); il fortunato Møllen (1896; trad. it. Il mulino, 1965); Pilgrimmen Kamanita ("Il pellegrino Kamanita", 1906). Nel 1917 divise con H. Pontoppidan il premio Nobel per la letteratura. ...
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Scrittore danese (Copenaghen 1868 - ivi 1914); più che all'opera narrativa deve la sua popolarità ad agili commedie, che, nel teatro danese di fine secolo, si distinsero per l'ironia e per l'audacia realistica, [...] skin ("Il vello d'oro", 1908); Idas bryllup ("Le nozze di Ida", 1911: scritta nel 1902, era stata in un primo tempo rifiutata). Insieme a Henrik Pontoppidan adattò alla scena il racconto di quest'ultimo: Lille rødhaette ("Cappuccetto rosso", 1900). ...
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Letterato e critico danese. Nacque nel 1864 ed è professore di letterature nordiche all'Università di Copenaghen. Esordì con un'indagine sullo stile manierato e prezioso della fine del '600 (Danske Studier, [...] su Oehlenschläger (3 voll., 1899-1900), su Paul Moller (1894, 2ª ediz. 1904), su Paludan-Müller (2 voll., 1910), su Pontoppidan (1917) e su Topsöe (1922), e le raccolte di saggi critici: Litteraturbilleder (2 voll., 1903-07), Kritik, Theater (2 voll ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] i più o meno fedeli seguaci, gli scrittori naturalisti (J.P. Jacobsen e H. Drachmann, E. Brandes, K. Gjellerup, H. Pontoppidan, e più tardi K. Larsen e G. Wied) ma anche gli avversari simbolisti e mistici, idealisti e nazionalisti (J. Jørgensen e H ...
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Häxan
Monica Dall'Asta
(Svezia 1922, La stregoneria attraverso i secoli, colorato, 112m a 20 fps); regia: Benjamin Christensen; produzione: Svensk Filmindustri; soggetto e sceneggiatura: Benjamin Christensen; [...] moglie dell'ammalato), Emmy Schønfeldt (Maria), Tora Teje (cleptomane), Maren Pedersen (Maria Väverska, strega), Clara Pontoppidan (suor Cecilia), Elsa Vermehren, Alice O'Fredericks, Carina Bell, Gerda Madsen (suore), Johannes Andersen (Pater Henrik ...
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