Pseudonimo di artista spagnolo (n. Palo Alto 1988), nato in California ma trasferitosi sin dall’infanzia a Barcellona. Nonostante la giovane età, già da alcuni anni è considerato uno dei più talentuosi [...] e di affermare la sua inclinazione artistica votata alla figura. Conosciuto per il suo stile che rimanda al pop-surrealismo e alla lowbrow art, la pittura di A. trova il suo primo ed ideale contesto nei muri di fabbriche e strutture abbandonate ...
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Ryden, Mark. – Pittore pop surrealista statunitense (n. Medford, Oregon, 1963). Laureatosi nel 1987 presso l'Art Center College of Design di Pasadena, ha raggiunto fama mondiale realizzando le copertine [...] di vita e insieme a lui protagonista del surrealismo pop statunitense, cifre stilistiche di R. sono una Los Angeles 2007); The Artist's Museum (The Museum of Contemporary Art, Los Angeles 2010); The Gay 90's West (Michael Kohn Gallery, ...
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Sigla del gruppo di designer-architetti formato da J. De Pas, D. D’Urbino e P. Lomazzi, fondato nel 1966 a Milano. Il gruppo ha creato prodotti divenuti emblematici del design italiano, riferibili alla [...] cultura pop della fine degli anni Sessanta, come la poltrona in PVC gonfiabile Blow (Zanotta, 1967) e la poltrona a Le opere di DDL sono esposte a New York (Museum of modern art), Berlino (Kunstgewerbemuseum) e Londra (Victoria and Albert Museum) e ...
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Fotografo statunitense (n. New York 1938). Impegnato dapprima nella pubblicità, si è dedicato poi, dal 1963, all'attività di fotografo di strada, alla maniera di H. Cartier-Bresson e G. Winogrand. Concentratosi [...] On the street, Color photographs, 1963-1973 (Chicago art institute, 1994-95), Human events/Urban events (Milano the light, in collab. con M. Barrett, 2003; Aftermath: World Trade Center Archive, 2006), ha realizzato un film autobiografico (POP, 1999). ...
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Pittore e scultore inglese (n. Southampton 1937). Ha studiato all'Hornsey college of art (1958-59) e al Royal college of art (1959-60) e ha soggiornato a lungo in America. Fa parte della "nuova generazione" [...] di artisti pop inglesi, presente dal 1961 alle più importanti esposizioni internazionali. Nei suoi quadri sono caratteristiche le figure femminili dipinte secondo uno stereotipo fumettistico. Nelle sculture-mobilio la sua donna-manichino si trasforma ...
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Pittore statunitense (Cleveland, Ohio, 1932 - Los Angeles, California, 2007). Dopo aver studiato alla Cooper Union di New York, a Vienna e a Londra, si è fermato a lungo in Inghilterra, dove è stato in [...] stretto contatto con il gruppo pop, ed è tornato negli Stati Uniti nel 1967. È stato fra i teorici del distacco dall'astrazione e sommario (The Ohio Gang, 1964, New York, Museum of modern art; K. Anger and M. Powell, 1973, Aquisgrana, Neue Galerie). ...
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Fotografo statunitense (n. Aberdeen, Washington, 1934), si è formato presso l'Art Center di Los Angeles. Trasferitosi a New York, nel 1956 ha cominciato a farsi conoscere realizzando le foto per le copertine [...] città americane, mostrando in nuce le caratteristiche che diventeranno una costante dei suoi lavori: innovazione, sensibilità verso il mondo pop, attenzione per la forma. Pur senza smarrire il gusto per le immagini urbane e per lo studio della luce ...
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Pittore statunitense (n. 1960). Ultimati gli studi in Accademia con un B.F.A. in Scultura, nel 1988 si è trasferito a New York e per sei anni è stato assistente di T. Wesselmann. Definito neo-pop o post-pop, [...] incontrano il colore. Docente presso l’Accademia d’arte di Cincinnati e la Baker-Hunt Foundation, K. ha esposto in diverse personali e collettive; in qualità di critico d’arte ha scritto per Cincinnati CityBeat, Dialogue Magazine e New Art Examiner. ...
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PASCALI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
PASCALI, Giuseppe (Pino). – Nacque a Bari il 19 ottobre 1935 da Francesco, funzionario di polizia, e da Lucia Pomodoro.
A Bari frequentò il liceo scientifico [...] provinciale, 1983) fino alle grandi retrospettive, come quella al Musée d’art de la ville de Paris del 1991 o quella di Napoli a colori, stesi in modo uniforme e impersonale, secondo un’estetica pop.
Al 1965 risale anche l’inizio di una sua intensa ...
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Tavoularis, Dean
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico statunitense, nato nel 1932 a Lowell (Massachusetts). La sua storia creativa è strettamente legata, nei successi e nei fallimenti, [...] e set elettronici (per es., in One from the heart). Come art director, nel 1965 fu assistente in Inside Daisy Clover (Lo strano rivelazione di un paesaggio segnato dall'iconografia pubblicitaria pop, tra insegne, cartelloni e manichini giganteschi.
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pop art
〈pòp àat〉 locuz. ingl. [accorciamento di popular art], usata in ital. come s. f. – Espressione riferita inizialmente alla cultura di massa e alle sue manifestazioni, estesa quindi al movimento artistico che a queste principalmente...
pop
〈pòp〉 agg. ingl. [accorciamento di popular «popolare»], usato in ital. come agg. e s. m. – Detto di produzioni e manifestazioni artistico-culturali di vario tipo che hanno avuto una diffusione di massa a partire dagli anni ’60 del Novecento:...