Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo che invecchia: la crisi e la sua interpretazione
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la sempre più incerta [...] opinione pubblica romana. Gallieno, in affanno contro le popolazioni germaniche, non riesce nemmeno a contrastare le tendenze della potenza persiana e alle sempre più massicce incursioni barbariche, i sovrani del III secolo, soprattutto a partire da ...
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ALBOINO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Figlio di Audoino, re dei Longobardi, e di Rodelinda, sali al trono fra il 560 e il 565;pagano come suo padre, aveva, tuttavia, preso in moglie una principessa [...] Bizantini, A. doyette cercarsi un appoggio per difendere l'esistenza stessa del suo popolo, e lo trovò, ma a gravissime condizioni, presso una delle ultime genti barbariche arrivate a ridosso dei confini dell'Impero, gli Avari, di stirpe mongolica ...
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Nacque a Tregnago (Verona) il 9 nov. 1885, dal nobile Ciro e da Maria dei conti Franchini.
Il padre, storico e meteorologo, scoprì "la legge che lega assieme isobare e isoterme coll'isocrona dei temporali": [...] da P. Bonfante, da Schupfer) che il cosiddetto testamento barbarico abbia "influito a rendere l'istituto moderno così dissimile dal di Roma, l'elemento che spontaneamente erompeva dall'animo del Popolo italiano" (p. 494).
Nel 1935 il Consiglio della ...
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ARIANESIMO
M. Simonetti
Importante movimento eretico, che si sviluppò in Oriente nel corso del sec. 4° e dalla metà dello stesso secolo coinvolse l'Occidente, protraendosi qui, a causa delle invasioni [...] convertendo a un cristianesimo di stampo ariano, diffusosi in breve tempo anche fra altri barbari (Vandali, Svevi, Burgundi). Così, a mano a mano che queste popolazioni germaniche si stabilivano nell'impero, prima in veste di federati e poi di ...
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Medioevo
Sandro Carocci
L’infanzia dell’Europa
Medioevo è il nome dato a un periodo molto lungo della storia del mondo cristiano. È durato mille - millecento anni. In questa lunga epoca della nostra [...] il problema della compresenza fra le popolazioni romane e i nuovi popoli, per lo più germanici, immigrati in massa nelle regioni dell’antico impero, che avevano assunto il potere politico e militare (barbariche, invasioni).
Fra i Romani e i ...
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TAMASSIA, Nino (Giovanni). – Nacque il 1° dicembre 1860 a Revere, un piccolo paese della campagna mantovana ora parte di Borgo Mantovano. Suoi genitori furono Elisa Malagola e Serafino, medico condotto, [...] letterario, ora di una religiosità profonda, come Vita di popolo nei secoli XIII e XIV (1898), o Le nozze ’addentrarsi in un campo estraneo al proprio ambito, da «barbaro ricercatore di antichità giuridiche», quale egli stesso si qualifica (Scritti ...
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civiltà
Margherita Zizi
La vita materiale, sociale e spirituale di un popolo
Il concetto di civiltà è estremamente complesso e sfaccettato, ed è usato in una molteplicità di accezioni. La nozione di [...] come passaggio da una condizione di vita primitiva a una condizione più progredita ed evoluta. L'antitesi tra popolibarbari e popoli civili aveva radici molto antiche ‒ risaliva alla cultura greca ‒, mentre l'idea di uno stato selvaggio anteriore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le migrazioni barbariche e la fine dell'impero romano d'Occidente
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le migrazioni barbariche [...] messo a durissima prova su tutti i confini, dalla Britannia all’Egitto, dal dinamismo dei popoli esterni, finché ritrova unità e solidità con gli imperatori illirici.
I barbari contro l’impero: le invasioni del IV e V secolo e la fine della pars ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Regni, imperi e principati barbarici
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nell’area mediterranea si attuano processi di [...] culturale. A motivo della loro marginalità rispetto all’Impero romano prima e all’Europa romano-barbarica poi, queste popolazioni conservano per lunghi secoli un’identità culturale germanica, appartenendo a una sorta di koiné germanico-settentrionale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla storia dell'Alto Medioevo
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Si pongono questioni non da poco nel ripercorrere [...] , infatti, va anche inteso come l’epoca in cui tramonta il Mondo Antico e lentamente si forma un nuovo amalgama con i popolibarbari, con i loro modi di aggregazione sociale, le loro lingue, le loro istituzioni, i loro diritti. È un’epoca in cui si ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...