Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] grande l'arte egiziana. La magnificenza un po' barbarica di quest'arte si rivela specialmente nella predilezione per le arti. Queste leggi sono più o meno le stesse presso tutti i popoli e in tutti i tempi.
Perciò le forme artistiche del mobilio e ...
Leggi Tutto
MURO (fr. mur; sp. muro; ted. Mauer; ingl. wall)
Paolo GRAZIOSI
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Carlo ROCCATELLI
Luigi SANTARELLA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
P. F. B.
I muri sono quelle [...] malta. Dagli Etruschi l'appresero i Romani, e in generale tutti i popoli dimoranti in paesi dove si trova il tufo. All'est, invece, e tutto l'impero, di fronte alla minaccia delle invasioni barbariche e fu perfezionato prima da Costantino e poi da ...
Leggi Tutto
È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] Esquilino, o di oggetti importati dall'Oriente o dalle regioni barbariche; così dicasi anche dei clipei, grandi dischi usati come in seguito alla crociata del 1204. Alla corrente dei popoli germanici sono invece dovute l'ornamentazione, in lamine d' ...
Leggi Tutto
Generalità ed estensione. - Per civiltà del ferro (o età del ferro, come anche viene chiamata) si deve intendere quel periodo conclusivo della vita preistorica della maggior parte dell'Europa, in cui il [...] la restante Europa; il contrasto fra il mondo classico e il barbarico, con l'età del ferro, si accentua sempre più, fino l'arte di estrarre il ferro e usarne fosse derivata dalle popolazioni della Nubia o del Sudan, che in tal modo apparirebbe quasi ...
Leggi Tutto
RAVENNA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Santi MURATORI
Augusto TORRE
Luigi PARIGI
Mario LONGHENA
Alberto BALDINI
Città dell'Emilia, capoluogo di provincia; sorge a 4 m. s. m. e a 6 km., in linea [...] uno stratagemma e a false promesse. I nuovi re barbarici che regnarono in Italia riconobbero l'importanza di Ravenna l'Emilia, misurando appena 1860,58 kmq., ed è anche la meno popolata (272.500 ab. nel 1931). Per densità essa invece viene quarta dopo ...
Leggi Tutto
Gaio Ottavio, figlio di Gaio e nipote di Gaio, nacque in Roma il 23 settembre del 63 a. C. sotto il consolato di C. Antonio e di M. Tullio Cicerone. Derivava da famiglia equestre, imparentata con la casa [...] a. C. circa la politica estera fossero in realtà illusorie: nell'anno 16, movimenti di popolazioni e forze barbariche fra il Norico e la Pannonia, incursioni delle popolazioni della Val Camonica e della Val Venosta nei territorî di Como e di Verona ...
Leggi Tutto
È la scienza che studia i popoli componenti l'umanità attuale (contemporanea o storica) nella loro localizzazione, nelle reciproche relazioni, nelle manifestazioni della loro cultura materiale, sociale [...] , noto o ignoto. La tendenza generale di Erodoto è quella di assegnare la palma ai Barbari; anche in lui si fa sentire quell'idealizzazione dei popoli più lontani dalla civiltà ellenica, non ancora corrotti, che, come abbiamo veduto dianzi, comincia ...
Leggi Tutto
È, in generale, la scienza dell'antichità, quando per antichità s'intenda non il patrimonio letterario di un determinato popolo antico, non la sua storia, ma la sua documentazione monumentale, data essenzialmente [...] informatori mostrano di accorgersi che nei rozzi costumi o nelle "barbariche" manifestazioni di quei popoli si riflettono precisamente stadî primitivi di civiltà per i quali i popoli allora più civili erano già passati.
Se Augusto aveva raccolto ...
Leggi Tutto
fr. voiture; sp. coche; ted. Kutsche, Broschke; ingl. carriage). - Carro è qualsiasi. veicolo composto essenzialmente di un piano destinato a sostenere un carico e di ruote che ne permettono la trazione [...] che prende propriamente il nome di carrus, e che, usato da Etruschi e da Piceni e forse più largamente da popolazioni celtiche e barbariche in genere, venne adottato dai Romani ancora in piena età repubblicana. Le ruote lignee sono qui a raggiera (a ...
Leggi Tutto
Il nome è derivato dalla città di Adria (v.), antichissima colonia, d'origine incerta (illirica, etrusca o greca), ma che già nel sec. V a. C. aveva rapporti commerciali colla Grecia. Il nome di mare Adriaticum [...] dell'Adriatico in due parti; né le prime invasioni barbariche poterono renderla evidente. Infatti la sponda occidentale, l' teste al leone alato di San Marco, che le popolazioni dalmate nascondono con dimostrazioni vibranti di affetto e di rimpianto ...
Leggi Tutto
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...