BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] orafi per re o nobili; mentre alla parte più umile della popolazione erano riservati i semplici cerchi di ferro o di argento. Ne Tra le armi ed il ricco corredo delle tombe dei capi barbari si raccolsero numerosi b. dalle più svariate forme. Oltre i ...
Leggi Tutto
La domesticazione degli animali e l'allevamento: periodo tardoantico e medievale
Sauro Gelichi
Da tempo è stato sottolineato il ruolo di primo piano svolto dall'allevamento nell'Alto Medioevo. Ne troviamo [...] l'altro un'indiretta conferma nelle fonti legislative barbariche, le quali riconoscono ad alcune categorie di paesaggio e al progressivo assorbimento dei costumi propri delle popolazioni seminomadi, tra cui principalmente i Longobardi, se nell ...
Leggi Tutto
SCARBANTIA (Σακαρβαντία, Scarbantia)
J. Gy. Szilagyi
M. Kanozsay
Città romana della Pannonia Superior, sul luogo della odierna Sopron (Ungheria). La zona dove in seguito sorse la città romana era fittamente [...] il bacino dei Carpazi con quello viennese. Le popolazioni illiriche usavano circondare i loro villaggi sulla collina con furono erette nella città interna romana a difesa dalle invasioni barbariche del IV secolo. Nella parte N della città era ...
Leggi Tutto
Vedi CARNUNTUM dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CARNUNTUM
H. Kenner
L'odierno insignificante villaggio di Petronel, situato ad E di Vienna era, al tempo dei Romani, un importante centro militare entro [...] stanno altre più modeste, spesso appena notate o giudicate rozze e barbariche. Sono pietre tombali, sarcofagi, grandi e piccole sculture e oggetti di ornamento delle popolazioni allogene celtiche. Anche in esse l'influenza e l'educazione romane ...
Leggi Tutto
POENINUS (Phoeninus-Pvoninus)
A. Gallina
Divinità celtica, venerata dalle popolazioni dei Nantuati, Veragri e Seduni come dio protettore del valico del Gran San Bernardo (Liv., xxi, 38, 9). Dopo la conquista [...] spalle, un'aquila nella mano destra e il braccio sinistro sollevato (mano e scettro mancano).
Alle invasioni barbariche del Medio Evo, al probabile reimpiego del materiale nella costruzione dell'Ospizio ed ai numerosissimi scavi clandestini, deve ...
Leggi Tutto
Vedi ARPI dell'anno: 1973 - 1994
ARPI (᾿Αργυρίππα, ῎Αργος ἵππιον, ᾿Αργυρίπποι)
F. Tiné Bertocchi
Era la più grande città dauna dell'antichità. Di essa è ben noto il sito (5 km a N di Foggia) soprattutto [...] , A. assunse il ruolo di città fortificata di tutte le popolazioni daune ed ebbe il suo porto, che fu Salapia per Strabone decaduta nella tarda età imperiale a seguito delle invasioni barbariche, si impoverì sempre più fino a subire una violenta ...
Leggi Tutto
SVASTICA
Red.
Segno grafico consistente in una croce a quattro bracci di uguale lunghezza, terminante ciascuno con un prolungamento ad angolo retto, generalmente volto verso sinistra, particolare che [...] e geografico, che comprende anche popolazioni certamente non indoeuropee.
Probabilmente deriva qui con evidente significato teriomorfo; presso gli Sciti e nelle oreficerie barbariche è preferita la variante a bracci curvi.
Per quel che riguarda ...
Leggi Tutto
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...